
Vita di città
Premio Dea Ebe al vice Questore di P.S. Loreta Colasuonno e al consigliere regionale Grazia di Bari
La premiazione delle due donne andriesi ieri a Canosa di Puglia
Andria - giovedì 25 luglio 2019
14.13
Al vice Questore della Polizia di Stato Loreta Colasuonno, andriese e attuale dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cerignola, è stato consegnato ieri sera, 24 luglio c.a., il premio Dea Ebe nella cerimonia che si è svolta come si consueto a Canosa di Puglia. Il prestigioso riconoscimento vede come presidente onorario il nonno d'Italia, il celebre attore Lino Banfi.
A consegnare il premio nelle mani della dott.ssa Colasuonno è stato il consigliere regionale Francesco Ventola, già sindaco di Canosa e presidente della Bat. Numeroso il pubblico che ha partecipato alla serata presentata dalla giornalista Francesca Rodolfo, oltre alle tante autorità regionali e comunali.
Premiata anche un'altra andriese, la consigliera regionale e capogruppo del M5S Grazia Di Bari per l'impegno nella prevenzione e lotta al bullismo e cyberbullismo: è la motivazione con la quale la Di Bari è stata premiata per la XII edizione del Premio.
"È un onore essere premiata per il mio costante impegno nella prevenzione e lotta al bullismo e cyberbullismo. Questo riconoscimento - commenta la consigliera - rappresenta un'ulteriore occasione per accendere i riflettori su due piaghe sociali su cui si potrebbe intervenire concretamente se solo venisse applicata la legge regionale a mia prima firma che disciplina la prevenzione e lotta al bullismo e cyberbullismo. Purtroppo a sette mesi dalla sua approvazione all'unanimità dal consiglio regionale, la legge resta inapplicata a causa della inerzia del Governo di Emiliano. È un grande rammarico - sottolinea la pentastellata - perché spesso quando accadono fatti tragici come quelli che ci riporta la cronaca, tutti si dicono pronti a voler intervenire ma dopo poco ci si dimentica delle belle parole e promesse fatte. Ma io non mi arrendo e sono grata al Premio Dea Ebe e a Saverio Luisi per la sensibilità dimostrata verso questi temi. Sono convinta - conclude Di Bari - che il primo passo per tentare di contrastare questi fenomeni sia parlarne e sensibilizzare tutti, perché l'indifferenza in alcuni casi può uccidere".
A consegnare il premio nelle mani della dott.ssa Colasuonno è stato il consigliere regionale Francesco Ventola, già sindaco di Canosa e presidente della Bat. Numeroso il pubblico che ha partecipato alla serata presentata dalla giornalista Francesca Rodolfo, oltre alle tante autorità regionali e comunali.
Premiata anche un'altra andriese, la consigliera regionale e capogruppo del M5S Grazia Di Bari per l'impegno nella prevenzione e lotta al bullismo e cyberbullismo: è la motivazione con la quale la Di Bari è stata premiata per la XII edizione del Premio.
"È un onore essere premiata per il mio costante impegno nella prevenzione e lotta al bullismo e cyberbullismo. Questo riconoscimento - commenta la consigliera - rappresenta un'ulteriore occasione per accendere i riflettori su due piaghe sociali su cui si potrebbe intervenire concretamente se solo venisse applicata la legge regionale a mia prima firma che disciplina la prevenzione e lotta al bullismo e cyberbullismo. Purtroppo a sette mesi dalla sua approvazione all'unanimità dal consiglio regionale, la legge resta inapplicata a causa della inerzia del Governo di Emiliano. È un grande rammarico - sottolinea la pentastellata - perché spesso quando accadono fatti tragici come quelli che ci riporta la cronaca, tutti si dicono pronti a voler intervenire ma dopo poco ci si dimentica delle belle parole e promesse fatte. Ma io non mi arrendo e sono grata al Premio Dea Ebe e a Saverio Luisi per la sensibilità dimostrata verso questi temi. Sono convinta - conclude Di Bari - che il primo passo per tentare di contrastare questi fenomeni sia parlarne e sensibilizzare tutti, perché l'indifferenza in alcuni casi può uccidere".