Panorama di Andria dall'alto. <span>Foto Paolo Liso</span>
Panorama di Andria dall'alto. Foto Paolo Liso
Vita di città

Pon metro: Andria nel nuovo programma rivolto alle città medie del Sud

I comuni che sono stati individuati dovranno dunque necessariamente procedere ad un rafforzamento del personale. Una sfida che il Mezzogiorno deve cogliere

Dalle città metropolitane come Bari o Napoli a quelle medie del Sud. Il Pon metro, ovvero il Programma Operativo Nazionale adottato dalla Commissione europea nel 2015 per supportare le priorità dell'Agenda urbana europea, intervenendo in particolare sul miglioramento della qualità dei servizi e la promozione della coesione sociale, si apre e amplia il suo raggio d'azione: dalle 14 aree metropolitane individuate nel Pon 2014-2020 ora si passa alle città medie del Sud. E nel gruppo dei nuovi interlocutori in Puglia, ci sono anche i tre comuni co-capoluogo e della provincia di Barletta Andria Trani oltre che Bisceglie e Canosa di Puglia, tutti saranno coinvolti nel ruolo di beneficiari per progetti di rigenerazione di aree fragili, caratterizzate da disagio socio-economico e abitativo.

Sul piatto ci sono circa 75 miliardi di euro per nuovi ambiti di intervento strettamente correlati allo sviluppo urbano: azioni di rigenerazione urbana, contrasto al disagio socio-economico e abitativo nelle periferie, mobilità «green», inclusione e innovazione sociale, accesso all'occupazione, interventi di natura ambientale e di economia circolare, risparmio energetico degli edifici e delle infrastrutture, offerta innovativa di servizi digitali, promozione sviluppo sociale anche attraverso la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza

Nel programma, sulla scorta delle competenze maturate con le città metropolitane, sono state dapprima individuate le città medie del Sud Italia, poi è stato calcolato un indice di misurazione del disagio sociale sulla base di valori come il tasso di disoccupazione o di scolarizzazione, grazie al quale si è arrivati all'individuazione di un panel delle città oggetto di intervento. Nella graduatoria delle città medie pugliesi sopra ai 50mila abitanti Andria è al vertice con un indice dell'1,09; seguita da Brindisi e Trani pari merito all'1,06. Chiude Lecce a 0,86. San Severo nel foggiano è al vertice invece dell'elenco dei comuni tra i 20 e i 50 mila abitanti con un indice dell'1.13.

L'Autorità di gestione valuterà le modalità più opportune per procedere all'assegnazione delle risorse. A tal fine si terrà conto dello stato di avanzamento dei progetti avviati. È evidente dunque come il rafforzamento della capacità amministrativa sia una degli elementi centrali per superare i deficit di capacità nella gestione degli interventi finanziati dalle politiche di coesione. I comuni che sono stati individuati dovranno dunque necessariamente procedere ad un rafforzamento del personale interno e ad un reclutamento di adeguato expertise esterno quale supporto tecnico-amministrativo da affiancare alle strutture preposte nel processo di programmazione ed attuazione, con l'obiettivo finale di accrescere e sviluppare ulteriori e nuove competenze specialistiche del personale funzionale ad uno stabile rafforzamento tecnico-amministrativo dei soggetti coinvolti dall'attuazione del Programma. Tutto ciò si tradurrà dunque in nuove prospettive di lavoro ed in grandi opportunità di crescita per il territorio. Una sfida che i comuni della Bat, della Puglia e più in generale del Mezzogiorno devono cogliere, come bene ha saputo fare Bari in questi ultimi anni per crescere ed ammodernarsi: si pensi al recupero integrale degli spazi antistanti la Caserma Rossani, tanto per fare solo un esempio.
  • Comune di Andria
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