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Medicina di prossimità, la Giunta regionale assegna alla Asl Bt oltre 25 mln di euro

Nel Documento Programmatico Missione 6 PNRR “Salute” previste 9 Case di Comunità, 6 Ospedali di Comunità e 5 Centrali operative territoriali

Pronto il documento programmatico che dà il via agli investimenti per la medicina di prossimità con le risorse previste dal PNRR Sanità Missione 6 e per il sostegno, in particolare, alla rete assistenziale territoriale, ovvero Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative territoriali (COT) in tutta la Puglia.

Si tratta complessivamente di euro 72.083.800 per la Azienda Sanitaria Locale di Bari per finanziare 36 Case di Comunità, 9 Ospedali di Comunità, 12 COT;
di euro 25.644.447 alla Asl BT per 9 Case di Comunità, 6 Ospedali di Comunità, 5 COT ;
di euro 28.702.915 alla ASL Brindisi per 9 Case di Comunità, 6 Ospedali di Comunità, 4 COT;
di euro 29.937.418 per la Asl Foggia per 26 Case di Comunità, 7 Ospedali di Comunità, 6 COT;
di euro 48.595.685 per la Asl Lecce per 24 Case di Comunità, 6 Ospedali di Comunità, 7 COT;
di euro 55.969.258 per Asl Taranto per 17 Case di Comunità, 4 Ospedali di Comunità, 6 COT.

"Un documento che rappresenta un significativo passo in avanti nell'attuazione della strategia regionale di potenziamento della rete assistenziale territoriale e che indica dettagliatamente le linee di azione finalizzate alla riorganizzazione efficace ed efficiente delle strutture di prossimità, con investimenti mirati in particolare nelle Case e negli Ospedali di Comunità, come previsto nella Missione 6 del PNRR 'Salute'". E' il commento dell'assessore alla Sanità all'indomani dell'approvazione da parte della Giunta regionale del Documento Programmatico Missione 6 PNRR "Salute", in attuazione della Missione 6 Componenti 1 e 2 e comprensiva di tutta l'offerta sanitaria che la Regione intende implementare sull'intero territorio regionale, con una dotazione complessiva di circa 640 milioni di euro. Nello specifico, la Missione 6 del PNRR è caratterizzata da linee di azione volte a rafforzare e rendere più sinergica la risposta sanitaria territoriale e ospedaliera, nonché a promuovere e diffondere l'attività di ricerca del Servizio sanitario nazionale.

"Il Documento – sottolinea l'assessore -, che approva la rete dell'assistenza territoriale e le interazioni con le diverse linee programmatiche, è il risultato di un lavoro di ascolto e confronto con il territorio che come Regione abbiamo svolto per il tramite delle strutture tecniche del Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere e che ci ha permesso di individuare 121 Case della Comunità da distribuire sul territorio, ogni 50.000 abitanti circa, con le funzioni e le modalità indicate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tra le richieste di investimento, volte a potenziare l'offerta territoriale, anche gli Ospedali di Comunità, strutture a ricovero breve e destinate a pazienti che necessitano di interventi sanitari di media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata, necessarie nella realizzazione di una reale medicina di prossimità. Nell'ambito della programmazione esistente e nell'intento di migliorare l'offerta sanitaria grazie alle risorse messe a disposizione dal PNRR, le Aziende sanitarie hanno formulato delle proposte per realizzare 38 Ospedali di Comunità. Per finire, il programma del modello assistenziale inserisce anche la presenza delle Centrali Operative territoriali (COT) per la presa in carico degli assistiti, con un soggetto 1 ogni 100.000 abitanti".

"Il PNNR è una grande opportunità per la crescita e l'efficientamento dell'offerta sanitaria – conclude l'assessore – perché prevede anche un forte potenziamento delle infrastrutture diagnostiche negli ospedali con nuove apparecchiature, macchinari per risonanze magnetiche, Pet-Tac, angiografi ed ecografi. E, più in generale, per una digitalizzazione complessa anche del sistema emergenza-urgenza del 118. In pratica si va sempre più verso una medicina di precisione, predittiva e personalizzata così come previsto nella nostra strategia e nelle linee d'indirizzo regionali adottate in questi ultimi anni".
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