manifesto antiabortista
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Politica

Manifesto antiabortista, Ass. Di Leo: "Amministrazione sempre vicina ai diritti delle donne e alla tutela degli stessi"

Le dichiarazioni dell'assessore al futuro con delega alle pari opportunità circa le motivazioni della rimozione del manifesto

"Non è la prima volta che l'Associazione Onlus Provita&Famiglia esibisce manifesti simili a quello che è stato affisso ad Andria e in qualità di Assessore alle Pari Opportunità non posso rimanere silente", sottolinea in una nota Viviana Di Leo, Assessore comunale al futuro con delega alle pari opportunità.

"Come Amministrazione e in accordo con l'Assessore alla Sicurezza Colasuonno e con il Sindaco ne abbiamo predisposto la rimozione.
E non solo perché il messaggio che riporta è in contrasto con l'articolo 10 del "Codice di Autodisciplina della comunicazione commerciale", secondo cui "la comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose", ma anche perché il messaggio del manifesto lede la sensibilità di chi per volontà o per necessità si trova a dover affrontare una scelta difficile come quella dell'aborto.
Siamo amministratori e cittadini e di certo non è nostro compito entrare nella profondità di certe scelte.
Siamo amministratori e cittadini, e in quanto tali abbiamo il dovere di tutelare tutte le componenti della nostra città.
Il messaggio veicolato dal manifesto entra in contrasto con una Legge dello Stato, la legge 194/78, una legge ormai assodata, ma troppo spesso messa ancora in discussione.
Parliamo ancora di tutelare il diritto all'autodeterminazione della donna, che poi è quello che dovrebbe fare lo Stato: tutelare i diritti.
Campagne simili a quelle di Provita &Famiglia Onlus di certo non apportano nessun contributo alle scelte intime di una donna, ma sviliscono il tema, che invece richiederebbe una riflessione più profonda.
Al di là delle legittime posizioni etiche e morali di ciascuno, questa amministrazione non intende veicolare messaggi che possano urtare la sensibilità di qualcuno, soprattutto se trasmessi in maniera sterile e asettica come quella di un manifesto pubblico per le vie della città.
Ringrazio la Presidente del Centro Antiviolenza Riscoprirsi per aver provveduto a segnalare il manifesto al Giurì, l'organo dell'Istituto di autodisciplina pubblicitaria, preposto al controllo del rispetto del codice di leale concorrenza nel corso delle campagne pubblicitarie.
L'amministrazione sarà sempre vicina ai diritti delle donne e alla tutela degli stessi".
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