
Politica
La provincia pronta a cedere la strada che conduce dalla statale 170 a Castel del Monte
E' quanto emerso nel corso dell'audizione svolta ieri a Bari presso la Regione Puglia
Andria - venerdì 7 marzo 2025
17.13
Alcune novità emergono dai lavori della seduta congiunta svoltasi ieri, giovedì 6 marzo a Bari, delle Commissioni regionali IV e VI, presiedute rispettivamente da Francesco Paolicelli e Lucia Parchitelli, che hanno interessato, sulla base di una richiesta di audizione della consigliera 5 Stelle Grazia Di Bari, i mancati interventi di valorizzazione del sito mondiale UNESCO di "Castel del Monte".
Ebbene, la consigliera Di Bari aveva chiesto l'audizione sui problemi di gestione del maniero federiciano, facendo riferimento a fonti del Ministero della Cultura secondo le quali il sito di Castel del Monte, patrimonio UNESCO dal 1996, non risulta più essere nella lista dei 30 monumenti statali più visitati in Italia per la prima volta dopo 10 anni.
Ha chiesto quindi ai vari livelli istituzionali che esercitano un ruolo sul sito "quali potrebbero essere le cause di questa débâcle turistica, evidentemente dovuta a problematiche legate alla non corretta gestione". La consigliera ha anche riferito di numerose lamentele delle guide turistiche e dei tour operator che hanno denunciato mancanza di servizi e in alcuni casi manifestato la volontà di togliere Castel del monte dai propri percorsi turistici.
Sono intervenuti in audizione sia il Comune di Andria, con l'assessore al Turismo, Cesareo Troia, e il vicepresidente della Provincia Bat, con Lorenzo Marchio Rossi.
Troia ha spiegato che il ruolo del Comune è molto limitato e insiste essenzialmente sulla pineta e sull'infopoint, per altro anche per il tramite del Gal. Dalla sua relazione è emerso che in effetti manca un piano di gestione del sito, che deve coinvolgere tutti gli enti competenti: ci sono una strada statale e una provinciale, c'è il Parco dell'Ata Murgia, la Regione, la Provincia, la Sovrintendenza, la direzione reginale dei musei che fa capo al ministero.
Anche il vicepresidente della provincia ha sottolineato che la loro competenza è limitata ad un piccolo tratto di strada, quello che conduce al maniero federiciano, che però la provincia sarebbe disponibile a cedere al Comune affinché questo posa mettere in campo attività di limitazione degli accessi e di controllo.
Risposte, quelle degli Enti locali, che non hanno soddisfatto per nulla Grazia Di Bari che, stante anche l'assenza dell'assessore alla Cultura e dell'assessore al Turismo della Regione Puglia o di loro rappresentanti, nonché della Direzione regionale Musei e della Soprintendenza, ha annunciato una riconvocazione delle Commissioni sul tema.
Ebbene, la consigliera Di Bari aveva chiesto l'audizione sui problemi di gestione del maniero federiciano, facendo riferimento a fonti del Ministero della Cultura secondo le quali il sito di Castel del Monte, patrimonio UNESCO dal 1996, non risulta più essere nella lista dei 30 monumenti statali più visitati in Italia per la prima volta dopo 10 anni.
Ha chiesto quindi ai vari livelli istituzionali che esercitano un ruolo sul sito "quali potrebbero essere le cause di questa débâcle turistica, evidentemente dovuta a problematiche legate alla non corretta gestione". La consigliera ha anche riferito di numerose lamentele delle guide turistiche e dei tour operator che hanno denunciato mancanza di servizi e in alcuni casi manifestato la volontà di togliere Castel del monte dai propri percorsi turistici.
Sono intervenuti in audizione sia il Comune di Andria, con l'assessore al Turismo, Cesareo Troia, e il vicepresidente della Provincia Bat, con Lorenzo Marchio Rossi.
Troia ha spiegato che il ruolo del Comune è molto limitato e insiste essenzialmente sulla pineta e sull'infopoint, per altro anche per il tramite del Gal. Dalla sua relazione è emerso che in effetti manca un piano di gestione del sito, che deve coinvolgere tutti gli enti competenti: ci sono una strada statale e una provinciale, c'è il Parco dell'Ata Murgia, la Regione, la Provincia, la Sovrintendenza, la direzione reginale dei musei che fa capo al ministero.
Anche il vicepresidente della provincia ha sottolineato che la loro competenza è limitata ad un piccolo tratto di strada, quello che conduce al maniero federiciano, che però la provincia sarebbe disponibile a cedere al Comune affinché questo posa mettere in campo attività di limitazione degli accessi e di controllo.
Risposte, quelle degli Enti locali, che non hanno soddisfatto per nulla Grazia Di Bari che, stante anche l'assenza dell'assessore alla Cultura e dell'assessore al Turismo della Regione Puglia o di loro rappresentanti, nonché della Direzione regionale Musei e della Soprintendenza, ha annunciato una riconvocazione delle Commissioni sul tema.