
Vita di città
La Procura apre un'inchiesta per ricostruire le cause della morte "dell'artista delle luminarie"
I commercianti de "Le vie del centro" e del "Comitato impresa centro storico" spegneranno le luminarie in occasione dei funerali
Andria - mercoledì 11 dicembre 2019
11.49
In occasione dei funerali di Michele Ciommo, il titolare dell'azienda di luminarie di Andria, morto ieri sul lavoro, i commercianti de "Le vie del centro" e del "Comitato impresa centro storico" hanno deciso di spegnere le luminarie installate in città per le festività natalizie, in segno di lutto e di lasciare accesa in piazza Catuma solo una stella che lo ricordi.
"Ci hai lasciato una città piena di luci, hai voluto che questo Natale fosse speciale. Sei stato buono con noi, tenace, prezioso. Grazie Michele" , scrivono su Facebook gli imprenditori del centro storico.
"Un uomo buono e laborioso", così ricordano Michele i commercianti de "Le vie del centro" porgendo le condoglianze alla famiglia.
Intanto, la Procura di Trani apre un'inchiesta per omicidio colposo, al momento però nessun nome compare nel registro degli indagati. Il fascicolo è per ora a carico di ignoti. L'inchiesta servirà a capire se ci sono responsabilità riferite alla morte di Ciommo. Qualcosa non ha funzionato nell'operazione che chissà quante volte nella vita aveva compiuto nell'attività di famiglia. Il cestello, per ragioni che saranno ricostruite si è ribaltato e lui, l'artista delle luminarie come lo ricordano in città, è precipitato da un'altezza di sei metri. L'immediato arrivo del 118 non ha cambiato la sorte del 44 enne, per lui non c'è stato nulla da fare. Sarà l'autopsia a chiarire le ragioni del decesso, forse un urto violento alla testa. Il magistrato titolare dell'inchiesta dovrà verificare se erano state adottate le necessarie misure di sicurezza. Solo pochi mesi fa, il 4 giugno scorso la città di Andria ha pianto in un'altra tragedia sul lavoro, un giovanissimo ragazzo, Vincenzo Lomuscio, 22 anni, è morto nei presi del carcere di Trani schiacciato da un tir al quale stava sostituendo un pneumatico, anche lui di soccorsi stradali ne aveva fatti tanti, così come Michele aveva montato e smontato centinaia di luminarie in tutta la provincia, fino a ieri.
"Ci hai lasciato una città piena di luci, hai voluto che questo Natale fosse speciale. Sei stato buono con noi, tenace, prezioso. Grazie Michele" , scrivono su Facebook gli imprenditori del centro storico.
"Un uomo buono e laborioso", così ricordano Michele i commercianti de "Le vie del centro" porgendo le condoglianze alla famiglia.
Intanto, la Procura di Trani apre un'inchiesta per omicidio colposo, al momento però nessun nome compare nel registro degli indagati. Il fascicolo è per ora a carico di ignoti. L'inchiesta servirà a capire se ci sono responsabilità riferite alla morte di Ciommo. Qualcosa non ha funzionato nell'operazione che chissà quante volte nella vita aveva compiuto nell'attività di famiglia. Il cestello, per ragioni che saranno ricostruite si è ribaltato e lui, l'artista delle luminarie come lo ricordano in città, è precipitato da un'altezza di sei metri. L'immediato arrivo del 118 non ha cambiato la sorte del 44 enne, per lui non c'è stato nulla da fare. Sarà l'autopsia a chiarire le ragioni del decesso, forse un urto violento alla testa. Il magistrato titolare dell'inchiesta dovrà verificare se erano state adottate le necessarie misure di sicurezza. Solo pochi mesi fa, il 4 giugno scorso la città di Andria ha pianto in un'altra tragedia sul lavoro, un giovanissimo ragazzo, Vincenzo Lomuscio, 22 anni, è morto nei presi del carcere di Trani schiacciato da un tir al quale stava sostituendo un pneumatico, anche lui di soccorsi stradali ne aveva fatti tanti, così come Michele aveva montato e smontato centinaia di luminarie in tutta la provincia, fino a ieri.