
Attualità
L'attore andriese Nicola Di Chio sul grande schermo con "Tutti i soldi del mondo"
"Ho girato il video-provino tra scatoloni e mille impegni. Ricevere quella telefonata è stata una sorpresa"
Andria - giovedì 11 gennaio 2018
10.50
Dal palco teatrale al set per una "sbirciatina" al mondo del cinema. Lo ha fatto Nicola di Chio, giovane attore andriese co-fondatore del collettivo teatrale "La ballata dei Lenna", che ritroviamo sul grande schermo in "Tutti i soldi del mondo".
La pellicola, ultimo lavoro di Ridley Scott e candidata a tre Golden Globe, narra un fatto di cronaca avvenuto nel 1973 a Roma: il rapimento di John Paul Getty III, nipote di un grande magnate del petrolio. Insieme a grandi nomi quali Christopher Plummer, Mark Wahlberg, Michelle Williams e lo stesso Ridley Scott, ritroviamo, tra gli attori non protagonisti, proprio quello di Nicola Di Chio, nel ruolo di Kidnap Van Driver.
"Questa avventura è iniziata in maniera improbabile: lo scorso 5 aprile, tra gli scatoloni del trasloco e mille impegni legati alla tournée di Human Animal, ho girato con lo smartphone un video-provino. - spiega Nicola - Non troppo convinto che potessero scegliere proprio me, ho dimenticato il tutto concentrandomi solo sul nostro spettacolo. E' stata dunque una inaspettata sorpresa ricevere una telefonata in cui mi dicevano che ero piaciuto a Ridley Scott. E così, il 12, 13 e 14 giugno mi sono ritrovato sul set.
Si è trattato della mia prima esperienza cinematografica, lontano dal palco. Mi sono dovuto confrontare con le logiche di montaggio, differenti da quelle narrative del teatro, oltre che con le obiettive differenze tra la performance dal vivo e la recitazione dopo il ciak; tuttavia costumi, trucco e ambientazioni mi hanno aiutato molto. Ritengo che non ci sono invalicabili differenze se il proprio approccio alla recitazione è onesto.
Lo stesso Ridley Scott, che nonostante gli 80 anni ha una grande energia, ha un approccio molto teatrale. Sulla base di alcune indicazioni, ha lasciato che noi attori fossimo liberi di costruire il personaggio. Di lui ho apprezzato la grande umiltà e l'estrema professionalità che mira ad un prodotto di grande valore, che può essere costruito solo grazie alla sua proverbiale precisione dei dettagli e alla dedizione anche nei confronti degli attori minori, nella consapevolezza che un buon prodotto è tale se lo sono tutte le sue parti".
Nel ruolo di un sequestratore calabrese, Nicola Di Chio ha avuto l'opportunità di lavorare e confrontarsi con altri grandi artisti quali Michelle Williams, Mark Wahlberg, Janty Yates (costumista de "Il Gladiatore") e Dariusz Wolski (direttore della fotografia che ha lavoratone "I pirati dei Caraibi"). "Anche di questi artisti mi ha colpito l'umiltà e il rispetto per questo lavoro, senza troppe velleità artistiche", conclude l'artista andriese.
La pellicola, ultimo lavoro di Ridley Scott e candidata a tre Golden Globe, narra un fatto di cronaca avvenuto nel 1973 a Roma: il rapimento di John Paul Getty III, nipote di un grande magnate del petrolio. Insieme a grandi nomi quali Christopher Plummer, Mark Wahlberg, Michelle Williams e lo stesso Ridley Scott, ritroviamo, tra gli attori non protagonisti, proprio quello di Nicola Di Chio, nel ruolo di Kidnap Van Driver.
"Questa avventura è iniziata in maniera improbabile: lo scorso 5 aprile, tra gli scatoloni del trasloco e mille impegni legati alla tournée di Human Animal, ho girato con lo smartphone un video-provino. - spiega Nicola - Non troppo convinto che potessero scegliere proprio me, ho dimenticato il tutto concentrandomi solo sul nostro spettacolo. E' stata dunque una inaspettata sorpresa ricevere una telefonata in cui mi dicevano che ero piaciuto a Ridley Scott. E così, il 12, 13 e 14 giugno mi sono ritrovato sul set.
Si è trattato della mia prima esperienza cinematografica, lontano dal palco. Mi sono dovuto confrontare con le logiche di montaggio, differenti da quelle narrative del teatro, oltre che con le obiettive differenze tra la performance dal vivo e la recitazione dopo il ciak; tuttavia costumi, trucco e ambientazioni mi hanno aiutato molto. Ritengo che non ci sono invalicabili differenze se il proprio approccio alla recitazione è onesto.
Lo stesso Ridley Scott, che nonostante gli 80 anni ha una grande energia, ha un approccio molto teatrale. Sulla base di alcune indicazioni, ha lasciato che noi attori fossimo liberi di costruire il personaggio. Di lui ho apprezzato la grande umiltà e l'estrema professionalità che mira ad un prodotto di grande valore, che può essere costruito solo grazie alla sua proverbiale precisione dei dettagli e alla dedizione anche nei confronti degli attori minori, nella consapevolezza che un buon prodotto è tale se lo sono tutte le sue parti".
Nel ruolo di un sequestratore calabrese, Nicola Di Chio ha avuto l'opportunità di lavorare e confrontarsi con altri grandi artisti quali Michelle Williams, Mark Wahlberg, Janty Yates (costumista de "Il Gladiatore") e Dariusz Wolski (direttore della fotografia che ha lavoratone "I pirati dei Caraibi"). "Anche di questi artisti mi ha colpito l'umiltà e il rispetto per questo lavoro, senza troppe velleità artistiche", conclude l'artista andriese.