
Politica
Imu e Tari, Frachiolla (FI): “L’Amministrazione comunale sconfessa se stessa”
Il consigliere comunale di Forza Italia: "Interessi e sanzioni dovuti e nessuna Delibera di Giunta"
Andria - giovedì 11 febbraio 2021
12.01
In data 9 febbraio 2021, si è riunita, dietro richiesta del consigliere di Forza Italia, Donatella Fracchiolla, la III Commissione, alla presenza dell'Assessore al Bilancio, Dott. Giuseppe Tammaccaro, al fine di affrontare la questione relativa alla gestione degli avvisi di pagamento di IMU e TARI per l'anno 2015.
"Scopo dell'incontro - commenta Fracchiolla nella nota condivisa anche dai consiglieri del Centro Destra Antonio Scamarcio, Nicola Civita, Andrea Barchetta e Gianluca Grumo - "era quello di comprendere gli indirizzi dell'attuale amministrazione, ai fini della gestione della problematica relativa agli avvisi che vedono, ingiustamente, comminati interessi e sanzioni. Le novità emerse, purtroppo, non hanno risposto alle domande dei tanti cittadini andriesi, dei professionisti e delle associazioni che li assistono e li rappresentano.
Secondo l'attuale amministrazione, gli interessi e le sanzioni afferenti gli invii massivi degli avvisi in questione sarebbero dovuti. Quindi, l'amministrazione non intende emanare una Delibera di Giunta per giustificarne l'eliminazione. L'Amministrazione sconfessa se stessa e quanto dichiarato pubblicamente durante la Conferenza stampa del 15 gennaio 2021, come controllabile dalle registrazioni.
In tale circostanza, la Sindaca, unitamente all'Assessore al Bilancio dichiaravano che: "l'Amministrazione tramite Delibera di Giunta darà indirizzo agli Uffici di verificare caso per caso che, lì dove si sia determinata incertezza del tributo, come nel caso di specie, e non c'è un'omissione da parte del contribuente, la posizione sarà stralciata delle sanzioni e degli interessi che si riscuotono per cassa e non incidono sul bilancio". Quindi, era stato affermato che le sanzioni e le pene accessorie non erano dovute e l'amministrazione si impegnava ad approvare una Delibera di Giunta per giustificarne l'eliminazione.
In questi anni è accaduto che il centro sinistra:
Se l'amministrazione attuale interpreta la sentenza TAR nel senso di ritenere valida la doppia imposizione fiscale per il medesimo anno di imposta e chiede la differenza a chi ha pagato meno, perché non segnalare ai cittadini che hanno versato in più, il loro diritto a chiedere il rimborso o la compensazione di quanto versato in eccedenza?. Robin Hood al contrario, l'attuale amministrazione da una parte chiede ai tartassati contribuenti il dovuto e dall'altra dimentica di segnalare il diritto alla restituzione di quanto incassato di troppo. Anche su questo punto, l'orientamento della odierna amministrazione non è stato reso noto. Ci si domanda dove risiedano i principi di "buona amministrazione" e di "amministrazione trasparente", continuamente richiamati dall'attuale Giunta".
"Scopo dell'incontro - commenta Fracchiolla nella nota condivisa anche dai consiglieri del Centro Destra Antonio Scamarcio, Nicola Civita, Andrea Barchetta e Gianluca Grumo - "era quello di comprendere gli indirizzi dell'attuale amministrazione, ai fini della gestione della problematica relativa agli avvisi che vedono, ingiustamente, comminati interessi e sanzioni. Le novità emerse, purtroppo, non hanno risposto alle domande dei tanti cittadini andriesi, dei professionisti e delle associazioni che li assistono e li rappresentano.
Secondo l'attuale amministrazione, gli interessi e le sanzioni afferenti gli invii massivi degli avvisi in questione sarebbero dovuti. Quindi, l'amministrazione non intende emanare una Delibera di Giunta per giustificarne l'eliminazione. L'Amministrazione sconfessa se stessa e quanto dichiarato pubblicamente durante la Conferenza stampa del 15 gennaio 2021, come controllabile dalle registrazioni.
In tale circostanza, la Sindaca, unitamente all'Assessore al Bilancio dichiaravano che: "l'Amministrazione tramite Delibera di Giunta darà indirizzo agli Uffici di verificare caso per caso che, lì dove si sia determinata incertezza del tributo, come nel caso di specie, e non c'è un'omissione da parte del contribuente, la posizione sarà stralciata delle sanzioni e degli interessi che si riscuotono per cassa e non incidono sul bilancio". Quindi, era stato affermato che le sanzioni e le pene accessorie non erano dovute e l'amministrazione si impegnava ad approvare una Delibera di Giunta per giustificarne l'eliminazione.
In questi anni è accaduto che il centro sinistra:
- all'opposizione, ha invitato la cittadinanza a pagare secondo le vecchie aliquote, precisando che alle eventuali differenze non sarebbero dovute essere comminati sanzioni e interessi;
- giunto al governo della città, prima cambia idea (in ossequio alla pronuncia del TAR sulla legittimità della delibera de qua) ed emette gli avvisi in oggetto aggiungendo interessi e sanzioni (illegittimi);
- successivamente, ammette l'errore e lo attribuisce ad un presunto disfunzionamento del nuovo software, che avrebbe determinato un "disallineamento dei dati", invitando i cittadini a presentare ricorsi - mediazione (invece della più congrua autotutela) per l'annullamento degli avvisi, rendendosi anche disponibile ad emettere una Delibera di Giunta ad hoc per definire i principi da seguire per la gestione dei vari casi;
- infine, oggi, ritiene dovuti gli avvisi anche per la parte degli interessi e delle sanzioni e dichiara di non voler emettere un provvedimento degno di tale nome.
Se l'amministrazione attuale interpreta la sentenza TAR nel senso di ritenere valida la doppia imposizione fiscale per il medesimo anno di imposta e chiede la differenza a chi ha pagato meno, perché non segnalare ai cittadini che hanno versato in più, il loro diritto a chiedere il rimborso o la compensazione di quanto versato in eccedenza?. Robin Hood al contrario, l'attuale amministrazione da una parte chiede ai tartassati contribuenti il dovuto e dall'altra dimentica di segnalare il diritto alla restituzione di quanto incassato di troppo. Anche su questo punto, l'orientamento della odierna amministrazione non è stato reso noto. Ci si domanda dove risiedano i principi di "buona amministrazione" e di "amministrazione trasparente", continuamente richiamati dall'attuale Giunta".