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Cortolandria 2013: il verdetto della giuria

Vince Oroverde del barese Ferrandini. Tutti i premi e le parole del direttore artistico Massarelli

Sabato scorso, nella splendida cornice di Piazza Duomo, serata finale della IV edizione di Cortolandria, il festival internazionale di cortometraggi dedicato alle lingue locali e ai dialetti, agli idiomi di tutto il mondo, prodotto dal Comune di Andria, diretto dal regista Giuseppe Massarelli, ideato e realizzato dalla Creative Intelligence.

Oroverde, del barese Pierluigi Ferrandini, ha vinto il premio della categoria "Dialettando", ma anche la migliore regia e una menzione speciale della giuria, assegnata alla protagonista, la piccola Rebecca Metcalf. Girato a Tricase, nel Salento, racconta una storia dalle emozioni forti e contrastanti, piena di bellezza e poesia, con una fotografia che porta dentro il racconto di una terra del Sud, delle lavoratrici del tabacco, della repressione violenta della loro rivolta alla chiusura del consorzio nel 1935. Sia la giuria di esperti che quella popolare sono state concordi con tale giudizio.

All'Istituto "Colasanto" di Andria, diretto dal professor Roberto Tarantino, e ai suoi studenti, è andato invece il premio per la categoria dei corti scolastici per Il coraggio di Anna, la storia di una giovane donna uccisa dai tedeschi perché aiutava i partigiani. Anche Il coraggio di Anna ha riscosso la doppia vittoria di entrambe le giurie del concorso.

Per la categoria corti a "Tema libero", invece, ha vinto Ci vuole un fisico, di Alessandro Tamburini, girato a Roma. La protagonista, Anna Ferraioli Ravel ha ottenuto anche il riconoscimento della giuria come Migliore attrice. La giuria popolare, invece, ha preferito I Tweet di Mario Parruccini, girato a New York che, in ex aequo con Oroverde, ha vinto anche per la migliore regia.

Ai ragazzi dell'istituto "Antonaci" di Martano, Lecce, è andato, invece il Premio "Paola Chicco", consegnato da Michele Martinelli, che lo ha istituito per ricordare sua moglie, insegnante appassionata e studiosa di dialetti e tradizioni. Mentre il premio per la migliore colonna sonora è andato al compositore Daniele Furlati per le musiche di Anna bello sguardo, di Vito Palmieri.

«Questo Festival - commenta il direttore artistico Giuseppe Massarelli - è un laboratorio in cui si incrociano molteplici tempi, luoghi e tecnologie ma, soprattutto, con la sezione più importante, Dialettando, menti e culture, idiomi e lingue locali. Ringrazio il Sindaco Nicola Giorgino e l'assessore alla Cultura, Antonio Nespoli - presenti alla serata finale - per la fiducia e la condivisione di un progetto che ha portato Andria alla ribalta della comunità internazionale dei filmakers. Un ringraziamento anche al Forum Città di giovani per il contributo importante dato alla manifestazione».

Sul palco, a tirare le fila della serata, Antonio Stornaiolo, che ha duettato col suo amico e storico partner, Emilio Solfrizzi. La coppia di attori ha confermato capacità artistica, grande sintonia e l'arte sapiente di far divertire il pubblico con ironia. Sul palco li ha raggiunti anche la satira irriverente di Alessio Giannone, il faccendiere barese "Pinuccio", fra i componenti della giuria di esperti del festival.

Gli interventi degli altri giurati, il giornalista di Radio Rai Daniele Morgera, la creativa Maria Grazia Rendina, il regista tunisino Hedy Krissane, il compositore Luigi Morleo, hanno animato e arricchito la serata.
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