Vita di città
Consiglio comunale: attesa tra bilancio di previsione e tangenziale ovest
Domani pomeriggio, martedì 9 aprile deciderà la conferenza dei capigruppo. Le associazioni scrivono alla politica
Andria - lunedì 8 aprile 2019
9.09
Tangenziale ovest, officina San Domenico e bilancio di previsione, saranno i temi su cui domani, martedì 9 aprile c.a., si confronteranno i capigruppo consiliari nella prevista conferenza, delle ore 17, presso la sala riunioni di Palazzo di Città.
E se il clima politico è ancora una volta rovente, con le divergenze (insanabili??!) tra Forza Italia ed il Sindaco Giorgino, non annunciano nulla di buono, con le posizioni rimaste arroccate a quanto emerso nell'ultimo consiglio comunale, la revoca del consiglio comunale dello scorso 3 aprile, decisa dai capigruppo di maggioranza, proprio a seguito delle contrapposizioni in atto nel centrodestra cittadino, hanno portato ad un rinvio su temi altrettanto importanti del bilancio di previsione, quali la tangenziale ovest e dell'officina San Domenico.
Sul penultimo punto, le associazioni, Italia Nostra, Legambiente, Forum Ambientalista, Urban Center, Comitato Liberi Agricoltori Andriesi, e Comitato di cittadini, intendono avere un pronunciamento della massima assise comunale, alla luce del convegno cittadino, scaturito dal ricorso al TAR Puglia in nome e per conto di un gruppo di proprietari danneggiati dal tracciato.
Ma ecco la nota giunta dal coordinatore delle predette associazioni, il dottor Sabino Calvano:
"Le associazioni Italia Nostra, Forum Ambientalista, Legambiente, Urban Center e il Comitato di cittadini per la difesa del territorio hanno preso atto con soddisfazione delle dichiarazioni del Sindaco Giorgino che con una lunga disamina ha rimesso in discussione la realizzazione della pseudo tangenziale Ovest.
Esempio seguito da tutto il consiglio comunale che ha sottoscritto l'ordine del giorno proposto dal consigliere Nino Marmo che stigmatizza l'opera.
Nella stessa direzione sono andate le dichiarazioni dell'On. D' Ambrosio in concomitanza del convegno.
Da più parti, compreso da parte dei consiglieri della opposizione si sono levati dubbi e domande che auspicavamo trovassero il modo istituzionalmente più corretto per rivedere quello che sembra un pasticcio.
Si sono susseguite le prese di posizioni a sostegno delle perplessità suscitate dai relatori del convegno e i consiglieri regionali Marmo e Zinni hanno ottenuto alla presenza del sindaco Giorgino che ha preso impegni davanti all'assessore Giannini per riconventire i fondi già impegnati nel risanamento e allargamento della attuale tangenziale.
Si andava verso la bocciatura della variante urbanistica viste le premesse in consiglio comunale convocato per il 3 Aprile, avente al primo punto dell'ordine del giorno proprio il tema Tangenziale Ovest (in realtà trattasi di Bretella Sud), quando la maggioranza ha deciso con argomenti pretestuosi di azzerare il consiglio.
Il timore è che si vada verso un cambio dell'ordine del giorno per evitare di discutere su questo tema visti gli impegni presi, e lasciare la questione in sospeso creando una situazione pericolosa per la comunità, che si andrebbe ad aggiungere a tutte le altre.
Sollecitiamo la Politica tutta andriese a porre rimedio a questa situazione, ponendo fine alla questione con una assunzione di responsabilità in Consiglio Comunale.
Rimarcando che la questione della cosiddetta tangenziale è prioritaria rispetto a qualsiasi altro argomento, perché riguarda le sorti del nostro territorio e della nostra comunità non solo nell'immediato, ma per i futuri decenni.
Se la mozione, diversamente da quanto ci auspichiamo, non dovesse essere portata ai voti, continueremo a lottare in ogni sede, perché questo scempio non veda la luce.
Ma ricorderemo alla città, quotidianamente, i nomi ed i cognomi di chi poteva fermarlo ma non l'ha fatto.
Intanto il comitato continua con la raccolta di firme per sensibilizzare la cittadinanza tutta.
E' necessario inoltre chiarire che la questione delle penali è assolutamente malposta per due motivi: la prima è quella che eventuali problemi procedurali non sono certo addebitabili al Comune, secondo, la volontà deliberativa del Consiglio Comunale non può essere in alcun modo coartata, visto che non si è mai espressa sul punto. Pertanto i consiglieri saranno liberi di esprimere la propria convinzione senza condizionamenti. Da ultimo, l'eventuale ed improbabile azione di risarcimento non potrebbe comunque esorbitare dal cosiddetto utile di impresa.
Per questi motivi ogni riferimento al tema delle penali dell'opera è assolutamente fuorviante e merita di essere valutato solo in termini giuridici".
E se il clima politico è ancora una volta rovente, con le divergenze (insanabili??!) tra Forza Italia ed il Sindaco Giorgino, non annunciano nulla di buono, con le posizioni rimaste arroccate a quanto emerso nell'ultimo consiglio comunale, la revoca del consiglio comunale dello scorso 3 aprile, decisa dai capigruppo di maggioranza, proprio a seguito delle contrapposizioni in atto nel centrodestra cittadino, hanno portato ad un rinvio su temi altrettanto importanti del bilancio di previsione, quali la tangenziale ovest e dell'officina San Domenico.
Sul penultimo punto, le associazioni, Italia Nostra, Legambiente, Forum Ambientalista, Urban Center, Comitato Liberi Agricoltori Andriesi, e Comitato di cittadini, intendono avere un pronunciamento della massima assise comunale, alla luce del convegno cittadino, scaturito dal ricorso al TAR Puglia in nome e per conto di un gruppo di proprietari danneggiati dal tracciato.
Ma ecco la nota giunta dal coordinatore delle predette associazioni, il dottor Sabino Calvano:
"Le associazioni Italia Nostra, Forum Ambientalista, Legambiente, Urban Center e il Comitato di cittadini per la difesa del territorio hanno preso atto con soddisfazione delle dichiarazioni del Sindaco Giorgino che con una lunga disamina ha rimesso in discussione la realizzazione della pseudo tangenziale Ovest.
Esempio seguito da tutto il consiglio comunale che ha sottoscritto l'ordine del giorno proposto dal consigliere Nino Marmo che stigmatizza l'opera.
Nella stessa direzione sono andate le dichiarazioni dell'On. D' Ambrosio in concomitanza del convegno.
Da più parti, compreso da parte dei consiglieri della opposizione si sono levati dubbi e domande che auspicavamo trovassero il modo istituzionalmente più corretto per rivedere quello che sembra un pasticcio.
Si sono susseguite le prese di posizioni a sostegno delle perplessità suscitate dai relatori del convegno e i consiglieri regionali Marmo e Zinni hanno ottenuto alla presenza del sindaco Giorgino che ha preso impegni davanti all'assessore Giannini per riconventire i fondi già impegnati nel risanamento e allargamento della attuale tangenziale.
Si andava verso la bocciatura della variante urbanistica viste le premesse in consiglio comunale convocato per il 3 Aprile, avente al primo punto dell'ordine del giorno proprio il tema Tangenziale Ovest (in realtà trattasi di Bretella Sud), quando la maggioranza ha deciso con argomenti pretestuosi di azzerare il consiglio.
Il timore è che si vada verso un cambio dell'ordine del giorno per evitare di discutere su questo tema visti gli impegni presi, e lasciare la questione in sospeso creando una situazione pericolosa per la comunità, che si andrebbe ad aggiungere a tutte le altre.
Sollecitiamo la Politica tutta andriese a porre rimedio a questa situazione, ponendo fine alla questione con una assunzione di responsabilità in Consiglio Comunale.
Rimarcando che la questione della cosiddetta tangenziale è prioritaria rispetto a qualsiasi altro argomento, perché riguarda le sorti del nostro territorio e della nostra comunità non solo nell'immediato, ma per i futuri decenni.
Se la mozione, diversamente da quanto ci auspichiamo, non dovesse essere portata ai voti, continueremo a lottare in ogni sede, perché questo scempio non veda la luce.
Ma ricorderemo alla città, quotidianamente, i nomi ed i cognomi di chi poteva fermarlo ma non l'ha fatto.
Intanto il comitato continua con la raccolta di firme per sensibilizzare la cittadinanza tutta.
E' necessario inoltre chiarire che la questione delle penali è assolutamente malposta per due motivi: la prima è quella che eventuali problemi procedurali non sono certo addebitabili al Comune, secondo, la volontà deliberativa del Consiglio Comunale non può essere in alcun modo coartata, visto che non si è mai espressa sul punto. Pertanto i consiglieri saranno liberi di esprimere la propria convinzione senza condizionamenti. Da ultimo, l'eventuale ed improbabile azione di risarcimento non potrebbe comunque esorbitare dal cosiddetto utile di impresa.
Per questi motivi ogni riferimento al tema delle penali dell'opera è assolutamente fuorviante e merita di essere valutato solo in termini giuridici".