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Banca Popolare di Bari commissariata, le dichiarazioni di Emiliano

Timori tra gli oltre 70 mila azionisti ed i migliaia di correntisti della prima banca del Sud Italia

"La Banca d'Italia, con decisione del 13 dicembre 2019 ha disposto lo scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Bari, con sede legale in Bari, e la sottoposizione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi degli articoli 70 e 98 del Testo Unico Bancario, in ragione delle perdite patrimoniali.
Con il medesimo provvedimento sono stati nominati il dott. Enrico Ajello e il prof. Antonio Blandini quali Commissari straordinari, mentre l'avv. Livia Casale, il dott. Francesco Fioretto e l'avv. Andrea Grosso sono stati nominati componenti del Comitato di sorveglianza. A questi ultimi è affidato il presidio della situazione aziendale, la predisposizione delle attività necessarie alla ricapitalizzazione della banca nonché la finalizzazione delle negoziazioni con i soggetti che hanno già manifestato interesse all'intervento di rilancio della banca. La banca prosegue regolarmente la propria attività. La clientela può pertanto continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia".

La notizia che scuote la Puglia, con gli oltre 70 mila azionisti e le migliaia di correntisti ed obbligazionisti, viene annunciata nelle scorse ore attraverso questo comunicato pubblicato sul sito della Banca Popolare di Bari.

Ma cosa significa?
Doveroso premettere un aspetto: un istituto di credito commissariato non è un istituto prossimo al fallimento, seppure il commissariamento arriva quando la situazione dell'istituto di credito non è idilliaca.
In pratica: vero è che la Banca Popolare di Bari ha un bilancio in rosso per decine di milioni di Euro, ma altrettanto vero è che le operazioni in banca possono continuare con consuetudine, come tra l'altro specificato da Bankitalia nel comunicato pubblicato sul sito della Banca Popolare di Bari.

In particolare per i tantissimi correntisti, nulla muta al momento anche se è comprensibile uno stato di agitazione e apprensione.
Ad intervenire su questa drammatica vicenda, che ricordiamo interessare la banca più importante del sud Italia, è il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

"È una vicenda che mi ha preoccupato molto, noi abbiamo fatto pressioni molto forti sul governo per il decreto di salvataggio della banca. È chiaro che nel momento in cui la banca viene salvata con l'intervento del Governo, e quindi immagino con provvedimenti che avranno anche natura finanziaria, ci sono delle contromosse che il Governo fa. Il commissariamento è una di queste. Sono dure da accettare, ma evidentemente questo fa parte delle possibilità reali. Il Governo ha ritenuto di fare questa operazione con questa modalità: bisognerà vigilare e fare in modo che la Banca Popolare di Bari rimanga una banca pugliese": sottolinea il governatore pugliese, rispondendo ai giornalisti a Taranto sulla vicenda della Banca Popolare di Bari.

"Io temo - ha aggiunto Emiliano - quello che è successo in altri contesti. L'Agenzia delle entrate a un certo punto, quando la Lega governava, mandò via tutti i dirigenti pugliesi delle Agenzie delle entrate e li sostituì con i dirigenti del Nord e da un minuto all'altro i nostri imprenditori, forse anche effettivamente in affanno, non conoscevano più nessuno all'interno dell'Agenzia.

Io mi auguro che non succeda la stessa cosa alla Banca popolare, cioè spero che si rimanga connessi con il territorio, perché l'economia meridionale non può essere interpretata da chi non la capisce, da chi non la conosce. La Puglia è una Regione pulita, trasparente e sta facendo degli sforzi enormi, ha risultati economici molto rilevanti in termini di esportazione, incremento dei posti di lavoro, PIL. Quindi non devono venire qui a commissariarci come se fossimo una colonia, devono darci dignità: io son convinto che il Presidente del Consiglio, che è pugliese e quindi capisce la nostra realtà, farà in modo che i commissari interpretino in modo adeguato il loro ruolo".

Quale il futuro della Banca Popolare di Bari?
Ne parla chiaramente "Il Sole 24 ore".
"L'ipotesi è quella di un decreto di salvataggio sul modello di quello effettuato per Carige", si legge sul quotidiano che specifica come Carige abbia riacquistato anche i requisiti per tornare in Borsa.
A ciò va aggiunto, come spiegato ancora da "Il Sole 24 ore", che la banca del capoluogo pugliese necessita di un aumento di capitale rispetto al quale sta già predisponendo il piano industriale, con contatti già avviati.

L'arrivo dei commissari è predisposto per meglio agevolare la procedura e limitare al massimo irregolarità.
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