
Attualità
Andria, piscina comunale: revocata concessione alla Sport Management
Si allungano i tempi per vedere riaperto l0impianto natatorio del quartiere Cisternone
Andria - mercoledì 11 maggio 2022
13.59
La riapertura della piscina comunale di Andria sita al quartiere Cisternone, si allontana ancora. Gli appassionati di nuoto dovranno attendere ancora prima di poter tornare in acqua ad allenarsi o semplicemente a tenersi in forma. A quasi tre anni dallo stop delle attività, ora arriva una nuova battuta d'arresto: il Comune ha deciso di revocare la concessione dell'impianto di via delle Querce alla Sport Management che nel 2019 aveva vinto la gestione partecipando alla gara pubblica.
Le cause sono "imputabili alla medesima ditta in seguito a mancata presentazione della documentazione necessaria alla sottoscrizione del contratto secondo le tempistiche richieste dalla pubblica amministrazione come da documentazione di gara" si legge nella determinazione dirigenziale, pubblicata all'Albo pretorio. Il contratto in sostanza non è mai stato stipulato. Nel settembre del 2018 il consiglio comunale decise di esternalizzare il servizio di gestione dell'impianto sportivo: due mesi più tardi veniva indetta la procedura per l'affidamento in concessione, l'aggiudicazione definitiva avvenne in favore della società Sport Management, fissato il canone di concessione annuale in quasi 80mila euro e di procedere alla stipula del contratto. Durata dell'appalto 5 anni rinnovabili di altri due. Ad agosto del 2019 il contratto si sarebbe dovuto firmare ma questo non è avvenuto mancando alcuni documenti tra cui la polizza assicurativa. Sono state inoltrate comunicazioni dall'Ente comunale alla società, con l'elenco dei documenti necessari alla sottoscrizione del contratto. Nel frattempo c'è stata anche la pandemia dopodiché, la società a marzo scorso ha dichiarato di essere in concordato in continuità e si è resa disponibile ad una "consegna provvisoria della struttura con contestuale subentro di altra compagine con tutti i requisiti previsti nella documentazione di gara", proposta questa che il Comune ha ritenuto non perseguibile. La vicenda si è così ulteriormente complicata, arrivando quindi alla decisione della revoca della concessione. Dunque per la riapertura della piscina comunale bisogna ripartire dal via.
Le cause sono "imputabili alla medesima ditta in seguito a mancata presentazione della documentazione necessaria alla sottoscrizione del contratto secondo le tempistiche richieste dalla pubblica amministrazione come da documentazione di gara" si legge nella determinazione dirigenziale, pubblicata all'Albo pretorio. Il contratto in sostanza non è mai stato stipulato. Nel settembre del 2018 il consiglio comunale decise di esternalizzare il servizio di gestione dell'impianto sportivo: due mesi più tardi veniva indetta la procedura per l'affidamento in concessione, l'aggiudicazione definitiva avvenne in favore della società Sport Management, fissato il canone di concessione annuale in quasi 80mila euro e di procedere alla stipula del contratto. Durata dell'appalto 5 anni rinnovabili di altri due. Ad agosto del 2019 il contratto si sarebbe dovuto firmare ma questo non è avvenuto mancando alcuni documenti tra cui la polizza assicurativa. Sono state inoltrate comunicazioni dall'Ente comunale alla società, con l'elenco dei documenti necessari alla sottoscrizione del contratto. Nel frattempo c'è stata anche la pandemia dopodiché, la società a marzo scorso ha dichiarato di essere in concordato in continuità e si è resa disponibile ad una "consegna provvisoria della struttura con contestuale subentro di altra compagine con tutti i requisiti previsti nella documentazione di gara", proposta questa che il Comune ha ritenuto non perseguibile. La vicenda si è così ulteriormente complicata, arrivando quindi alla decisione della revoca della concessione. Dunque per la riapertura della piscina comunale bisogna ripartire dal via.