incendio di rifiuti
incendio di rifiuti
Territorio

Allarme incendi boschivi: Puglia sesta in classifica

L'Abbate (M5S): "Necessaria la collaborazione di tutti i livelli amministrativi"

Con il sopraggiungere dell'autunno e l'arrivo delle prime piogge, il rischio incendi sembra essere lontano così come l'emergenza roghi che ha caratterizzato l'arida estate italiana. In Puglia, regione classificatasi sesta nella classifica incendi del 2016 in Italia, solamente nei primi tre mesi estivi sono andati persi 2.700 ettari di territorio boschivo, con "protagonista" la Provincia di Foggia. Eppure, al fine della prevenzione, sarebbe sufficiente rendere operativo quanto già pianificato su carta. L'abbandono di molte aree rurali, con la naturale espansione dei boschi nei terreni agricoli e nei pascoli abbandonati, ha causato un aumento della biomassa combustibile e ciò, unita a particolari condizioni climatiche, determina una diffusa suscettività dei boschi agli incendi.

"Con la legge 350/2000, sono previsti interventi finalizzati a migliorare l'assetto vegetativo degli ambienti naturali – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – risulta, quindi, evidente che occorra una pianificazione antincendio, come suggerito anche dal D.L. 227/2001 che sottolinea anche l'importanza della salvaguardia ambientale. Il 'combustibile' in bosco può essere efficacemente modificato influenzando così la capacità d'innesco tramite operazioni di gestione o pratiche che, tecnicamente, mirano a ridurre la 'scala dei combustibili', ovvero la 'continuità verticale' che è rappresentata dall'abbondanza di arbusti e da necromasse nelle parti basse delle chiome arboree. Queste pratiche – prosegue L'Abbate (M5S) – fanno sì che un incendio radente in un 'bosco pulito' possa diventare un 'incendio di chioma'".

Nelle regioni meridionali (dati 2001-2010) sono stati prelevati mediamente 1,93 milioni di mc di biomassa legnosa a fronte di una produzione 8,7 milioni (appena il 22%). Si tratta di produzioni elevate, solo parzialmente utilizzate, che contribuiscono però ad aumentare la biomassa potenzialmente incendiabile.

"Un ruolo fondamentale per la sicurezza boschiva, inoltre, è data dai viali tagliafuoco – dichiara il deputato Giuseppe L'Abbate (M5S)Ovviamente, è necessaria una manutenzione ottenibile con vari tipi di intervento che vanno dal taglio programmato al pascolo. Oltre questo, poi, ci sono gli interventi di diradamento dal basso che servono per aumentare la distanza dalle chiome, operazione che oltre a ridurre il rischio d'incendio aumenta anche la resistenza degli alberi. Dire che un bosco o un albero non si tagli a prescindere è un errore, il bosco va gestito. Sono, quindi, numerosi gli interventi che si potrebbero attuare e che non si fanno. Vi immaginate che bei boschi puliti potremmo avere? – continua il parlamentare 5 Stelle – Aumenterebbe il turismo, avremmo materiale legnoso da utilizzare per scopi diversi e si creerebbero nuovi posti di lavoro, oltre che un numero maggiore di prodotti del bosco da raccogliere. Infine, c'è da considerare un altro aspetto: quello relativo alla messa in sicurezza delle arie densamente abitate in prossimità di territori forestali poiché, le zone di confine dette d'interfaccia (WUI), sono zone marginali e abbandonate, quindi potenzialmente soggette ad incendi. La legge nazionale attribuisce alle Regioni la responsabilità della redazione dei piani in materia di incendi boschivi ma, in merito alle aree di interfaccia, non vi sono dettagli per la gestione emergenziale. Nel 2007 – afferma L'Abbate (M5S) – è stato predisposto il Manuale operativo per la predisposizione di un Piano comunale o intercomunale di protezione civile dove si parla anche degli interventi nelle WUI. La domanda è: tutti i Comuni lo hanno? La pianificazione forestale può essere realizzata a livello territoriale, di comprensorio e di azienda poiché esistono i piani antincendio (AIB). Per i Parchi Nazionali, il ministero dell'Ambiente ha definito delle linee guida. Relativamente alla singola proprietà forestale, invece, occorre fare una riflessione diversa perché, essendo quest'ultima il 66% della superficie totale e di piccola dimensione, gli interventi devono vedere un'aggregazione tra i soggetti che deve essere 'oliata' dalla politica in modo da essere standardizzata e organizzata. Una soluzione è identificabile nei piani di assestamento forestale ma, ad oggi, sono ancora poco diffusi. Mi auguro – conclude Giuseppe L'Abbate (M5S) – che cominciamo tutti a fare pressing affinché i nostri amministratori in primis rispondano ai propri elettori".
  • incendio andria
Altri contenuti a tema
Ancora fumo nero in città ad Andria Ancora fumo nero in città ad Andria 3place invita a denunciare: "Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli e alle generazioni future, al Pianeta"
Incendio vicino parcheggio via Delle Querce, i residenti avevano chiesto interventi Incendio vicino parcheggio via Delle Querce, i residenti avevano chiesto interventi Alcuni cittadini ed agenti della Polizia Locale hanno evitato il peggio nell'attesa che arrivassero i Vigili del fuoco. È accaduto domenica mattina
Incendi Puglia: ad Andria rischio alto anche da rifiuti abbandonati Incendi Puglia: ad Andria rischio alto anche da rifiuti abbandonati Coldiretti: solo nel 2023 in fumo 2462 ettari bosco
Incendio ad Andria in un deposito di materiale edile: sul posto i Vigili del fuoco Incendio ad Andria in un deposito di materiale edile: sul posto i Vigili del fuoco Per fortuna solo pochi danni ai prodotti presenti. Le FOTO
Domato l'incendio all'interno di un garage in via Montesanto Domato l'incendio all'interno di un garage in via Montesanto Confermati solo danni agli edifici, non a persone
1 Incendio in un garage di via Montesanto: evacuato lo stabile Incendio in un garage di via Montesanto: evacuato lo stabile Sul posto Vigili del fuoco da Barletta, Polizia Locale e Carabinieri del nucleo radiomobile
Polizia locale Andria: attività di prevenzione e contrasto degli incendi Polizia locale Andria: attività di prevenzione e contrasto degli incendi Le misure da adottare in vista del periodo estivo
Fiamme divorano un furgone: minuti di paura in viale Gramsci Fiamme divorano un furgone: minuti di paura in viale Gramsci E' accaduto intorno alle ore 13,20. Sul posto i Carabinieri, la Polizia Locale ed i Vigili del Fuoco
© 2001-2024 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.