Zona arancione, Comitato "Democrazia" Italia Viva Andria: «L'ordinanza di Emiliano ha generato solo confusione»

La nota della coordinatrice Angela Lasorsa

giovedì 10 dicembre 2020
«Il Comitato "Democrazia" Italia Viva della Città di Andria, - scrive la coordinatrice Angela Lasorsa - in pieno accordo all'articolo redatto e fatto pubblicare dai nostri coordinatori provinciali, riguardo l'emanazione dell'ordinanza regionale la n. 448 a firma del Presidente Michele Emiliano, esprime piena solidarietà a tutta la categoria dei ristoratori andriesi per i danni (monetari) che ha provocato l'ultima ordinanza emanata dalla presidenza regionale. Provvedimento, a nostro parere, giunto tardivamente (24 ore dopo dall'annuncio del governo Conte) che tra tutte le regioni che erano in zona arancione tra cui la Puglia, con il nuovo DPCM, le regioni diventavano zona gialla.

Questa nuova ordinanza regionale, sospendeva nuovamente l'attività dei ristoratori in presenza dei loro clienti, continuando l'attività di asporto del cibo a domicilio. L'ordinanza regionale, che ha fatto ritornare zona arancione alcuni comuni della BAT compresa Andria, non solo ha coinvolto negativamente la categoria dei ristoratori andriesi, ma ha coinvolto anche le tante famiglie che si erano organizzate per la festa dell'Immacolata, prenotando il pranzo al ristorante.

Il provvedimento non solo ha generato tanta confusione, ma ha inciso notevolmente sul budget dei tanti ristoratori, in quanto gli stessi hanno speso tanti soldi per l'approvvigionamento delle derrate alimentari (scorte di cibo, acquistate dai ristoratori per le prenotazioni ricevute), e che per l'ennesima volta, gli operatori di questo settore, hanno visto andare in fumo non solo i propri soldi, ma anche i loro guadagni. Ed infine ricordiamoci, che non tutti i ristoratori sono in grado di organizzare e assicurare l'attività di asporto, per i limitati mezzi che hanno a disposizione».