Urban Mobility Associazione: «9 anni fa il più grave disastro ferroviario, dimenticato dall’Italia»

«La mobilità non è un tema da affrontare con superficialità, poiché con una mobilità inadeguata si giunge anche alla morte»

domenica 13 luglio 2025 5.25
«Nessun TG nazionale riporta o ricorda uno dei gravi disastri ferroviari che il nostro territorio e la nostra Italia abbiano mai vissuto. Nessun capo dello Stato a partecipare agli eventi del 12 luglio, nessuna comunicazione nazionale che marchi questo avvenimento come l'evento da non dimenticare.
Ci stringiamo al cordoglio delle famiglie, perché la Sicurezza è il tema centrale di questo brutto episodio e non solo.
Ribadiamo costantemente quanto le aziende debbano investire in Sicurezza sia sul luogo di lavoro sia nel servizio a disposizione della clientela, della comunità nel caso di trasporto».

«La mobilità non è un tema da affrontare con superficialità, poiché con una mobilità inadeguata si giunge anche alla morte. Sia in bicicletta, sia in macchina, sia in treno, in autobus o a piedi in qualsiasi modo si affronti un viaggio, la strada, uno spostamento vogliamo ricordare che la sicurezza deve obbligatoriamente essere alla base dei nostri movimenti – afferma con convinzione il dott. Antonio Leonetti Presidente di Urban Mobility Associazione-. Aggiungo, inoltre, l'evidenza di quanto anche la mobilità sostenibile sia diventata più una moda che una necessità urgente e necessaria per la quale lavorare in modo umile e coordinato. Per la nostra Associazione lavorare sulla mobilità sostenibile significa ideare e realizzare una strategia globale del territorio con l'obiettivo di rendere Andria una città di 15 minuti in cui la maggior parte dei servizi sono raggiungibili facilmente senza automobile».
«Tante volte ci imbattiamo nelle sollecitazioni dei cittadini che ci informano quanto sia pericoloso frequentare le nostre strade soprattutto a piedi e in biciletta e diventano in modo esponenziale più pericolose per le famiglie con bambini. La sicurezza è quella condizione oggettiva esente o garantita contro eventuali pericoli e che riduce al minimo possibile le situazioni di sinistro – condivide Mimmo Zingaro socio fondatore di Urban Mobility-».
«Lavorare sulla mobilità è un'attività di strategia e di continua operatività con continui aggiornamenti, raccolta dati, analisi e implementazione di soluzioni che possano mantenere alta l'asticella della sicurezza. La mancata segnaletica, un marciapiede costruito male, una tecnologia obsoleta, una pratica obsoleta, modus operandi superficiali e tante altre situazioni di disinteresse rendono la mobilità un'azione molto pericolosa alla quale i cittadini sono purtroppo assuefatti» – conclude GianMarco Fasciano socio di Urban Mobility.