Unibat, dehors: dopo le sollecitazioni, alcune riposte
In fase di ultimazione i rinnovi per le strutture già installate
domenica 4 giugno 2017
In seguito alle continue sollecitazioni di Un'impresa Bat, l'ufficio competente del comune di Andria sta approntando i rinnovi delle autorizzazioni per i dehors già installati. Una procedura che investe prioritariamente gli esercizi pubblici allocati nella periferia urbana per poi interessare quelli del centro cittadino.
"La situazione di stallo era diventata insostenibile, - afferma Sabino Montaruli di Unibat - soprattutto per quelle strutture in bilico, senza autorizzazione rinnovata e di fatto esposte a pericoli gravissimi, soprattutto in termini sanzionatori che non sono solamente di carattere amministrativo. Il problema permane invece per le nuove installazioni, per i nuovi investimenti che molti operatori si sono visti congelare, nonostante la situazione ad Andria mai avrebbe fatto immaginare questo blocco improvviso, i quali si trovano a dover combattere con la rigidità della Soprintendenza di Foggia ove devono inoltrare istanza per l'ottenimento dei nulla osta. Procedura i cui termini potrebbero addirittura completarsi, a norma di regolamento, anche a fine estate e questo sarebbe un precedente drammatico, soprattutto in funzione alla discriminazione che si verrebbe a determinare con quelle strutture ubicate nelle stesse aree di interesse della Soprintendenza ma che potranno lavorare ed operare in deroga ed in regime di moratoria. Un conflitto che non si sa dove potrebbe portare".
"La situazione di stallo era diventata insostenibile, - afferma Sabino Montaruli di Unibat - soprattutto per quelle strutture in bilico, senza autorizzazione rinnovata e di fatto esposte a pericoli gravissimi, soprattutto in termini sanzionatori che non sono solamente di carattere amministrativo. Il problema permane invece per le nuove installazioni, per i nuovi investimenti che molti operatori si sono visti congelare, nonostante la situazione ad Andria mai avrebbe fatto immaginare questo blocco improvviso, i quali si trovano a dover combattere con la rigidità della Soprintendenza di Foggia ove devono inoltrare istanza per l'ottenimento dei nulla osta. Procedura i cui termini potrebbero addirittura completarsi, a norma di regolamento, anche a fine estate e questo sarebbe un precedente drammatico, soprattutto in funzione alla discriminazione che si verrebbe a determinare con quelle strutture ubicate nelle stesse aree di interesse della Soprintendenza ma che potranno lavorare ed operare in deroga ed in regime di moratoria. Un conflitto che non si sa dove potrebbe portare".