Riccardo Scamarcio da Fabio Fazio per presentare il suo nuovo film
Al Cinema dal 6 febbraio. Nella pellicola l'attore andriese parla anche il dialetto
lunedì 27 gennaio 2020
22.49
A "Che tempo che fa" ieri sera, domenica 26 gennaio, di nuovo protagonista, l'attore andriese Riccardo Scamarcio che è tornato a sedere nel salotto di Fabio Fazio per presentare il suo ultimo film nelle sale dal 6 febbraio, un road movie "Il ladro di giorni", firmato Guido Lombardi.
Un film di formazione e sicuramente di relazioni tra padre e figlio tratto dal romanzo omonimo. La storia è quella di Salvo (Augusto Zazzaro), undici anni, vive con gli zii, la mamma infatti è morta. Il giorno della sua prima comunione, mentre gioca a pallone con gli amici, compare inaspettatamente, a bordo campo un uomo che scoprirà essere suo padre Vincenzo (Riccardo Scamarcio). Salvo non lo vede da troppo tempo per riconoscerlo subito, sette anni, ovvero da quando due carabinieri lo avevano portato via dalla loro casa in Puglia. Ora Vincenzo, appena uscito di prigione, ha deciso di trascorrere qualche giorno con il figlio e parte con lui verso il sud. Il ragazzino è diffidente e curioso verso questo padre dai modi spicci e armato di pistola. Ma durante questo viaggio lungo l'Italia Salvo imparerà a conoscere suo padre e ad essere meno diffidente e, allo stesso tempo, Vincenzo a provare affetto per questo figlio mai davvero vissuto.
La trama l'ha raccontata Scamarcio da Fazio parlando anche del fatto che nella pellicola talvolta, vista l'ambientazione, parla il dialetto pugliese. Non è mancata l'ironia di Luciana Littizzetto che in collegamento ha più volte sottolineato la bellezza dell'attore a partire dal colore dei suoi occhi azzurri.
Il 2019 è stato un anno molto importante per Riccardo Scamarcio, oltre ai tanti lavori fatti, anche una nomination nel David di Donatello come miglior attore protagonista per Euforia.
Un film di formazione e sicuramente di relazioni tra padre e figlio tratto dal romanzo omonimo. La storia è quella di Salvo (Augusto Zazzaro), undici anni, vive con gli zii, la mamma infatti è morta. Il giorno della sua prima comunione, mentre gioca a pallone con gli amici, compare inaspettatamente, a bordo campo un uomo che scoprirà essere suo padre Vincenzo (Riccardo Scamarcio). Salvo non lo vede da troppo tempo per riconoscerlo subito, sette anni, ovvero da quando due carabinieri lo avevano portato via dalla loro casa in Puglia. Ora Vincenzo, appena uscito di prigione, ha deciso di trascorrere qualche giorno con il figlio e parte con lui verso il sud. Il ragazzino è diffidente e curioso verso questo padre dai modi spicci e armato di pistola. Ma durante questo viaggio lungo l'Italia Salvo imparerà a conoscere suo padre e ad essere meno diffidente e, allo stesso tempo, Vincenzo a provare affetto per questo figlio mai davvero vissuto.
La trama l'ha raccontata Scamarcio da Fazio parlando anche del fatto che nella pellicola talvolta, vista l'ambientazione, parla il dialetto pugliese. Non è mancata l'ironia di Luciana Littizzetto che in collegamento ha più volte sottolineato la bellezza dell'attore a partire dal colore dei suoi occhi azzurri.
Il 2019 è stato un anno molto importante per Riccardo Scamarcio, oltre ai tanti lavori fatti, anche una nomination nel David di Donatello come miglior attore protagonista per Euforia.