Ordine pubblico al quartiere "Croci-Camaggio" arriva la risposta del Capo della Polizia
L'on. D'Ambrosio pubblica le assicurazioni giunte da Roma dal dr. Franco Gabrielli
giovedì 6 luglio 2017
7.43
Precisa ed istituzionale arriva la risposta del Capo della Polizia, il Dott. Franco Gabrielli al parlamentare pentastellato, on. Giuseppe D'Ambrosio circa la situazione dell'ordine pubblico al quartiere "Croci-Camaggio", dopo la lettera denuncia che il parroco don Riccardo Agresti aveva diffuso il 5 maggio scorso sulla situazione di spaccio e di degrado presente nel quartiere.
Sulla sua pagina fb, il parlamentare pentastellato ha infatti postato la risposta integrale del Capo della Polizia esordendo:
"Ad Andria ed in Provincia ormai siamo al paradosso. E' più facile ricevere risposte dal Capo della Polizia, il Dott. Gabrielli che ringrazio, che non dal Presidente della Provincia e Sindaco di Andria".
Ma al di là della critica politica ecco il testo della lettera inviata:
«Con riferimento alla Sua missiva in data 10 maggio u.s., Le fornisco i seguenti elementi informativi:
- il quartiere Croci-Camaggio è un'area ad alta densità abitativa che si sviluppa a ridosso del centro cittadino di Andria ed in particolare nelle immediate vicinanze del centro storico;
- la zona è continuamente monitorata grazie ad una capillare attività di controllo del territorio effettuata dalle pattuglie sia della Polizia di Stato sia dell'Arma dei Carabinieri, nel rispetto del Piano Coordinato di Controllo del Territorio;
- il quartiere non ha mai presentato particolari criticità sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, pur essendo residenti nell'area in argomento alcuni pregiudicati; a decorrere dalle ore 22.00 circa, a seguito della chiusura delle attività commerciali ivi presenti, la zona diviene pressochè deserta;
- da diverso tempo, nel quartiere in parola, come in altre parti della città, vengono svolti numerosi servizi, anche in occasione dei controlli straordinari del territorio denominati "operazioni ad alto impatto".
Nel corso dell'ultimo trimestre il locale Commissariato di Pubblica Sicurezza ha effettuato quattro controlli amministrativi presso gli esercizi commerciali ritenuti più a rischio, 15 posti di controllo e 15 controlli dinamici nei confronti di persone e veicoli in transito.
Il menzionato presidio di Polizia ha, altresì, effettuato alcune perquisizioni nei confronti di persone, anche non residenti nel quartiere, che hanno avuto contatti o frequentazioni con pregiudicati per reati inerenti a sostanze stupefacenti. Sono stati eseguiti, inoltre, numerosi controlli ed ispezioni, ai sensi dell'art. 103 D.P.R. 309/90 e dell'art. 41 TULPS, nei confronti di pregiudicati residenti nella zona al fine di contrastare il consumo, la diffusione di sostanze stupefacenti e la detenzione illecita di armi; talvolta le suddette attività sono state svolte anche con l'ausilio di unita cinofile della Questura. Nell'assicurare la diuturna e costante azione di prevenzione e contrasto verso ogni forma di illegalità di quel territorio, Le rappresento che sono in corso contatti con l'autore dell'articolo in questione per approfondire quanto segnalato».
Una risposta inequivocabile e rassicurante quella del Direttore generale della Pubblica Sicurezza italiana, sul fatto che le forze dell'ordine compiono il proprio dovere indipendente dalle situazioni politiche locali. Sicuramente più collaborazione e sinergie tra tutti i livelli ed in soggetti interessati, contribuirebbe ad elevare il senso di sicurezza oggi percepito e sicuramente non sufficientemente rispondente a quelle che sono le esigenze della nostra comunità.
Sulla sua pagina fb, il parlamentare pentastellato ha infatti postato la risposta integrale del Capo della Polizia esordendo:
"Ad Andria ed in Provincia ormai siamo al paradosso. E' più facile ricevere risposte dal Capo della Polizia, il Dott. Gabrielli che ringrazio, che non dal Presidente della Provincia e Sindaco di Andria".
Ma al di là della critica politica ecco il testo della lettera inviata:
«Con riferimento alla Sua missiva in data 10 maggio u.s., Le fornisco i seguenti elementi informativi:
- il quartiere Croci-Camaggio è un'area ad alta densità abitativa che si sviluppa a ridosso del centro cittadino di Andria ed in particolare nelle immediate vicinanze del centro storico;
- la zona è continuamente monitorata grazie ad una capillare attività di controllo del territorio effettuata dalle pattuglie sia della Polizia di Stato sia dell'Arma dei Carabinieri, nel rispetto del Piano Coordinato di Controllo del Territorio;
- il quartiere non ha mai presentato particolari criticità sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, pur essendo residenti nell'area in argomento alcuni pregiudicati; a decorrere dalle ore 22.00 circa, a seguito della chiusura delle attività commerciali ivi presenti, la zona diviene pressochè deserta;
- da diverso tempo, nel quartiere in parola, come in altre parti della città, vengono svolti numerosi servizi, anche in occasione dei controlli straordinari del territorio denominati "operazioni ad alto impatto".
Nel corso dell'ultimo trimestre il locale Commissariato di Pubblica Sicurezza ha effettuato quattro controlli amministrativi presso gli esercizi commerciali ritenuti più a rischio, 15 posti di controllo e 15 controlli dinamici nei confronti di persone e veicoli in transito.
Il menzionato presidio di Polizia ha, altresì, effettuato alcune perquisizioni nei confronti di persone, anche non residenti nel quartiere, che hanno avuto contatti o frequentazioni con pregiudicati per reati inerenti a sostanze stupefacenti. Sono stati eseguiti, inoltre, numerosi controlli ed ispezioni, ai sensi dell'art. 103 D.P.R. 309/90 e dell'art. 41 TULPS, nei confronti di pregiudicati residenti nella zona al fine di contrastare il consumo, la diffusione di sostanze stupefacenti e la detenzione illecita di armi; talvolta le suddette attività sono state svolte anche con l'ausilio di unita cinofile della Questura. Nell'assicurare la diuturna e costante azione di prevenzione e contrasto verso ogni forma di illegalità di quel territorio, Le rappresento che sono in corso contatti con l'autore dell'articolo in questione per approfondire quanto segnalato».
Una risposta inequivocabile e rassicurante quella del Direttore generale della Pubblica Sicurezza italiana, sul fatto che le forze dell'ordine compiono il proprio dovere indipendente dalle situazioni politiche locali. Sicuramente più collaborazione e sinergie tra tutti i livelli ed in soggetti interessati, contribuirebbe ad elevare il senso di sicurezza oggi percepito e sicuramente non sufficientemente rispondente a quelle che sono le esigenze della nostra comunità.