Mense ospedaliere: "La 3^ Commissione accoglie proposta di Marmo (FI) per chiedere sospensione gara unica"
Nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, componente della III Commissione
venerdì 15 giugno 2018
Sul tema della procedura per la gara unica delle mense ospedaliere riceviamo una nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, componente della III Commissione.
"Ringrazio i colleghi consiglieri della III Commissione per aver approvato la mia proposta sulla gara di appalto unica per le mense ospedaliere in Puglia: abbiamo formalizzato, così, l'istanza diretta alla Giunta regionale affinché intervenga presso il direttore generale della Asl Bari per sospendere le procedure del bando e consentire, così, di effettuare i dovuti approfondimenti sulla questione prima che sia troppo tardi. Un atto che abbiamo ritenuto doveroso, posto che si parla della qualità del cibo somministrato ai pazienti nelle nostre strutture sanitarie".
"Alimenti che verrebbero preparati in pochi centri di cottura sparsi nella Regione, col rischio dunque di dover essere refrigerati visto che dovrebbero percorrere, in alcuni casi, anche decine di chilometri per raggiungere gli ospedali. Si parla di tutela della salute del cittadino che versa già in condizioni di fragilità poiché in regime di ricovero e non è possibile assumere una scelta così delicata senza fare tutti gli approfondimenti necessari".
"Ringrazio i colleghi consiglieri della III Commissione per aver approvato la mia proposta sulla gara di appalto unica per le mense ospedaliere in Puglia: abbiamo formalizzato, così, l'istanza diretta alla Giunta regionale affinché intervenga presso il direttore generale della Asl Bari per sospendere le procedure del bando e consentire, così, di effettuare i dovuti approfondimenti sulla questione prima che sia troppo tardi. Un atto che abbiamo ritenuto doveroso, posto che si parla della qualità del cibo somministrato ai pazienti nelle nostre strutture sanitarie".
"Alimenti che verrebbero preparati in pochi centri di cottura sparsi nella Regione, col rischio dunque di dover essere refrigerati visto che dovrebbero percorrere, in alcuni casi, anche decine di chilometri per raggiungere gli ospedali. Si parla di tutela della salute del cittadino che versa già in condizioni di fragilità poiché in regime di ricovero e non è possibile assumere una scelta così delicata senza fare tutti gli approfondimenti necessari".