L’omaggio della Flai Cgil a Paola, un murale contro i caporali: “Il ricordo si fa denuncia”
Lunedì 14 luglio la presentazione dell’opera realizzata in memoria della bracciante tarantina in Largo Grotte ad Andria
domenica 13 luglio 2025
5.17
"La sua immagine a testimonianza di una piaga collettiva. Lei una delle vittime del caporalato, per noi il simbolo di una battaglia che continua ancora nonostante la legge approvata ed un invito a tutte le lavoratrici e i lavoratori che vivono situazioni di sfruttamento a denunciare. Perché il lavoro non è purché sia ma deve essere sicuro, stabile e tutelato". Lo dice la segretaria generale della Flai Cgil Bat, Dora Lacerenza alla vigilia del 13 luglio, il giorno dell'anniversario della morte di Paola Clemente avvenuta nelle campagne di Andria nel 2015.
Paola, nell'opera del celebre writer napoletano Jorit è raffigurata insieme ad un celebre quadro della lotta bracciantile, il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Il murale campeggia da alcuni giorni sulla facciata degli uffici comunali di Largo Grotte, è stato voluto dalla Flai in occasione dei dieci anni dalla scomparsa operaia agricola tarantina e sarà inaugurata lunedì 14 luglio alle ore 18.30 alla presenza di Stefano Arcuri, marito di Paola Clemente; Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil; Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia; Giovanna Bruno, sindaca di Andria e lo stesso Jorit. Coordina Silvia Guaraldi, segretaria nazionale Flai Cgil.
"Il ricordo di Paola Clemente vive ogni giorno nelle lotte che la Flai porta avanti in Puglia e nelle rivendicazioni ai tavoli sindacali. La tragica storia di Paola innerva la legge 199 contro lavoro nero e caporalato, ottenuta nel suo nome e che è ritenuta, dalla stessa magistratura, valido strumento di contrasto allo sfruttamento. Ma le istituzioni devono contribuire alla sua piena applicazione non solo nella repressione ma anche l'attività di prevenzione", aggiunge Antonio Ligorio, segretario generale Flai Cgil Puglia.
"Il volto di Paola e quello dei lavoratori del Quarto stato, il presente e il passato della lotta bracciantile, ci ricordano l'urgenza di rendere operativa quella norma e di riunire il mondo del lavoro per combattere ogni forma di sfruttamento, vessazioni e illegalità in agricoltura, fenomeni ancora troppo diffusi nelle campagne italiane. Volevamo restituire memoria e dignità alla figura di Paola Clemente, trasformando un luogo pubblico in uno spazio di riflessione, di denuncia sociale e di riscatto", conclude Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil nazionale.
Paola, nell'opera del celebre writer napoletano Jorit è raffigurata insieme ad un celebre quadro della lotta bracciantile, il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Il murale campeggia da alcuni giorni sulla facciata degli uffici comunali di Largo Grotte, è stato voluto dalla Flai in occasione dei dieci anni dalla scomparsa operaia agricola tarantina e sarà inaugurata lunedì 14 luglio alle ore 18.30 alla presenza di Stefano Arcuri, marito di Paola Clemente; Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil; Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia; Giovanna Bruno, sindaca di Andria e lo stesso Jorit. Coordina Silvia Guaraldi, segretaria nazionale Flai Cgil.
"Il ricordo di Paola Clemente vive ogni giorno nelle lotte che la Flai porta avanti in Puglia e nelle rivendicazioni ai tavoli sindacali. La tragica storia di Paola innerva la legge 199 contro lavoro nero e caporalato, ottenuta nel suo nome e che è ritenuta, dalla stessa magistratura, valido strumento di contrasto allo sfruttamento. Ma le istituzioni devono contribuire alla sua piena applicazione non solo nella repressione ma anche l'attività di prevenzione", aggiunge Antonio Ligorio, segretario generale Flai Cgil Puglia.
"Il volto di Paola e quello dei lavoratori del Quarto stato, il presente e il passato della lotta bracciantile, ci ricordano l'urgenza di rendere operativa quella norma e di riunire il mondo del lavoro per combattere ogni forma di sfruttamento, vessazioni e illegalità in agricoltura, fenomeni ancora troppo diffusi nelle campagne italiane. Volevamo restituire memoria e dignità alla figura di Paola Clemente, trasformando un luogo pubblico in uno spazio di riflessione, di denuncia sociale e di riscatto", conclude Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil nazionale.