L'assessore Matera presenta il regolamento sui dehors alle associazioni di categoria
In vigore dal 2019, si è lavorato nell'ottica delle snellimento delle procedure
giovedì 19 luglio 2018
14.00
Al momento si stratta di una bozza "aperta" al parere delle associazioni di categoria. Ciò che seguirà alla discussione sarà il vero e proprio Regolamento che farà tappa in consiglio comunale per l'approvazione. Ma le linee guida ci sono tutte e sanciscono un'autentica svolta nella vicenda tormentata dei dehors ad Andria. Le nuove regole saranno operative dal primo gennaio del 2019 mentre fino alla fine del 2018 vale l'ordine del giorno votato nell'ultimo consiglio comunale con il quale si concedeva una sorta di sanatoria sulle autorizzazioni. Il neo assessore alle attività produttive Pierpaolo Matera ha spiegato che il lavoro che è stato fatto fino a questo momento è stato nell'ottica dello snellimento delle procedure.
Il regolamento individua tre ambiti considerata la complessità del tessuto urbano della città ed i diversi valori ambientali storici e culturali degli spazi pubblici mette nei su bianco e costruttive e materiali, caratteristiche e limiti dimensionali ed altri aspetti.
Per quanto riguarda gli ambiti, il primo riguarda parte di piazza Catuma, comprendente l'area di forma ellittica ed il marciapiede che la delimita, parte interna al quadrilatero stradale di piazza Catuma, comprendente l'area di firma ellittica ed il marciapiede che la delimita, i marciapiedi a contorno di Palazzo Ducale, Palazzo Vescovile e della Cattedrale, crocevia antistante la chiesa di Santa Maria (Porta Santa), parte interna alle strade di piazza Duomo e di piazza Umberto I, buffer di Mt 10 intorno al perimetro delimitate le chiese storiche di tutto il territorio comunale.
In questo ambito è vietata l'occupazione di suolo pubblico per spazi di ristoro all'aperto fatta eccezione per la porzione di piazza Catuma comprendente il marciapiede che delimita l'area di forma ellittica (quest'ultima esclusa) per la quale in caso di attivazione della ztl o di area pedonale potrà essere autorizzata l'occupazione esclusivamente con tavoli sedie ombrelloni paletti e corde di delimitazione con superficie occupante non superiore ai 40 mq. L'operatore economico dovrà porre in essere tutti gli accorgimenti atti a garantire la sicurezza degli alimenti somministrati e ad assicurare la protezione degli stessi.
L'ambito 2 riguarda le aree tipizzate dal Prg come zona A1 (centro storico) con l'esclusione di strade e marciapiedi di entrambi i lati dell'anello estramurale (da via Orsini fino a piazza Porta la Barra) e con esclusione delle aree comprese nell'ambito 1. Ed infine l'ambito 3 che comprende tutte le aree che non rientrano né nel primo e neanche nel secondo.
Per quanto riguarda le caratteristiche costruttive ed i materiali si stabiliscono regole su tavoli, sedie, poltrone e panche, su pedane, elementi di delimitazione, ombrelloni, tende da sole, tettoie, pergolati e gazebo, ma anche sistemi di riscaldamento e di illuminazione.
Nel Regolamento elaborato - ha spiegato l'assessore Matera - viene notevolmente snellito l'iter burocratico necessario per ottenere le autorizzazioni di rito, anche alla luce del parere definitivo di competenza della Sovrintendenza ai Beni Ambientali. Questa attività informativa e di confronto è propedeutica all'esame della proposta deliberativa vera e propria che è di competenza del Consiglio Comunale. Tutto questo è necessario per affrontare, in via definitiva, la problematica dei dehors che nel Regolamento troverà una norma transitoria per la disciplina in deroga voluta dall'ordine del giorno consigliare".
Il regolamento individua tre ambiti considerata la complessità del tessuto urbano della città ed i diversi valori ambientali storici e culturali degli spazi pubblici mette nei su bianco e costruttive e materiali, caratteristiche e limiti dimensionali ed altri aspetti.
Per quanto riguarda gli ambiti, il primo riguarda parte di piazza Catuma, comprendente l'area di forma ellittica ed il marciapiede che la delimita, parte interna al quadrilatero stradale di piazza Catuma, comprendente l'area di firma ellittica ed il marciapiede che la delimita, i marciapiedi a contorno di Palazzo Ducale, Palazzo Vescovile e della Cattedrale, crocevia antistante la chiesa di Santa Maria (Porta Santa), parte interna alle strade di piazza Duomo e di piazza Umberto I, buffer di Mt 10 intorno al perimetro delimitate le chiese storiche di tutto il territorio comunale.
In questo ambito è vietata l'occupazione di suolo pubblico per spazi di ristoro all'aperto fatta eccezione per la porzione di piazza Catuma comprendente il marciapiede che delimita l'area di forma ellittica (quest'ultima esclusa) per la quale in caso di attivazione della ztl o di area pedonale potrà essere autorizzata l'occupazione esclusivamente con tavoli sedie ombrelloni paletti e corde di delimitazione con superficie occupante non superiore ai 40 mq. L'operatore economico dovrà porre in essere tutti gli accorgimenti atti a garantire la sicurezza degli alimenti somministrati e ad assicurare la protezione degli stessi.
L'ambito 2 riguarda le aree tipizzate dal Prg come zona A1 (centro storico) con l'esclusione di strade e marciapiedi di entrambi i lati dell'anello estramurale (da via Orsini fino a piazza Porta la Barra) e con esclusione delle aree comprese nell'ambito 1. Ed infine l'ambito 3 che comprende tutte le aree che non rientrano né nel primo e neanche nel secondo.
Per quanto riguarda le caratteristiche costruttive ed i materiali si stabiliscono regole su tavoli, sedie, poltrone e panche, su pedane, elementi di delimitazione, ombrelloni, tende da sole, tettoie, pergolati e gazebo, ma anche sistemi di riscaldamento e di illuminazione.
Nel Regolamento elaborato - ha spiegato l'assessore Matera - viene notevolmente snellito l'iter burocratico necessario per ottenere le autorizzazioni di rito, anche alla luce del parere definitivo di competenza della Sovrintendenza ai Beni Ambientali. Questa attività informativa e di confronto è propedeutica all'esame della proposta deliberativa vera e propria che è di competenza del Consiglio Comunale. Tutto questo è necessario per affrontare, in via definitiva, la problematica dei dehors che nel Regolamento troverà una norma transitoria per la disciplina in deroga voluta dall'ordine del giorno consigliare".