Impianti pubblicitari, M5S: «Vi sono situazioni di illegalità?»

«Nessuna risposta da parte dell’amministrazione»

martedì 4 aprile 2017 11.10
«Ennesimo enigma al Comune di Andria. Questa volta parliamo degli impianti pubblicitari, regolamentati dall'amministrazione comunale. Da fonti di stampa abbiamo appreso che una azienda del settore, per il tramite del proprio legale, ha fatto accesso agli atti del Comune di Andria, chiedendo tre cose specifiche: se gli spazi pubblici occupati fossero stati affidati con un bando ad evidenza pubblica, se le aziende private che hanno ottenuto gli spazi per la pubblicità avessero le autorizzazioni previste dalla legge, se fossero stati regolarmente corrisposti i relativi tributi. Nessuna risposta da parte dell'amministrazione», interviene così il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle di Andria dopo la diffusione a mezzo stampa di una vicenda che riguarda gli impianti pubblicitari in città.

«Il legale dell'azienda riportava nell'articolo altre affermazioni, circa alcuni impianti pubblicitari che sarebbero in "condizioni di assoluta illegalità". Infine, riguardo quanto previsto dall'art. 6 del vigente regolamento comunale, l'articolo conclude affermando che "a tutt'oggi alcuni impianti risultano sprovvisti di targhette metalliche, altri invece espongono targhette con indicazioni di provvedimento ormai scadute". A fronte di tali gravissime affermazioni ci aspettiamo un'immediata presa di posizione da parte della giunta. Vi sono impianti pubblicitari in condizione di illegalità? Vi sono tributi non ancora riscossi? Chiariamolo ai cittadini, così che sappiano che davanti ad un prossimo possibile aumento delle tasse potranno alzare gli occhi umidi verso l'impianto pubblicitario più vicino alla loro abitazione. Aggiungiamo che siamo ancora inspiegabilmente in attesa di chiarimenti su quesiti simili a quelli posti dalla azienda privata autrice dell'articolo. Noi abbiamo fatto le nostre richieste già ad ottobre 2016. Torna utile ricostruire la cronologia delle proroghe concesse dall'amministrazione Giorgino, in attesa della gara non ancora svolta al giorno corrente. Il contratto originario che scadeva nel 2012 viene prima prorogato di due anni, dunque fino al 2014, poi è agli atti una proroga adottata nel 2015 e quindi un'altra fino al 31.12.2016, quindi più nulla. A pieno titolo la questione impianti pubblicitari si accoda alla lunga lista di contratti scaduti e di gare sospese nel limbo», concludono i consigliere pentastellati.