Il cantiere "disabilità e covid 19": lavori in corso del Circolo della Sanità per fare squadra in comunità

Una possibile strada da percorrere con la Sindaca Giovanna Bruno

domenica 1 novembre 2020 12.20
"Cantieri della Sanità. Sinergie ed incontri nei luoghi della Cura", è stato questo il filo conduttore di uno degli ultimi incontri cittadini organizzato dal Circolo della Sanità di Andria in occasione della celebrazione della giornata della disabilità lo scorso 3 dicembre 2019. Il COVID 19 ha poi fermato le altre attività già programmate della nostra realtà associativa.

Il pianeta DISABILITA' richiede, però, interventi urgenti, specifici, continuativi, articolati proprio in questa fase di pandemia. Il Circolo della Sanità di Andria riparte, promuovendo la ripresa dei lavori di questo cantiere "Disabilità e Covid-19", con tutti quelli che credono nella possibilità di unire le risorse, di creare sinergie, per prenderci cura anche di chi non riesce a dare voce ai propri bisogni.

"Si parla di movida, di ristoranti, di scuola, bar, palestre…. anche perché si fanno sentire. Ci sono poi loro, in silenzio, nessuno se ne accorge perché da soli non sono in grado di farsi sentire. A loro viene detto cosa fare, quando e come farlo. Parliamo delle persone con disabilità, o "diversamente abili" per non ferire nell'orgoglio, ma loro si accorgono, invece, se li mettiamo in un angolo, in disparte, se imponiamo di non vedere le poche persone care che si preoccupano e si occupano di loro. Ci vengono date tutte le alternative su come fare cene al ristorante, come lavorare da casa, come andare al cinema ma va ancora ricercata un'alternativa per permettere loro di non rimanere nell'isolamento dai propri cari se sono nelle "residenze" o con i propri cari se vivono in famiglia.
Eppure riusciamo ad inventare app per il covid, costruire un ospedale in un mese, approntare un vaccino. E loro? Sembra che stiano in silenzio ma siamo noi a non voler sentire la loro voce. Quello che conta è che stiano chiusi al "sicuro". Persone a cui imponiamo un sacrificio che noi sani "normali, normotipici" o in qualunque modo ci vogliamo definire, stiamo facendo di tutto per evitare, perché il ricordo dei tre mesi di lockdown è troppo forte e doloroso".

«Consapevoli della complessità dell'emergenza sanitaria in atto, vorremmo mettere a servizio della nostra comunità le nostre competenze ed abilità -riferisce la presidente dott.ssa Flora Brudaglio, a nome del consiglio direttivo e dei soci del Circolo-, affinché si realizzino piani di rimodulazione dei servizi per la disabilità fisica e/o cognitiva di qualunque età che potenzino, ovunque possibile, l'accesso a terapie domiciliari e implementino misure preventive di rischio di contagio, eseguendo i tamponi in un ambiente rassicurante e psicologicamente più adatto. Partendo da una mappatura dei servizi già attivi, da una più specifica analisi dei bisogni, si possa collaborare, aggiunge, approntando specifiche indicazioni e protocolli per gestire accessi delle persone non collaboranti in spazi dedicati, con l'individuazione di figure di riferimento adeguatamente formate con competenze di natura psicologica che possano sostenere la famiglia e decodificare soprattutto in caso di disabilità gravissima non verbale, i bisogni e la comunicazione dei sintomi.
I lavori del Cantiere saranno attuati in stretta collaborazione con le istituzioni locali che da sempre, con serietà e dedizione, si impegnano a garantire a tutti indistintamente l'accesso a cure di pari qualità senza alcuna discriminazione e che devono poter contare anche sul senso di responsabilità di tutti i cittadini soprattutto in questa critica situazione.
Sarà questa per il Circolo, anche l'occasione che potrebbe segnare l'inizio di una strada da percorrere con la nostra sindaca, l'avvocato Giovanna Bruno che con le sue competenze professionali, la sua esperienza politica e le sue ammirevoli qualità umane, sarà sicuramente il capocantiere di questi lavori. A lei , alla nuova giunta e ai consiglieri eletti porgiamo gli auguri più sentiti per il loro impegno a servizio della nostra comunità cittadina.

Non ci resta che ampliare la squadra partendo dalla disponibilità del Circolo della Sanità: chi vuole a vario titolo, chi sa che può dare un contributo prezioso, prenda contatti… non possiamo attendere, non possiamo rinviare…, dobbiamo agire…… ADESSO».