Gioco d'azzardo, una piaga sociale: ad Andria si spendono 2151 euro pro capite

Mons. D’Urso (Pres. Naz. della Consulta antiusura): "Lo stato è disinteressato"

giovedì 8 marzo 2018 16.50
Non di gioco d'azzardo ma d'azzardo e basta si parla. Perchè non si tratta di un gioco ma di un vera e propria piaga sociale.

Di questo si è parlato oggi ad Andria con il Mons. Alberto D'Urso, Presidente Nazionale della Consulta anti-usura, che si è espresso a tal riguardo con parole dure: "La politica dello Stato nei confronti di questa piaga sociale è quella del disinteresse. O, a voler dir meglio, dell'interesse, quello economico".

A parlare, infatti, sono proprio i numeri: 10 miliardi di euro sono stati incassati dallo Stato, mentre altri 90 miliardi sono di altre agenzie. Questo solo nel 2017.

"Un guadagno che va a scapito della gente più debole, di chi ha dipendenze negative ed esperienze di compulsività. Lo Stato dovrebbe avere funzione educativa, così come dovrebbe occuparsene anche la Chiesa, la scuola e la famiglia", conclude Mons. D'Urso. A far sentire la voce della Diocesi rispetto a questa difficoltà e il Vescovo Luigi Mansi: "Bisogna accettare l'aiuto esterno. Riconoscere la patologia è il primo passo, accettarla con lucidità e coraggio; ma la buona volontà non è sufficiente e bisogna permettere che un professionista affianchi questo percorso".

"A solo tre mesi dall'inaugurazione dello sportello andriese di contrasto alla ludopatia, si sono registrati nella nostra città ben 35 casi", spiega la psicologa e psicorterapeuta Liliana D'Avanzo, mentre l'associazione Migrantes parla di una piaga sociale che non colpisce solo il giocatore ma tutta la famiglia, con una spesa di 216 milioni di euro in gioco d'azzardo, 2151 euro pro capite. Questo accade ad Andria.

Lo sportello "Vinco io", lo ricordiamo, è operativo in via Pellegrino Rossi, 41, ad Andria, raggiungibile contattando il 333 64 66 548 oppure il numero verde 800589346.