Festival della Legalità, ad Andria inaugurato il Giardino dei Giusti
Tra le personalità onorate anche il Vice Questore della Polizia di Stato, Boris Giuliano
martedì 27 maggio 2025
12.50
Oggi, ad Andria, si è tenuta la quinta edizione del Festival della Legalità, un appuntamento ormai consolidato che pone al centro il valore della memoria, della giustizia e dell'impegno civile. Tra i protagonisti della giornata, anche la Questura di Barletta-Andria-Trani, rappresentata dal Questore, Dr. Alfredo Fabbrocini, che ha preso parte a due significativi momenti istituzionali.
La mattinata si è aperta presso il Parco Cardinale Ursi, con l'inaugurazione del "Giardino dei Giusti", uno spazio dedicato a figure esemplari che hanno incarnato il senso più profondo del servizio allo Stato. Tra le personalità onorate anche il Vice Questore della Polizia di Stato, Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo, assassinato dalla mafia nel 1979. La cerimonia ha visto la partecipazione delle istituzioni, delle scuole e della cittadinanza, in un clima di intensa partecipazione emotiva e consapevolezza civica. La presenza del Questore ha sottolineato il legame profondo tra memoria e responsabilità, valori imprescindibili nella lotta quotidiana per la legalità.
A seguire, presso l'I.I.S.S. "E. Carafa", si è tenuto l'incontro commemorativo dedicato ad Aldo Moro e agli uomini della sua scorta, arricchito dalla toccante testimonianza di Giovanni Ricci, figlio del Carabiniere Domenico Ricci, caduto nella strage di via Fani. In questa cornice particolarmente significativa, la Sindaca di Andria, Avv. Giovanna Bruno, ha consegnato gli Attestati di Benemerenza a due pietre miliari della Questura BAT, i Sovrintendenti Capo Coordinatori della Polizia di Stato, Antonio Belardi e Filomeno Marinelli, oggi in quiescenza, in riconoscimento dell'impegno profuso nel corso della loro carriera al servizio della collettività. Anche due Carabinieri, il Luogotenente carica speciale Guido Dante ed il Brigadiere ca. Giuseppe Ferreri, entrambi per lunghi anni in servizio presso la Caserma di viale Gramsci, hanno ricevuto un riconoscimento alla loro carriera.
La partecipazione della Polizia di Stato ha dato ulteriore forza al messaggio del Festival: la legalità non è un'idea astratta, ma un impegno concreto che si rinnova ogni giorno, attraverso il ricordo di chi ha sacrificato tutto e l'esempio silenzioso di chi, con integrità e coraggio, continua a servire lo Stato. È da questa memoria viva che nasce la fiducia nel futuro.
La mattinata si è aperta presso il Parco Cardinale Ursi, con l'inaugurazione del "Giardino dei Giusti", uno spazio dedicato a figure esemplari che hanno incarnato il senso più profondo del servizio allo Stato. Tra le personalità onorate anche il Vice Questore della Polizia di Stato, Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo, assassinato dalla mafia nel 1979. La cerimonia ha visto la partecipazione delle istituzioni, delle scuole e della cittadinanza, in un clima di intensa partecipazione emotiva e consapevolezza civica. La presenza del Questore ha sottolineato il legame profondo tra memoria e responsabilità, valori imprescindibili nella lotta quotidiana per la legalità.
A seguire, presso l'I.I.S.S. "E. Carafa", si è tenuto l'incontro commemorativo dedicato ad Aldo Moro e agli uomini della sua scorta, arricchito dalla toccante testimonianza di Giovanni Ricci, figlio del Carabiniere Domenico Ricci, caduto nella strage di via Fani. In questa cornice particolarmente significativa, la Sindaca di Andria, Avv. Giovanna Bruno, ha consegnato gli Attestati di Benemerenza a due pietre miliari della Questura BAT, i Sovrintendenti Capo Coordinatori della Polizia di Stato, Antonio Belardi e Filomeno Marinelli, oggi in quiescenza, in riconoscimento dell'impegno profuso nel corso della loro carriera al servizio della collettività. Anche due Carabinieri, il Luogotenente carica speciale Guido Dante ed il Brigadiere ca. Giuseppe Ferreri, entrambi per lunghi anni in servizio presso la Caserma di viale Gramsci, hanno ricevuto un riconoscimento alla loro carriera.
La partecipazione della Polizia di Stato ha dato ulteriore forza al messaggio del Festival: la legalità non è un'idea astratta, ma un impegno concreto che si rinnova ogni giorno, attraverso il ricordo di chi ha sacrificato tutto e l'esempio silenzioso di chi, con integrità e coraggio, continua a servire lo Stato. È da questa memoria viva che nasce la fiducia nel futuro.