Favarin, la sorte volta le spalle: "Più di così non potevamo fare"

Il Messina ritrova un successo esterno dopo oltre sei mesi

domenica 2 aprile 2017 11.00
A cura di Antonio D'Oria
C'è tanta amarezza, e non potrebbe essere altrimenti dopo aver incassato la quarta sconfitta consecutiva, la seconda di fila tra le proprie mura. La Fidelis Andria non se la sta passando bene, e adesso più che pensare ai playoff c'è bisogno di recuperare tanto morale e lasciarsi il peggio alle spalle. A livello di prestazione e di impegno, contro il Messina non si può discutere nulla ai biancazzurri, che in tanti momenti della partita hanno schiacciato l'avversario nella propria metà campo. Ma è bastata una minima sbavatura per pagare dazio, ancora una volta.

Visibilmente deluso mister Giancarlo Favarin a fine gara per un altro risultato negativo, ma il tecnico sente di non rimproverare quasi nulla ai suoi ragazzi: «Penso che più di questo non si poteva fare, abbiamo raschiato in fondo al barile ma in questo momento anche la buona sorte ci ha abbandonato. Non meritavamo di essere sotto di un gol dopo un primo tempo abbastanza interessante dove abbiamo avuto qualche situazione importante. Ma abbiamo pagato al primo errore, e dopo è diventato difficile anche perchè loro nel secondo tempo hanno fatto una buona fase difensiva, e quando trovi squadre schierate è difficile creare occasioni da gol. Abbiamo creato una pressione costante nel secondo tempo anche con qualche opportunità importante, ma ci siamo arrivati in ritardo».

Il tecnico sottolinea quanto costino caro alla sua squadra nelle ultime gare anche gli errori più banali; e tra qualche giorno i federiciani faranno visita al Matera terzo in classifica, con un morale tutto da ritrovare: «Abbiamo preso gol in queste ultime partite per disattenzioni nostre, mentre sulle disattenzioni degli altri noi non riusciamo a buttarla dentro. Ora abbiamo anche la difficoltà di fare delle scelte prima e durante la partita, non disponiamo di giocatori diversi per fare qualcosa di diverso in campo. Ai ragazzi ho praticamente fatto i complimenti perchè più di questo non potevano fare, ma non è stato sufficiente. La trasferta di Matera è difficile soprattutto a livello morale, andremo in casa di una squadra importante che tra l'altro è in ripresa. E saremo costretti a rifare l'appello, perchè Annoni è squalificato e bisognerà vedere se si riesce a recuperare Tartaglia; dobbiamo vederci domattina e fare il punto della situazione».

Di umore opposto è Cristiano Lucarelli, tecnico del Messina, soddisfatto soprattutto per aver ritrovato una vittoria esterna che mancava da settembre: «Vittoria importante, cercavamo un successo in trasferta da molto tempo, anche per assorbire la botta della penalizzazione che sta per arrivare. Abbiamo vinto una partita difficilissima, in cui l'avversario ci ha costretti a difendere bassi: con tutti quei lanci lunghi era impossibile andarli a pressare, quindi ci hanno costretti ad abbassarci nonostante avessimo preparato una partita di pressing molto alto. Non è stato facile, l'Andria portava sempre quattro giocatori all'altezza della nostra area, e questo mi lasciava poco tranquillo, anche perchè sui calci piazzati e falli laterali lunghi poteva sempre succedere qualcosa. Sono contento, sapevo delle difficoltà di questa partita e di venire a giocare in questo campo dove non è mai facile fare risultato pieno».

Il tecnico dei siciliani prosegue nell'analisi della gara, affermando di aver comunque trovato una Fidelis sempre in partita e non così in crisi come gli ultimi risultati lasciano intendere: «Abbiamo cambiato modulo nel 3-5-2, sapevamo che sarebbero passati a giocare a 4 come facciamo noi di solito ma non volevamo rimanere 4 contro 4, così abbiamo messo un uomo in più dietro; nei minuti finali siamo passati a un 5-4-1 perchè Tito e Annoni spingevano molto e ci costringevano ad abbassarci. Oggi i ragazzi hanno tirato fuori qualcosa in più del solito. Ho visto le partite che l'Andria ha perso: sono sconfitte arrivate di misura e su episodi, per il resto mi sembra una squadra in salute e ritengo passeggera la crisi di risultati. Stasera non ho visto una squadra in difficoltà, anzi mi è sembrata viva e in buona tenuta fisica, che arrivava sempre prima di noi sulle seconde palle. Ecco perchè ritengo di aver fatto un'impresa: è vero che avevano i giocatori contati e forse l'assenza di Rada ci ha dato un pò di vantaggio dato che molte azioni partono da lui, ma con i lanci lunghi hanno ovviato a questa impostazione. Ho visto che l'Andria gioca a memoria, si vede che dietro c'è la mano di un allenatore bravo come Favarin».