Di Pilato, Faraone e Civita: «Tra i due litiganti il terzo (la citta’)… soffre!»
Nota dei consiglieri comunali del M5S Doriana Faraone e Pietro Di Pilato, e del collega del Gruppo Misto Nicola Civita
martedì 2 settembre 2025
5.20
«Stiamo assistendo ad un feroce scontro, tra il Sindaco ed il Presidente del Consiglio comunale, con scambio pubblico di gravissime accuse reciproche. Nel "duello" sono anche intervenuti assessori e consiglieri di maggioranza. Insomma, un gran putiferio! Riteniamo sia sempre più evidente il motivo per il quale noi tre, da sempre e con chiarezza, rispettando le indicazioni di chi ci ha eletti, siamo "stati alla larga" da tutto questo rifiutando qualsiasi proposta politica e non andando mai a farne alcuna.
Detto questo, ci avvantaggerebbe politicamente questo "gli uni contro gli altri" in maggioranza, per poi magari approfittare di clamorose rotture, in vista delle prossime elezioni. Del resto, pensare di affidare nuovamente la città ad una compagine così litigiosa causerebbe perplessità.
E invece no!
La città viene prima di tutto, gli andriesi vengono prima di tutto.
Noi qui ci viviamo e ci sono i nostri figli e nipoti, ed uno scontro di tale portata ai vertici della politica comunale, non danneggerebbe solo l'ambito politico, ma causerebbe molti più danni alla città.
Quindi, con evidente senso di responsabilità, invitiamo la maggioranza a fermarsi e riflettere, prima di infilarsi in un vicolo senza uscita ed invitiamo i due contendenti a chiudersi in una stanza del Palazzo di Città, da soli, guardarsi negli occhi e trovare, da persone intelligenti quali sono, un punto di equilibrio per concludere questa consiliatura. Abbiamo già visto una storia simile con la precedente amministrazione e la città, a questo punto, non può permettersi né distrazioni né un altro commissariamento. Il tempo di doversi/potersi dimettere ormai è stato ampiamente superato. Ora, la consiliatura va portata fino al suo termine naturale.
Invitiamo tutta la maggioranza, inoltre, ad evitare roventi scambi pubblici tra loro, poiché un'amministrazione che appare litigiosa viene percepita anche come debole all'esterno, ed Andria ha già pagato per le troppe debolezze.
Dunque, una volta trovata una quadra a porte chiuse, uscite dalla stanza e concentratevi sui problemi di Andria, quelli per i quali noi stiamo combattendo da anni, quelli che interessano il futuro della città.
Il nuovo ospedale di Andria, di II Livello e con 400 posti letto, con il Polo Universitario, l'eliporto e la viabilità di accesso.
Un ambulatorio per il trattamento dei malati di tumore.
Le chilometriche liste di attesa a cui i cittadini devono sottostare per fare una visita o un esame.
L'interramento della ferrovia, che come i Pinqua va strettamente vigilato per cercare di rimediare a qualche sbavatura, se ancora possibile.
Tutte quelle opere pubbliche in corso ed annunciate, dovute ad una pioggia di finanziamenti pervenuti non solo ad Andria ma a tutti gli enti come mai nella storia grazie al PNRR, hanno evidenziato il punto debole del Comune di Andria, a causa dei debiti, cioè che si può realizzare la qualunque, ma poi non si è grado neanche di pagare le basilari bollette per renderle fruibili dai cittadini. Siamo, e saremo, di fronte ad un enorme problema di gestione delle strutture realizzate ed in via di realizzazione.
E tanto altro…
A riprova della nostra assoluta convinzione che la città viene prima di tutto, non diremo neanche una parola sulla delicata questione autismo, che ha anche "riscaldato" il clima dell'ultimo Consiglio comunale.
Sospendete, dunque, la guerra in atto al vostro interno e tornate sui problemi della città, completando la consiliatura che gli andriesi vi hanno affidato», conclude la nota dei consiglieri comunali del M5S Doriana Faraone e Pietro Di Pilato, e del collega del Gruppo Misto Nicola Civita.
Detto questo, ci avvantaggerebbe politicamente questo "gli uni contro gli altri" in maggioranza, per poi magari approfittare di clamorose rotture, in vista delle prossime elezioni. Del resto, pensare di affidare nuovamente la città ad una compagine così litigiosa causerebbe perplessità.
E invece no!
La città viene prima di tutto, gli andriesi vengono prima di tutto.
Noi qui ci viviamo e ci sono i nostri figli e nipoti, ed uno scontro di tale portata ai vertici della politica comunale, non danneggerebbe solo l'ambito politico, ma causerebbe molti più danni alla città.
Quindi, con evidente senso di responsabilità, invitiamo la maggioranza a fermarsi e riflettere, prima di infilarsi in un vicolo senza uscita ed invitiamo i due contendenti a chiudersi in una stanza del Palazzo di Città, da soli, guardarsi negli occhi e trovare, da persone intelligenti quali sono, un punto di equilibrio per concludere questa consiliatura. Abbiamo già visto una storia simile con la precedente amministrazione e la città, a questo punto, non può permettersi né distrazioni né un altro commissariamento. Il tempo di doversi/potersi dimettere ormai è stato ampiamente superato. Ora, la consiliatura va portata fino al suo termine naturale.
Invitiamo tutta la maggioranza, inoltre, ad evitare roventi scambi pubblici tra loro, poiché un'amministrazione che appare litigiosa viene percepita anche come debole all'esterno, ed Andria ha già pagato per le troppe debolezze.
Dunque, una volta trovata una quadra a porte chiuse, uscite dalla stanza e concentratevi sui problemi di Andria, quelli per i quali noi stiamo combattendo da anni, quelli che interessano il futuro della città.
Il nuovo ospedale di Andria, di II Livello e con 400 posti letto, con il Polo Universitario, l'eliporto e la viabilità di accesso.
Un ambulatorio per il trattamento dei malati di tumore.
Le chilometriche liste di attesa a cui i cittadini devono sottostare per fare una visita o un esame.
L'interramento della ferrovia, che come i Pinqua va strettamente vigilato per cercare di rimediare a qualche sbavatura, se ancora possibile.
Tutte quelle opere pubbliche in corso ed annunciate, dovute ad una pioggia di finanziamenti pervenuti non solo ad Andria ma a tutti gli enti come mai nella storia grazie al PNRR, hanno evidenziato il punto debole del Comune di Andria, a causa dei debiti, cioè che si può realizzare la qualunque, ma poi non si è grado neanche di pagare le basilari bollette per renderle fruibili dai cittadini. Siamo, e saremo, di fronte ad un enorme problema di gestione delle strutture realizzate ed in via di realizzazione.
E tanto altro…
A riprova della nostra assoluta convinzione che la città viene prima di tutto, non diremo neanche una parola sulla delicata questione autismo, che ha anche "riscaldato" il clima dell'ultimo Consiglio comunale.
Sospendete, dunque, la guerra in atto al vostro interno e tornate sui problemi della città, completando la consiliatura che gli andriesi vi hanno affidato», conclude la nota dei consiglieri comunali del M5S Doriana Faraone e Pietro Di Pilato, e del collega del Gruppo Misto Nicola Civita.