Copagri Puglia, preoccupazione per la decisione UE di allargare la fascia anti xylella

"Si abbassa ulteriormente il valore dei terreni". Interviene anche Coldiretti sull'area riguardante anche Alberobello e Massafra

venerdì 25 maggio 2018
"L'estensione di circa 20 km verso il Nord della Puglia dell'area di quarantena per la Xylella, decisa dal comitato fitosanitario permanente dell'Unione Europea su proposta dell'esecutivo comunitario, comporta notevoli danni ai proprietari dei fondi rustici, che vedono ridursi di due terzi il valore dei propri terreni rispetto alle valutazioni pre-Xylella", afferma il presidente della Copagri Puglia Tommaso Battista.

"Lo spostamento dell'area cuscinetto comporta poi l'allargamento della zona infetta; questo significa che, se l'Osservatorio fitosanitario individua una pianta certificata infetta in questa zona, il proprietario del fondo rustico deve eradicare la pianta infetta e tutte le altre comprese nel raggio di 100 metri e se poi vuole procedere al reimpianto di nuovi alberi non può farlo, perché i diritti di reimpianto previsti dalla misura 5.2 del PSR, oltre a una consistenza finanziaria ridotta rispetto alle reali esigenze, sono rivolti solo all'area infetta", fa inoltre notare il presidente della Copagri Puglia.
"Un'altra questione da evidenziare è poi quella del divieto di spostamento delle piante, che causa il blocco completo dell'economia vivaistica, con una conseguente perdita di posti di lavoro", aggiunge Battista.
" Per tutti questi motivi chiediamo l'intervento del Governo, affinché approvi un decreto straordinario che stanzi risorse per affrontare la questione in maniera risolutiva, riconoscendo i danni reali agli agricoltori, e invitiamo le forze politiche a evitare di strumentalizzare la vicenda, poiché così facendo non si fa altro che danneggiare ulteriormente gli agricoltori e il comparto regionale", conclude Battista.


Fuori dall'area di quarantena i comuni di Alberobello e Massafra, secondo gli accertamenti di Coldiretti attraverso gli uffici di Bruxelles, che risultano tuttora territori indenni da Xylella Fastidiosa. "E' stato almeno ridimensionato il danno, grazie al pressing del Ministero che ha testimoniato l'assenza di piante infette in quelle zone ed è la riprova di quanto il gioco di squadra tra Ministero e Regione Puglia sia determinante contro la malattia e sugli apparati comunitari, preoccupati per la rapida diffusione della Xylella", dichiara Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia, in merito all'innalzamento a nord della linea rossa, disposto dal Comitato Ue per la salute delle piante. "Resta il rammarico e la preoccupazione per l'estensione dell'area di quarantena a Fasano, Locorotondo – unico comune della provincia di Bari - e in tutta quella parte della provincia di Taranto che risultava fuori dall'area di contenimento. Dopo il grave danno subito dal Salento, non possiamo permetterci anche di intaccare oltre la Valle d'Itria e la Piana degli Oliveti. Sul tema Xylella, la Puglia ha bisogno di trovare compattezza – incalza Cantele - fare comunicazione corretta per ripristinare un senso di responsabilità diffuso, rispettare l'autorevolezza del mondo della ricerca, utilizzare al meglio le poche risorse disponibili per gli agricoltori, far capire definitivamente all'Ue che la nostra regione è la frontiera nella quale investire per evitare il tracollo di molta parte della economia agricola continentale".

La Piana degli Oliveti è uno dei 10 paesaggi rurali storici premiati quest'anno dal Ministero delle Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali, sottolinea Coldiretti Puglia.
"Tutti i provvedimenti finora disposti vanno attuati con tempestività, accompagnandoli da misure di monitoraggio e contenimento, per evitare che la linea rossa salga ancora. Nell'area di Fasano, Ostuni, Carovigno e Monopoli sono presenti oltre 250mila ulivi, elemento di distintività e patrimonio alla base del grande appeal della Puglia – precisa Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - che attira turisti nazionali ed internazionali per il grande patrimonio paesaggistico ed enogastronomico. La Puglia è la regione italiana con il patrimonio olivicolo più importante , costituito da circa 60 milioni di piante. Oltre 350mila ettari sono coltivati ad uliveto e sono attivi sul territorio pugliese 1200 frantoi che 'lavorano' 53 varietà di olive di innegabile valore e qualità".