Come sarà composto il Consiglio Comunale di Andria? Ecco i possibili scenari

Da questa notte, le coalizioni hanno cominciato a pensare ai possibili ingressi in caso di vittoria di Giovanna Bruno o Michele Coratella

mercoledì 23 settembre 2020 12.03
A cura di Antonio D'Oria
L'appuntamento elettorale più atteso della città di Andria ha emesso i verdetti dopo una lunga giornata di spoglio delle schede per le Comunali. Al ballottaggio dei prossimi 4 e 5 ottobre andranno il candidato sindaco di centrosinistra, Giovanna Bruno (20.037 voti, pari al 38,10% delle preferenze) e il candidato del Movimento 5 Stelle, Michele Coratella (10.906 voti, pari al 20,74% delle preferenze). E' terminato a favore del pentastellato il lungo e avvincente testa a testa con il candidato sindaco di centrodestra, Antonio Scamarcio, che ha preso 172 voti in meno dell'avv. Coratella raggiungendo il 20,41% delle preferenze. Più staccati Nino Marmo (8.901 voti, pari al 16,92%) e Laura Di Pilato (2.016 voti, equivalente al 3,83%). Per usare il gergo calcistico, restano ancora 90 minuti da giocare per decidere chi sarà il nuovo Sindaco di Andria per i prossimi cinque anni: tornerà al governo cittadino il centrosinistra (l'ultima volta nel 2009 con Vincenzo Zaccaro) o sarà la prima volta del Movimento 5 Stelle? In attesa di conoscere l'esito del voto fra due settimane, possiamo già tracciare un quadro di quello che potrà essere il prossimo Consiglio comunale, in base alla vittoria di un candidato sindaco o dell'altro.

Vediamo, nello specifico, cosa potrebbe accadere (il condizionale è d'obbligo, parliamo di previsioni) se dovesse trionfare Giovanna Bruno, considerando che i posti da assegnare sono in tutto 32. Alla maggioranza di centrosinistra andrebbe il 60% dei seggi (19 più la sindaca stessa) con questa composizione:
- 7 consiglieri del PD, che in base alle preferenze ricevute dovrebbero essere Giovanni Vurchio (1.048 voti), Lorenzo Marchio Rossi (721), Giovanni Addario (455), Gianluca Sanguedolce (388), Michele Di Lorenzo (318), Viviana Di Leo (274) e Luigia Fortunato (222); se i consiglieri dovessero essere otto, dentro anche Grazia Asselti (181).
- 5 consiglieri di Andria Bene in Comune, che in base al numero di voti ricevuto dovrebbero essere Daniela Di Bari (978 preferenze), Cosimo Damiano Farina (661), Raffaele Losappio (657), Pasquale Colasuonno (556) ed Emanuele Sgarra (480); se ci dovesse essere un sesto consigliere, dovrebbe entrare Nunzia Leonetti (468);
- 5 consiglieri della lista Andria Lab, che sulla base delle preferenze dovrebbero essere Marianna Sinisi (498 voti), Francesco Bruno (434), Salvatore Cannone (406), Giovanni Vilella (301) e Tommaso Matera (246);
- 2 consiglieri della lista Futura - Rete Civica Popolare, che sulla base dei voti dovrebbero essere Cesareo Troia (503 preferenze) e Mirko Malcangi (496).

Alla minoranza andrebbero 13 seggi, di cui 5 all'avv. Antonio Scamarcio: uno per sè e gli altri quattro fra ciascun candidato con più voti delle sue liste maggiormente suffragate. Per intenderci, in Consiglio comunale dovrebbero andare Gianluca Grumo (lista Lega Salvini Puglia, 593 voti), Donatella Fracchiolla (lista Forza Italia, 289) Nicola Civita (lista Scamarcio Sindaco, 736 voti) e Andrea Barchetta (lista Fratelli d'Italia, 424 voti). Cinque seggi sarebbero destinati al Movimento 5 Stelle, di cui uno a Michele Coratella e gli altri quattro ai candidati più suffragati delle sue due liste: Doriana Faraone, Vincenzo Coratella, Nunzia Sgarra e Vincenza Lasciarrea. Due posti andrebbero a Nino Marmo, che dovrebbe portare con sè il più votato della sua lista più suffragata, Luigi Del Giudice (740 voti) di Movimento Pugliese. Un posto andrebbe alla candidata sindaca Laura Di Pilato, situazione ancora incerta in questo caso poichè bisognerà prima valutare il quorum.

Nel caso in cui dovesse vincere il Movimento 5 Stelle per lo scranno più alto di Palazzo San Francesco, la maggioranza pentastellata sarebbe composta sempre da 19 consiglieri (più, ovviamente, il sindaco Coratella). Sulla base dei candidati più suffragati nelle due liste Movimento 5 Stelle ed MC2, i nuovi consiglieri di maggioranza potrebbero essere i seguenti: Doriana Faraone (889 voti), Vincenzo Coratella (884), Nunzia Sgarra (371), Vincenza Lasciarrea (369), Pietro Di Pilato (322), Francesca Di Bari (388), Alessandro Di Bari (235), Michele D'Amore (197), Francesco Cifaratti (153), Domenico Nocella (152), Salvatore Franco Di Pietro (143), Francesco Inchingolo (122), Tiziana Lopetuso (121), Maria Falcetta (116), Vitantonio Fasciano (111), Riccardo Suriano (110), Sabino Albano (109), Riccardo Quacquarelli (99), Marianna D'Ettole (95). Alla minoranza i 13 seggi restanti: 5 all'avv. Antonio Scamarcio, altrettanti al centrosinistra compresa Giovanna Bruno, due posti a Nino Marmo e uno a Laura Di Pilato; possibilità, quest'ultima, ancora in bilico dal momento che si dovrà valutare il quorum.

Le simulazioni sulla possibile composizione del prossimo Consiglio comunale sono cominciate già da questa notte fra le coalizioni, dal momento in cui sul sito del Comune di Andria è stata inserita l'ultima sezione scrutinata e dunque si è potuto avere un quadro completo delle preferenze. In virtù della composizione del nuovo Consiglio, ci sono alcuni fattori che potrebbero incidere: in primis, non è da scartare l'ipotesi di eventuali collaborazioni di alcuni esponenti di minoranza con la maggioranza. In secondo luogo, se dovesse vincere il Movimento 5 Stelle avrà un certo peso la presenza di Grazia Di Bari in Consiglio regionale, unica rappresentante di Andria, sia pure di minoranza. Terzo, potrebbe influire anche l'evolversi della situazione relativa al ricorso di Senso Civico per la composizione del Consiglio regionale, che in caso di vittoria aprirebbe le porte a Sabino Zinni. Da considerare anche l'ipotesi di un'eventuale assessorato dello stesso Zinni, in caso di mancato approdo in Regione.