Centro Storico, nasce il Comitato dei Residenti: «Stop alla movida»

Nell'assemblea del 3 giugno eletta presidente Antonia Sgaramella

mercoledì 4 giugno 2014 9.43
A cura di Stefano Massaro
I residenti del Centro Storico di Andria hanno il loro comitato formalmente costituitosi il 27 maggio scorso con una prima assemblea svolta ieri, 3 giugno, che ha eletto presidente Antonia Sgaramella. Tanti i problemi emersi durante la riunione: «Il Comitato nasce per far conoscere e fronteggiare i molti problemi che affliggono questo popoloso quartiere - dice il neo presidente del comitato - dopo anni di abbandono e degrado, già da più di un decennio, il centro storico viveva un fenomeno di ripopolamento non solo di residenti ma anche di attività commerciali. Una ricrescita lenta, pacifica, ma costante e solida, nonostante la persistenza di alcune criticità sotto il profilo della sicurezza, cui non sempre le istituzioni avevano prestato la dovuta attenzione. Negli ultimi mesi, la situazione è profondamente cambiata. Oggi il centro-storico si candida a diventare una zona assolutamente invivibile nelle ore serali e notturne perché molte aree del quartiere sono diventate l'epicentro della movida cittadina con l'inevitabile corredo di criticità e conflittualità che questo fenomeno comporta».

L'attenzione dei residenti del Centro Storico si sposta sull'assenza di regole e controlli con la perdita del diritto al riposo per via della musica erogata dai locali fino a tarda notte. Si passa al troppo alcool che ha, secondo i residenti, fatto precipitare le condizioni di sicurezza del quartiere, alimentando comportamenti aggressivi e pericolosi anche per l'igiene pubblica con urinatoi e vomito un po' dovunque. «Alcool a parte - dice ancora Sgaramella - nelle serate più movimentate, per i residenti è diventata problematica anche la consegna dei rifiuti tanto che sono oramai numerosi i casi in cui i residenti sono venuti alle mani con gli "astanti" nei pressi delle loro abitazioni. Le aggressioni verbali oramai non si contano». Ultimo appunto è sul rischio di depauperamento del valore degli immobili della zona. Ma il Comitato ha le idee chiare e lancia all'Amministrazione Giorgino i suoi punti su cui lavorare per migliorare la situazione.

«Bisogna immediatamente rivedere la ZTL - dice Antonia Sgaramella - potrebbe anche essere una soluzione di viabilità interessante, ma così come è attuata finisce solo per soddisfare gli interessi di alcuni esercizi commerciali e penalizzare i residenti. Serve, inoltre, l'attivazione di presidi fissi di polizia municipale nelle tre aree più interessate dal fenomeno movida con piazza Vittorio Emanuele, via Vaglio, Piazza Cattedrale. Basterebbe trasferire le unità che stazionano ai quattro varchi della ztl del centro storico». E poi ancora dal Comitato richiedono più illuminazione e l'attivazione di video sorveglianza nelle stradine a ridosso della movida con un pattugliamento svolto da un gruppo interforze, nonché la predisposizione di regole severe e costanti sulla somministrazione di alcool al banco e della musica all'esterno o nelle zone dehors.

«Sarebbe opportuna - prosegue Sgaramella - l'attivazione di finanziamenti a fondo perduto o comunque agevolati per la realizzazione delle opere di insonorizzazione degli esercizi commerciali e delle abitazioni molte delle quali hanno tutti gli ambienti della vita comune che affacciano direttamente sulle strade. In conclusione chiediamo un incontro urgente con le Forze dell'Ordine, il Sindaco, l'assessore Miscioscia e il presidente della Commissione Attività Produttive». Questo l'ultimo invito del Comitato Residenti del Centro Storico di Andria.