Cardiologia di Andria, salvata la vita ad un 50enne ad altissimo rischio

Blocco del ganglio stellato al Bonomo

mercoledì 10 settembre 2025 16.05
Nei giorni scorsi, presso il Bonomo di Andria, un 50enne barlettano con defibrillatore impiantato è stato ricoverato per storm aritmico (tachicardia ventricolare sostenuta ricorrente), resistente a terapia farmacologica e con instabilità emodinamica.
Il paziente è stato da subito considerato ad altissimo rischio, è stato ricoverato nell'Unità operativa complessa di Cardiologia UTIC diretta dal dott. Francesco Bartolomucci, è stato dapprima sottoposto ad una prima ablazione con successo, quindi dopo un nuovo storm aritmico è stato avviato a una procedura del blocco del ganglio stellato con intervento ecoguidato. Una procedura che, allo stato, è eseguita in pochi centri in Puglia.
"Il blocco del ganglio stellato - spiega il dott. Domenico Gianfrancesco, responsabile del laboratorio di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione della UOC di Cardiologia, che ha eseguito l'intervento - è una procedura che prevede l'iniezione di un anestetico locale, con lenta durata d'azione, a livello del ganglio stellato sinistro per interrompere le fibre nervose simpatiche che innervano il cuore, riducendo così le aritmie cardiache.
L' obiettivo è interrompere lo storm aritmico, una condizione grave caratterizzata da ripetuti episodi di tachicardia ventricolare o fibrillazione ventricolare, soprattutto quando i trattamenti farmacologici sono insufficienti come in questo caso. Ora il paziente è in buono stato di salute, ricoverato in altra struttura per il completamento della terapia ablativa per l'approccio chirurgico epicardico".
"Ancora una volta - dice il dottor Francesco Bartolomucci, direttore dell'Unità operativa complessa di Cardiologia UTIC del Bonomo di Andria - dimostriamo il valore eccellente raggiunto dall'Elettrofisiologia di Andria che, in circa 2 anni, ha eseguito oltre duecento ablazioni delle aritmie destre e sinistre. Questo caso dimostra che ci stiamo dedicando anche alle tachicardie ventricolari, come appunto nel paziente resistente a qualsiasi terapia farmacologica a cui è stata eseguita la procedura del blocco del ganglio stellato. Obiettivo è soprattutto evitare la mobilità dei cittadini verso altre regioni, evidenziando il fatto che oggi siamo in grado di eseguire procedure anche molto complesse".