Borgata Troianelli, stato dell'arte dei lavori: le precisazioni dell'architetto Selano

Replica alle tesi avanzate di Agostino Tesse, presidente del comitato “Pro Borgata Troianelli”

venerdì 2 febbraio 2018 10.11
Lo stato dell'arte dei lavori nella Borgata Troianelli accende il dibattito in città. Dopo l'intervento e le tesi del presidente del comitato "Pro Borgata Troianelli", Agostino Tesse, riceviamo la replica dell'architetto Giovanni Alessandro Selano che pubblichiamo integralmente.

«Il Presidente Tesse, oltre a rappresentare lo stato di abbandono della borgata, condivisibile doglianza, fa il punto della situazione sui lavori in corso che riguardano il Palazzo Troianelli e i capannoni agricoli limitrofi.
Purtroppo il sig. Tesse, nel tentativo di fornire utili chiarimenti, propone una visione totalmente distorta e fuorviante della realtà e si avventura in fantasiose ricostruzioni, infarcite da informazioni prive di alcun fondamento in relazione al progetto, all'iter autorizzativo, all'andamento del cantiere.
In qualità di progettista e direttore dei lavori segnalati, autorizzati e in esecuzione, non posso esimermi dal rettificare quanto riportato nell'articolo, col solo intento di fornire informazioni a quei cittadini che davvero hanno a cuore le sorti dei beni culturali, artistici e architettonici del nostro territorio.
In primo luogo il sig. Tesse trascrive in maniera incompleta e avulsa dal contesto del ragionamento, alcune mie parole facenti parte di un comunicato stampa pubblicato il 7 novembre 2017 dalla testata online AndriaViva.
Sarebbe troppo lungo e noioso per chi legge, replicare in questa sede a tale maldestro tentativo di manipolazione del testo e del contesto e non posso far altro che rimandare al sito della citata testata giornalistica, dove ho verificato che è ancora possibile leggere l'intero comunicato.

https://www.andriaviva.it/notizie/arch-selano-borgata-troianelli-l-antico-palazzo-e-quelle-strane-intromissioni/

Mi limito a dire che nel comunicato facevo presente che una possibile e auspicabile destinazione del Palazzo Troianelli per scopi ricettivi o culturali, certamente più consoni al valore dell'immobile, in quel momento si scontrava con un vincolo di Alta pericolosità Idraulica imposto dall'Autorità di Bacino della Puglia (e che interessa l'intera borgata), e che le norme relative impedivano tali possibilità di utilizzazione e cambi di destinazione d'uso.
E in relazione a ciò rilevavo la difficoltà per chiunque di progettare correttamente un intervento complessivo di risanamento e recupero funzionale del Palazzo Troianelli senza sapere con certezza a che uso destinarlo, soprattutto in relazione alla tipologia e al dimensionamento degli impianti, che ovviamente vengono progettati in funzione della reale utilizzazione finale.
Si precisa che un progetto complessivo di risanamento conservativo e di recupero funzionale del Palazzo, è stato richiesto dalla Soprintendenza come integrazione per valutare una successiva fase dei lavori (FASE 3) segnalati con SCIA; con provvedimento del 14 settembre 2017, la Soprintendenza, valutato il progetto di messa in sicurezza e copertura provvisionale presentato in uno alla SCIA, ha autorizzato i lavori in corso di esecuzione (relativi alle FASI 1 e 2).
In merito al vincolo di natura idrogeologica, ho precisato quanto sopra utilizzando il tempo imperfetto, perché oggi la situazione appare più chiara e positiva, e la seguente informazione potrà rallegrare i residenti della Borgata e i cittadini andriesi interessati alla possibile destinazione d'uso del Palazzo Troianelli
La società committente, contrariamente a quanto affermato da Tesse, contestualmente alla presentazione della SCIA ha richiesto parere di compatibilità al Comune di Andria (ente delegato al rilascio ma che in seguito ha preferito farsi supportare dell'Autorità di Bacino della Puglia); a tal riguardo la committente ha trasmesso il progetto e commissionato a proprie spese (benché non fosse strettamente necessario data la natura degli interventi previsti) un approfondito studio di compatibilità idrologica e idraulica, al fine di poter verificare la reale pericolosità di inondazione delle aree.
L'autorità di bacino, lo scorso 16 gennaio 2018, ha trasmesso il parere di compatibilità, assentendo tutti gli interventi segnalati con la SCIA, compresi quelli successivi alla preventiva messa in sicurezza degli immobili, e ha fornito anche elementi utili per poter procedere con la richiesta di deperimetrazione delle aree dal vincolo di alta pericolosità idraulica.
Concludo dicendo che tutte le opere progettate sono state regolarmente segnalate con SCIA e hanno ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie (Comune, Soprintendenza e Autorità di Bacino) e che pertanto le attività di messa in sicurezza sino ad ora eseguite e in corso di esecuzione sono realizzate in forza della stessa SCIA, di apposite Ordinanze della Soprintendenza e di una comunicazione di inizio lavori indifferibili e urgenti.
Sembra strano che il sig. Tesse, che afferma di aver avuto accesso agli atti (affermazione difficile da credere in quanto il Comune di Andria non ha mai chiesto l'autorizzazione alla controparte prevista dalla legge, né ha informato di aver concesso tale facoltà ad alcuno), abbia tralasciato di verificare l'esistenza del progetto e di visionare tutta la corrispondenza relativa al rilascio dei provvedimenti autorizzativi intervenuti nel corso dell'iter.
Tutte le fasi autorizzative sono state ovviamente avviate sulla base di un progetto redatto secondo le norme vigenti e a questo si riferiscono le autorizzazioni ottenute e le opere realizzate e in corso di realizzazione (per dovere di cronaca, il progetto integrativo richiesto dalla Soprintendenza per le successive e auspicabili fasi di lavoro, è in corso di elaborazione).
Il progetto quindi non manca affatto, esiste, è in esecuzione e sulla scorta di tutte le autorizzazioni pervenute i lavori interesseranno a breve tutte le fasi operative richiamate nella SCIA e relative al Palazzo e ai capannoni agricoli limitrofi. E di questo il Comitato e il suo Presidente dovrebbero essere particolarmente contenti, se davvero perseguono l'obiettivo della riqualificazione della Borgata».

Arch. Giovanni Alessandro Selano