Azzeramento giunta: "Serve un tavolo politico per affrontare la crisi"

Noi con l'Italia rompe il silenzio a più di due settimane dalla decisione di Giorgino

domenica 1 luglio 2018 10.26
A più di due settimane dalla decisione di Nicola Giorgino di azzerare la giunta comunale, cominciano ad arrivare commenti politici. Il primo a rompere il silenzio è stato il forzista Nino Marmo che ha richiamato tutti ad una riflessione. Ora registriamo l'intervento del coordinamento cittadino di Noi con l'Italia che chiede un tavolo politico per affrontare la crisi.

«L'azione di azzeramento della Giunta e la sua conseguente "messa in stato d'accusa", unitamente ai dirigenti comunali, ed il successivo lungo silenzio, hanno provocato i primi effetti.
Assessori e dirigenti che avevano operato con onestà, scrupolo e dedizione, dopo essere stati dichiarati "non all'altezza del compito", hanno perso l'iniziale entusiasmo. E se qualcuno degli assessori revocati fosse riconfermato, resterà contraddistinto dal marchio di essere "il meno peggio" che la piazza possa offrire. Con la conseguenza di un "tutti contro tutti" che rischia di far perdere di vista i problemi reali, mandare in malora i rapporti personali, professionali e politici, e annichilire le progettualità tecniche e politiche.
Se a fare da cornice a tutto ciò è la notizia di una sanzione irrogata dalla Corte dei Conti al Primo cittadino e da questi pagata, anche in noi, come in altri autorevoli esponenti della coalizione di centro - destra, si insinua il dubbio sulla situazione finanziaria dell'Ente ed anche per noi diventa "interesse prioritario chiarire le questioni del bilancio, per ragioni politiche, generali e personali di tutti, intendiamoci, a cominciare dal Primo cittadino".
Per quanto innanzi esposto, il Direttivo cittadino di Noi con l'Italia, al fine di promuovere un chiarimento tra i partiti politici di maggioranza e tra questi ed il Primo cittadino, chiede l'apertura di un tavolo politico su cui portare, senza ulteriori tentennamenti, i temi che tutti vorrebbero affrontare, ma nessuno "osa" investigare, oltre a quello, indifferibile, della nomina della nuova Giunta.
Anche alla luce di quelli che erano stati gli accordi che le forze politiche avevano sottoscritto all'indomani della vittoria elettorale», si legge nel documento di Noi con l'Italia.