Avis comunale Andria: «Donare sangue è un’occasione di solidarietà per la società»
Donazioni in netta flessione a causa dell'epidemia di Sars Cov 2
sabato 12 settembre 2020
Appena trascorso il trimestre estivo, il più importante di ogni anno per quanto attiene la raccolta e la disponibilità di sangue ed emocomponenti, è opportuno procedere ad un consuntivo.
A compiere un report dei mesi appena trascorsi è l'Avis comunale, sezione "Nicola Porziotta". «Come ben noto nel trimestre marzo – maggio a causa dell'epidemia di Sars Cov 2 il numero delle donazioni ha subito, ovunque, un pesante calo (circa mille unità solo ad Andria) che in parte è stato attenuato dal blocco delle attività chirurgiche di elezione in tutti gli ospedali, e pertanto, fortunatamente, gli effetti non sono stati devastanti.
Il mese di giugno, il primo dopo il lockdown, ha fatto registrare un meno 23.5 per cento di unità raccolte a livello nazionale, rispetto al 2019, che è diventato meno 9.6 per cento nel mese di luglio; contestualmente le attività chirurgiche, riprese anche in modo piu' corposo rispetto agli anni precedenti per cercare di recuperare tutti gli interventi rimandati durante il lockdown, hanno paventato il rischio di limitare la disponibilità di sangue solo per l'emergenza/urgenza soprattutto negli ospedali piu' grandi.
L'Associazione AVIS Andria con una costante attività di sensibilizzazione e chiamata dei donatori ha consentito di raccogliere nel trimestre estivo circa 800 unità di sangue garantendo il supporto trasfusionale ad oltre duecento pazienti ricoverati nel presidio ospedaliero cittadino.
Inoltre comunichiamo che dal prossimo 14 settembre presso Il Servizio Trasfusionale di Andria, così come in tutta la regione, sarà possibile per i donatori di sangue, che abbiano donato almeno una volta dal 2019, aderire allo studio epidemiologico per la ricerca degli anticorpi anti SARS Cov 2. Di sangue c'è continuamente bisogno, ogni giorno circa 1800 pazienti ricoverati negli ospedali italiani necessita di supporto trasfusionale; si invitano pertanto i donatori abituali ma anche chi non si è mai avvicinato alla donazione di sangue a recarsi presso il Centro Trasfusionale perché la donazione di sangue, così come rimarcato da Papa Francesco, è un'occasione di solidarietà per la società».
A compiere un report dei mesi appena trascorsi è l'Avis comunale, sezione "Nicola Porziotta". «Come ben noto nel trimestre marzo – maggio a causa dell'epidemia di Sars Cov 2 il numero delle donazioni ha subito, ovunque, un pesante calo (circa mille unità solo ad Andria) che in parte è stato attenuato dal blocco delle attività chirurgiche di elezione in tutti gli ospedali, e pertanto, fortunatamente, gli effetti non sono stati devastanti.
Il mese di giugno, il primo dopo il lockdown, ha fatto registrare un meno 23.5 per cento di unità raccolte a livello nazionale, rispetto al 2019, che è diventato meno 9.6 per cento nel mese di luglio; contestualmente le attività chirurgiche, riprese anche in modo piu' corposo rispetto agli anni precedenti per cercare di recuperare tutti gli interventi rimandati durante il lockdown, hanno paventato il rischio di limitare la disponibilità di sangue solo per l'emergenza/urgenza soprattutto negli ospedali piu' grandi.
L'Associazione AVIS Andria con una costante attività di sensibilizzazione e chiamata dei donatori ha consentito di raccogliere nel trimestre estivo circa 800 unità di sangue garantendo il supporto trasfusionale ad oltre duecento pazienti ricoverati nel presidio ospedaliero cittadino.
Inoltre comunichiamo che dal prossimo 14 settembre presso Il Servizio Trasfusionale di Andria, così come in tutta la regione, sarà possibile per i donatori di sangue, che abbiano donato almeno una volta dal 2019, aderire allo studio epidemiologico per la ricerca degli anticorpi anti SARS Cov 2. Di sangue c'è continuamente bisogno, ogni giorno circa 1800 pazienti ricoverati negli ospedali italiani necessita di supporto trasfusionale; si invitano pertanto i donatori abituali ma anche chi non si è mai avvicinato alla donazione di sangue a recarsi presso il Centro Trasfusionale perché la donazione di sangue, così come rimarcato da Papa Francesco, è un'occasione di solidarietà per la società».