Asa, Laura Di Pilato: «Siamo ancora in tempo per salvare i dipendenti e migliorare il servizio pubblico»
Pericolo licenziamento per 16 dipendenti dell’azienda che gestisce il servizio ad Andria
giovedì 7 maggio 2020
«Un argomento che ha animato il dibattito politico cittadino qualche settimana fa è stato quello del trasporto pubblico e del rischio dei tagli allo stesso con pericolo di licenziamento di ben 16 dipendenti dell'azienda che gestisce il servizio ad Andria.
Oltre alle ricadute occupazionali, - interviene in una nota il candidato sindaco, avv. Laura Di Pilato - tale sciagura avrebbe anche gravi conseguenze sulla mobilità cittadina in quanto sarebbe negato il diritto di spostarsi con un mezzo pubblico e costringerebbe molti a muoversi con il mezzo privato che causerebbe un aumento dell'inquinamento. A ciò, si aggiunge anche l'isolamento della città federiciana da Castel del Monte che spesso è "sbandierato" come strumento per incrementare l'economia territoriale ma che, a oggi, risulta ancora poco valorizzato. Annullare qualsiasi collegamento con la nostra comunità significherebbe perdere qualsiasi speranza di provare a sviluppare il turismo e tutto l'indotto che ne deriva.
Da settimane, dopo vari comunicati e assunzioni di impegni da parte di alcuni consiglieri regionali, non si è saputo più nulla. Il 30 giugno si avvicina e c'è un ultimo barlume di speranza per salvare il futuro di 16 famiglie. In questi giorni dovrebbe essere approvato il bilancio di previsione da parte della gestione commissariale ed è per questo che chiedo al Commissario Straordinario, il dott. Tufariello, di appostare le somme necessarie per salvaguardare il servizio e il lavoro di chi vive in bilico da settimane.
È in gioco non solo il futuro dei dipendenti ma dell'intera comunità che si vedrebbe privata di un servizio che andrebbe incrementato e non tagliato».
Oltre alle ricadute occupazionali, - interviene in una nota il candidato sindaco, avv. Laura Di Pilato - tale sciagura avrebbe anche gravi conseguenze sulla mobilità cittadina in quanto sarebbe negato il diritto di spostarsi con un mezzo pubblico e costringerebbe molti a muoversi con il mezzo privato che causerebbe un aumento dell'inquinamento. A ciò, si aggiunge anche l'isolamento della città federiciana da Castel del Monte che spesso è "sbandierato" come strumento per incrementare l'economia territoriale ma che, a oggi, risulta ancora poco valorizzato. Annullare qualsiasi collegamento con la nostra comunità significherebbe perdere qualsiasi speranza di provare a sviluppare il turismo e tutto l'indotto che ne deriva.
Da settimane, dopo vari comunicati e assunzioni di impegni da parte di alcuni consiglieri regionali, non si è saputo più nulla. Il 30 giugno si avvicina e c'è un ultimo barlume di speranza per salvare il futuro di 16 famiglie. In questi giorni dovrebbe essere approvato il bilancio di previsione da parte della gestione commissariale ed è per questo che chiedo al Commissario Straordinario, il dott. Tufariello, di appostare le somme necessarie per salvaguardare il servizio e il lavoro di chi vive in bilico da settimane.
È in gioco non solo il futuro dei dipendenti ma dell'intera comunità che si vedrebbe privata di un servizio che andrebbe incrementato e non tagliato».