"Andria la mia Città": l'ultimo capolavoro dell'infermiere-artista Tonino Porro
Cominciata a marzo e terminata ad agosto, l'opera rappresenta un panorama della nostra città con i suoi simboli
lunedì 24 agosto 2020
17.37
Una nuova opera nasce dalla mente e dall'abilità del concittadino Tonino Porro, infermiere di professione e apprezzatissimo artista per passione. L'ultimo capolavoro, cominciato a marzo e terminato nel mese di agosto, si intitola "Andria la mia Città, fantasie d'autore": un panorama della nostra città con il suo simbolo al centro, i tre campanili della Cattedrale e delle chiese di San Francesco e San Domenico; sullo sfondo, uno scorcio del paesaggio murgiano e Castel del Monte sulla parte sinistra dell'opera. Un capolavoro che non è passato inosservato: la Galleria Pintèr di Budapest ha infatti chiesto all'artista la partecipazione al primo Premio Internazionale Città di Budapest dal 20 al 27 novembre.
Una rappresentazione che mette in evidenza l'amore dell'artista Tonino Porro per le bellezze della nostra città e per la Civiltà Contadina Murgiana, tanto che di lui hanno scritto diversi esperti come il Prof. Alfredo Pasolino, Critico d'Arte Internazionale Comunità Europea di Strasburgo: «Tonino Porro, straordinario regista d'immagini legate alla sua terra, di una società dell'entroterra murgiano, attraverso disegni essenziali, carichi di energia creativa di ricordi del vero, ma anche di grande duttilità degli impasti cromatici, nella ricerca di una memoria, attraverso la viva forza plastica....».
Invidiabile il curriculum artistico di Antonio Porro, Tonino per gli amici: l'infermiere-artista andriese ha allestito 90 mostre personali e 85 collettive in Italia e all'estero conseguendo prestigiosi premi e ammirazione del pubblico. Una passione, quella per la pittura, nata all'età di 13 anni e che negli anni si è incentrata sulla valorizzazione del patrimonio ambientale murgiano. In una nostra precedente intervista, Tonino Porro aveva spiegato in questi termini il suo concetto di arte come «un'emozione interiore e una conquista nel vedere quanto c'è di bello dentro di noi: non sono un copista, ma appena la mia mente partorisce un'immagine particolare comincio subito a metterla su tela prima che possa andare perduta. Il più grande artista di tutti i tempi è Dio Creatore: Lui plasma, crea, rinnova. Sono figlio di un contadino, da piccolo mio padre mi portava in campagna; già in quei momenti mi piaceva disegnare tutto ciò che vedevo e mi emozionava, e lo facevo con dei gessetti».
L'infermiere-artista andriese vanta numerosi riconoscimenti non solo in ambito locale e nazionale, ma anche all'estero. Quelli più recenti risalgono all'anno scorso, quando il omitato critico ART NOW ha promosso la sua candidatura per partecipare con una delle sue opere alla Biennale ArtExpo Budapest 2019. Quest'anno, invece, sempre il comitato critico Art Now ha deciso di conferire a Tonino Porro il Premio Internazionale Città di New York, una preziosa gratificazione che rende omaggio alle più importanti espressioni artistiche nazionali, ai Maestri che si sono distinti nel tempo e a coloro che oggi donano un importante contributo all'arte contemporanea; un premio che viene attribuito esclusivamente a pochi artisti nel mondo, personalità valide da segnalare alle migliori gallerie, mercanti, collezionisti, istituzioni, in grado di confrontarsi con i più validi autori contemporanei. Riconoscimenti di grande valore per un nostro artista concittadino, esempio delle tante personalità artistiche che dovremmo sempre valorizzare.
Una rappresentazione che mette in evidenza l'amore dell'artista Tonino Porro per le bellezze della nostra città e per la Civiltà Contadina Murgiana, tanto che di lui hanno scritto diversi esperti come il Prof. Alfredo Pasolino, Critico d'Arte Internazionale Comunità Europea di Strasburgo: «Tonino Porro, straordinario regista d'immagini legate alla sua terra, di una società dell'entroterra murgiano, attraverso disegni essenziali, carichi di energia creativa di ricordi del vero, ma anche di grande duttilità degli impasti cromatici, nella ricerca di una memoria, attraverso la viva forza plastica....».
Invidiabile il curriculum artistico di Antonio Porro, Tonino per gli amici: l'infermiere-artista andriese ha allestito 90 mostre personali e 85 collettive in Italia e all'estero conseguendo prestigiosi premi e ammirazione del pubblico. Una passione, quella per la pittura, nata all'età di 13 anni e che negli anni si è incentrata sulla valorizzazione del patrimonio ambientale murgiano. In una nostra precedente intervista, Tonino Porro aveva spiegato in questi termini il suo concetto di arte come «un'emozione interiore e una conquista nel vedere quanto c'è di bello dentro di noi: non sono un copista, ma appena la mia mente partorisce un'immagine particolare comincio subito a metterla su tela prima che possa andare perduta. Il più grande artista di tutti i tempi è Dio Creatore: Lui plasma, crea, rinnova. Sono figlio di un contadino, da piccolo mio padre mi portava in campagna; già in quei momenti mi piaceva disegnare tutto ciò che vedevo e mi emozionava, e lo facevo con dei gessetti».
L'infermiere-artista andriese vanta numerosi riconoscimenti non solo in ambito locale e nazionale, ma anche all'estero. Quelli più recenti risalgono all'anno scorso, quando il omitato critico ART NOW ha promosso la sua candidatura per partecipare con una delle sue opere alla Biennale ArtExpo Budapest 2019. Quest'anno, invece, sempre il comitato critico Art Now ha deciso di conferire a Tonino Porro il Premio Internazionale Città di New York, una preziosa gratificazione che rende omaggio alle più importanti espressioni artistiche nazionali, ai Maestri che si sono distinti nel tempo e a coloro che oggi donano un importante contributo all'arte contemporanea; un premio che viene attribuito esclusivamente a pochi artisti nel mondo, personalità valide da segnalare alle migliori gallerie, mercanti, collezionisti, istituzioni, in grado di confrontarsi con i più validi autori contemporanei. Riconoscimenti di grande valore per un nostro artista concittadino, esempio delle tante personalità artistiche che dovremmo sempre valorizzare.