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Toccherà anche la Bat, il tour "Pedala e difendila" del M5S

Per 22 giorni la regione sarà attraversata da una staffetta da 44 tappe che durerà fino al 2 dicembre

Il M5S Puglia "salta in sella" per difendere la costituzione. Alle 15 di ieri venerdì 11 novembre, dal "Parco 2 giugno" di Bari è partito il tour pugliese "#IoDicoNo – Pedala e difendila" organizzato dai pentastellati locali. Portavoce di parlamento, regione, comune e municipi insieme agli attivisti M5S del territorio, gireranno la regione in bicicletta per 22 giorni dando vita ad una staffetta da 44 tappe che durerà fino al 2 dicembre.
Alla conferenza stampa di presentazione del tour tenutasi questa mattina nel palazzo del consiglio regionale sono intervenuti i deputati M5S Giuseppe Brescia e Diego De Lorenzis, i consiglieri regionali Grazia Di Bari, Rosa Barone, Antonio Trevisi e Mario Conca e il consigliere comunale di Capurso Mario Elia.

«Questo tour – dichiarano portavoce e attivisti locali del Movimento 5 Stelle - nasce dall'esigenza di spiegare a quanti più cittadini possibile le ragioni del No alla pericolosissima riforma costituzionale del 4 dicembre. Una riforma pensata per abbattere l'ultimo scudo della democrazia che si chiama Costituzione, l'unico ostacolo che oggi impedisce a Renzi di accentrare il potere nelle mani del governo centrale annullando quel poco che resta della democrazia nel nostro Paese.»

I cinquestelle puntano il dito su "alcune" delle ragioni del No a questa riforma come ad esempio l'aumento delle firme necessarie per presentare una legge di iniziativa popolare che da 50.000 passerebbero a 150.000: il triplo. Ma non solo. Si tratterebbe di una riforma che toglie ai cittadini il diritto di eleggere i propri senatori che invece verrebbero scelti dai partiti dando vita ad un Senato non eletto da nessuno; Senato che, tuttavia, avrebbe il potere di decidere insieme alla Camera, su materie fondamentali per un Paese come le leggi che determinano le funzioni fondamentali dei comuni e delle città metropolitane, quelle costituzionali, e quelle che riguardano la materia europea. Una riforma che permetterebbe al Governo di influire pesantemente sulle politiche locali: opere come TAP o discariche potrebbero come funghi senza neanche più il bisogno di chiedere il "permesso".

«Non è un caso – spiegano i cinquestelle - se dal 1948 ad oggi i cambiamenti nella Costituzione abbiano modificato solo pochissimi articoli per volta, la riforma più invasiva, quella del titolo V, ne aveva modificati 17: questa riforma prevederebbe la modifica di ben 47 articoli, circa un terzo della carta costituzionale. Renzi, Boschi e Verdini vogliono toglierci il potere di scegliere sul nostro futuro e sulla nostra terra, noi non possiamo permetterlo. Con questo tour ci auguriamo di poter far comprendere a quanti più cittadini possibile che è necessario attivarsi e lottare per difendere i propri diritti anche se questo richiede fatica. Attraverseremo la Puglia - concludono - da Bari al Salento, da Taranto a Foggia, passando per Brindisi e la BAT, pedalando per chilometri a fianco dei comitati, passando per gli uliveti, lungo le ferrovie, sudando ogni centimetro di libertà.»
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  • Referendum riforme costituzionali
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