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Cronaca

Sequestro di beni per un mln di euro messo a segno dai Carabinieri

Sarebbero il frutto di attività illecite commesse tra gli anni  ’80 e 2000

Beni per 1 milione circa di euro sono stati sequestrati questa mattina ad Andria nei confronti di Francesco Recchia 49enne del posto e dei suoi familiari.
L'attività info – investigativa, iniziata a gennaio, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, che hanno accertato l'esistenza di un patrimonio immobiliare frutto del reimpiego di risorse finanziarie derivanti dalle attività illecite commesse tra gli anni '80 e 2000.
Francesco Recchia, riconosciuto colpevole per numerosi reati commessi nella Provincia Bat, quali furti in abitazione e di autovetture, ricettazione, possesso ingiustificato di arnesi idonei allo scasso, attualmente sorvegliato speciale di P.S., ha provveduto, nel tempo, a "ripulire" i guadagni illeciti investendoli, anche per il tramite dei suoi familiari, in un unico complesso immobiliare costituito da tre distinte unità abitative.

Le risultanze investigative, che hanno acclarato la pericolosità sociale ed il tenore di vita ampiamente sproporzionato rispetto ai redditi leciti percepiti, hanno permesso alla Sezione per le Misure di Prevenzione del Tribunale di Trani di emettere un decreto ai sensi del D. L.vo 159/2011 (Codice Antimafia) col quale sono stati sottoposti complessivamente a sequestro, n. 2 appartamenti e n. 1 locale commerciale, ciascuno della superficie di circa 200 metri quadri, n.6 conti correnti bancari.

Lo stile di vita di Recchia, monitorato dagli investigatori per circa un trentennio è tale che, a fronte di circa € 7 mila annui di media dichiarati al fisco, ha investito somme di denaro ingiustificate (circa 350 mila euro) attraverso le quali ha acquisito al patrimonio gli immobili caduti in sequestro, senza ricorrere a prestiti o mutui bancari, intestandoli ai suoi familiari che hanno così rivestito la funzione di veri e propri "prestanome".

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