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Commento

La città dei Commessi (quarta parte)

La trasferta romana del Direttore: classifiche, considerazioni e valutazioni

Il Direttore continua con l'avidità dei suoi occhi a scrutare i deputati della Camera alla ricerca di starlet e prime donne dello spettacolo politico televisivo. C'erano quasi tutti, assente giustificato Letta spodestato da pochi giorni (#staiserenoEnrico).

Energico è il contrasto e la nota di colore dei giovani grillini del Movimento 5 stelle, tra i più effervescenti e diciamolo pure, tra i più casinisti dell'aula. Comunque la si voglia vedere la freschezza anagrafica e il loro entusiasmo risaltano prepotentemente rispetto alla solenne compostezza dell'aula. La loro vivacità contrasta notevolmente con il torpore degli altri gruppi politici, i quali danno la sensazione di essere un po' più sderenati, così come è sderenato un po' tutto il Paese. Spiccano Morra, Di Maio sempre ben vestito, il ganzo di Battista, D'Ambrosio, invece, non pervenuto.

In fermento anche il gruppo del centrodestra. Salgono e scendono di continuo gli scalini, raggiungono o abbandonano le loro postazioni. Con taglio corto in un completo elegantissimo l'ex ministro De Girolamo, Brunetta che riceve ovunque sorrisi, pacche sulla spalla e cenni di approvazione, la Biancofiore che prende la parola per dire la sua contro l'ultima legge elettorale in discussione: l'Italicus. Sorprendentemente questo è il migliore intervento tra quelli ascoltati durante la giornata. Chiude la lista l'onorevole Benedetto Fucci, seduto tra le prime fila, lasciato solo, abbandonato al proprio destino da compagni di banco assenteisti o poco interessati alla discussione odierna, ma lui è lì, inamovibile, concentrato, rigoroso nella sua solitudine, non si scompone, incollato alla poltrona ad ascoltare come un vero deputato di altri tempi, chapeau!

Al centro campeggia la testa canuta dell'anziana Binetti, molti volti più o meno noti, alcuni del tutto sconosciuti. A sinistra invece regna un clima compassato, più sobrio. C'è Giachetti in tenuta sportiva con maglia dolcevita, una Rosy Bindi annoiata e spalmata sul proprio banco, Speranza che si aggira da solo con incedere fiacco; all'estrema sinistra Gennaro Migliore che inanella un paio di interventi incomprensibili per i non addetti ai lavori.

Finalmente un evento prodigioso si compie nell'aula di Montecitorio. Si ricompone dalla materia cosmica l'onorevole cittadino D'Ambrosio (finalmente), non era in permesso premio allora?! Recupera di gran corsa il suo posto strategico, banco numero 462, proprio al centro, nel cuore pulsante del suo gruppo. Reca in mano un mega librone, una sorta di antifonario medievale. Il tutto fa presagire che non fosse a spasso. Saluti, strette di mani, batti 5. Pare che ci sia un'alta considerazione per il deputato cittadino tra i colleghi grillini. D'Ambrosio inizia a sfogliare il misterioso manoscritto interagendo con altri suoi vicini.

All'improvviso l'attenzione viene distolta da una voce rauca, familiare. Prende la parola l'onnipresente Ignazio La Russa, il padre degli Indiani, seduto nei banchi dei saggi del piano terra. Il tempo di una panoramica, lo sguardo ritorna sui banchi dei 5 stelle e con grande sorpresa il Direttore si accorge che l'on. D'Ambrosio lo ha riconosciuto e lo sta salutando (in verità gli aveva inviato un messaggio per annunciare la sua visita nella città eterna). Risponde con affetto ed entusiasmo sbracciandosi come un bambino, ma subito viene richiamato dal Commesso al mq e da una poliziotta in borghese che da quel momento in poi lo terrà d'occhio come fosse un osservato speciale. Giustificazione addotta: «Scusi, ma il deputato è un amico mio, non muore nessuno per un saluto!». Segue la faccia meravigliata, incredula degli altri spettatori.

Il pomeriggio prende una piega piacevole e rilassante fino a quando non giunge l'ora della partenza. Il Direttore a questo punto si congeda non senza prima aver compilato le pagelle finali con voti personalizzati:

  1. voto 10+: stenografa della Camera, bionda, riccioluta, elegante, fotomodella, (categoria "Miss super sexy");
  2. voto 10: Alessandra Moretti (categoria "Miss Montecitorio");
  3. voto 9,5: Fucci (categoria "Mister disciplina e rigore");
  4. voto 9: Giuseppe D'Ambrosio (categoria "Nuovi leader crescono");
  5. voto 9: Nunzia De Girolamo (categoria "Miss eleganza");
  6. voto 9: Luigi Di Maio (categoria "Mister eleganza");
  7. voto 9: Gabriella Giammanco (categoria "Miss primo piano");
  8. voto 8,5: Tatania Basilio (categoria "Miss maglietta bagnata");
  9. voto 7: Matteo Richetti(categoria "Mister Montecitorio");
  10. voto 6,5: Ignazio La Russa (categoria "Mister simpatia");
  11. voto 6: Laura Ravetto (categoria "Miss smorfiosa)";
  12. voto 6: presidente della Camera Laura Boldrini (categoria "State Boni!");
  13. vto 4: Rosy Bindi (categoria "Miss collassata").

Renzi, Letta, Berlusconi, Bersani, Bossi, Grillo, Andreotti, Togliatti, De Gasperi, Moro, Pertini, La Malfa: non pervenuti!
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