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Politica

​Cartelle pazze, Liso: «Un’alchimia di bilancio»

S'infiamma la polemica politica ad Andria, interviene Cambiamenti

«Ancora cartelle pazze. Pagamenti richiesti sul filo della scadenza e prescrizione, ed in molti casi, come denunciato da associazioni di categoria, duplicati di pagamenti eseguiti regolarmente». E' ancora Vincenzo Liso di Cambiamenti a raccontare quella che, secondo lui «Non è un errore o confusione o procedure sbagliate, che già non sono più sopportabili visto con quanta frequenza, ma sembra sia proprio noncuranza. E' il Governo locale completamente nel caos organizzativo, morale e finanziario. L'ufficio tributi è stato smantellato, alcune riscossioni affidate ad Equitalia, i servizi e la qualità urbana perdono terreno, non ci sono più investimenti, l'economia regredisce: è vero che Andria si muove, ma drammaticamente sullo scivolo del declino».

Poi la critica diviene ancora più dura: «Sembra solo sciatteria, ma è un sistema - dice ancora Liso - Esattamente il sistema che ha generato una spaventosa crisi finanziaria. Il sistema di spendere risorse che non ci sono, e tappare i buchi di bilancio di volta in volta con uno spaventoso aumento dei tributi, come nel caso del sistema rifiuti, come nel caso della Tari e così via. Le cartelle pazze ne sono una delle prove evidenti. Infatti, se prendiamo il consuntivo 2013 ad esempio, al 31 dicembre 2013 il Comune di Andria dice di dover riscuotere: da ICI altre imposte e tassa smaltimento rifiuti 32.816.000 euro, per contributi POP regionali arretrati (almeno 10 anni) 9.555.000 euro, da multe e contravvenzioni non incassate 5.586.000 euro, per proventi dalla rete gas 12.840.000 euro. Quanti di quei tributi rimasti da incassare sono duplicazioni? Quanta parte delle cifre assurde pretese per i rifiuti non possono essere introitate? Solo che quelle risorse non ci sono più, anche quelle che non saranno mai incassate. Sono spese, volatilizzate, e non per investimenti o progetti di sviluppo. Non parliamo poi di trovare risorse straordinarie e interventi per la economia e la ripresa».

Lo stesso Liso prosegue nella sua disamina con un critica alla politica tradizione ed anche al centrosinistra: «Questa dimensione dà l'idea di quale sforzo gigantesco ci vorrà per rimettere in piedi la città e il territorio. Non ci sembra che la politica classica si occupi di questo. Noi abbiamo scelto il campo del centro sinistra perché pensiamo che dalle nuove esperienze di governo possa venire una spinta decisiva alla ripresa e al rilancio del territorio. Ma assistiamo ancora a balletti di date e procedure senza nessuna verifica degli anni di opposizione, nessun confronto sui contenuti, sulle verità da dire alla città e sulle proposte per ripartire. La prima responsabilità da prendersi - continua Liso - è proprio questa e cioè come si risana la finanza, la capacità di governo e l'autorevolezza morale e territoriale di Andria. Abbiano pubblicato le nostre proposte e le nostre scelte anche su questo, e su questo vogliamo il confronto o la convergenza, su questo, su questo bisogna misurarsi nelle primarie e nelle elezioni».

In ultimo il primo atto dell'eventuale amministrazione guidata proprio da Liso: «La delibera del Consiglio comunale immediatamente dovrà definire il reale stato finanziario del Comune di Andria - ha detto lo stesso Liso - Avviare la azione di responsabilità per quanti lo hanno causato. Poi seguiranno le azioni per reperire le risorse, risanare e rilanciare la città. Non ci basta solo denunciare. Ma non vi sarà più il tempo in cui tutti sono uguali e nessuno responsabile. Andria cambierà verso. Tutti quelli che vogliono farlo, adesso possono, anzi devono. Sarebbe bello se le primarie del centrosinistra fossero vinte dal progetto migliore».
  • movimento cambiamenti
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