Guardia di Finanza
Guardia di Finanza
Cronaca

"Appaltopoli" a Molfetta, tra i 16 arrestati anche tre andriesi

Diversi lavori di riqualificazione sarebbero stati affidati senza gare d'appalto, a vantaggio di imprenditori "amici" in cambio di denaro e favori

Appalti pilotati, amministratori pubblici accomunati da particolari interessi, funzionari compiacenti. E ancora: imprenditori senza scrupoli, soldi, regalie e favori, in cambio di appalti, un mediatore. C'è tutto questo nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Trani che oggi si è abbattuta come un terremoto su Molfetta.

Complessivamente gli indagati sono 41, di cui 34 persone fisiche e 7 società. 16, invece, le misure cautelari (10 in carcere e 6 agli arresti domiciliari) disposte dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Rossella Volpe. Il nome di spicco è quello del sindaco, Tommaso Minervini, indagato per il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente: il primo cittadino non è tra i destinatari delle 16 misure cautelari eseguite dalla Guardia di Finanza.

I reati contestati, a vario titolo, sono di turbativa d'asta, corruzione, falso, depistaggio e peculato. In carcere sono finiti l'ex assessore comunale ai Lavori Pubblici Mariano Caputo e l'ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, il funzionario comunale Orazio Lisena e sette tra imprenditori e progettisti: Riccardo Di Santo, Andrea Ladogana, Valerio Di Gregorio, Domenico Tancredi, Paolo Conforti, Francesco e Pasquale Ieva. In manette, posto ai domiciliari, anche Vincenzo Manzi.

Con il presidente della commissione di gara di uno degli appalti pilotati, ai domiciliari, stamane, sono finiti altri cinque tra imprenditori e dipendenti delle aziende coinvolte: Francesco Sancilio, Mauro Giancaspro, Michele Palmiotti, Maurizio Bonafede, Vito De Robertis. I fatti contestati agli indagati - l'inchiesta è coordinata dai pm Francesco Tosto e Francesco Paolo Aiello - risalgono al periodo tra il 2018 e il 2020 e i 16 sono ritenuti responsabili di «molteplici ipotesi di corruzione».

L'inchiesta riguarda gli appalti per i lavori di riqualificazione di piazza Moro, proprio davanti alla stazione ferroviaria, i lavori di messa in sicurezza delle ciminiere dell'ex cementificio de Gennaro, i lavori di bitumazione di alcune strade cittadine, la pubblica illuminazione, i lavori di riqualificazione della biblioteca comunale e l'incarico del piano di monitoraggio dell'ambiente marino per il nuovo porto commerciale. 23, in totale, i capi d'imputazione contestati dai due pubblici ministeri.

Secondo la Procura della Repubblica di Trani il Comune di Molfetta avrebbe proceduto indebitamente agli affidamenti diretti senza fare le regolari gare d'appalto, favorendo imprenditori "amici", in cambio di denaro e favori. I dettagli dell'operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà a Barletta.

I NOMI DEI 16 ARRESTATI
  1. Bonafede Maurizio, nato a Lavagna il 11/11/1970, residente a Barletta;
  2. Caputo Mariano, nato a Molfetta il 20/04/1969, ivi residente;
  3. Castriotta Anna Sara, nata a Molfetta il 12/10/1986, ivi residente;
  4. Conforti Paolo, nato a Putignano il 30/12/1984, residente a Noci;
  5. De Robertis Vito, nato a Molfetta il 02/09/1957, ivi residente;
  6. Di Gregorio Valerio, nato a Trani il 21/09/1970, ivi residente;
  7. Di Santo Riccardo, nato ad Andria il 11/04/1982, ivi residente;
  8. Giancaspro Mauro, nato a Molfetta il 24/08/1978, residente a Bisceglie;
  9. Ieva Francesco Giovanni, nato ad Andria il 20/03/1987, ivi residente;
  10. Ieva Pasquale, nato ad Andria il 01/11/1975, residente a Corato;
  11. Ladogana Andrea, nato a Cerignola il 05/11/1987, ivi residente;
  12. Lisena Orazio, nato a Molfetta 14/11/1965, ivi residente;
  13. Palmiotti Michele, nato a Molfetta il 13/08/1950, ivi residente;
  14. Sancilio Francesco, nato a Molfetta il 06/01/1959, ivi residente;
  15. Tancredi Domenico detto Mimmo nato ad Altamura il 05/03/1982, ivi residente;
  16. Manzi Vincenzo, nato a Biccari il 30/12/1965, ivi residente.
  • guardia di finanza
Altri contenuti a tema
Nasce il Sindacato Nazionale Finanzieri Nasce il Sindacato Nazionale Finanzieri Svolta storica all’interno del mondo delle Fiamme Gialle: costituita la segreteria interregionale di Puglia e Basilicata
Gang minorili: aumentano le violenze sessuali mentre diminuisce il numero dei denunciati Gang minorili: aumentano le violenze sessuali mentre diminuisce il numero dei denunciati Ecco il report della “Criminalità minorile e gang giovanili” in Italia
Sequestrati ad Andria numerosi articoli per la casa di dubbia origine Sequestrati ad Andria numerosi articoli per la casa di dubbia origine In azione la Guardia di Finanza
Maxi truffa su bonus edilizi, eseguiti quattro arresti Maxi truffa su bonus edilizi, eseguiti quattro arresti In azione la Guardia di Finanza: effettuato sequestro pari a circa 2 milioni di euro
Banca Popolare di Bari: 88 soggetti indagati per il reato di truffa per un totale di oltre 8 mln di euro Banca Popolare di Bari: 88 soggetti indagati per il reato di truffa per un totale di oltre 8 mln di euro In corso di esecuzione da parte della Guardia di Finanza la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini
Formazione: Guardia di Finanza perquisisce abitazioni e locali ad Andria, Bari e Lecce Formazione: Guardia di Finanza perquisisce abitazioni e locali ad Andria, Bari e Lecce Ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nel settore della formazione
Parte, ma in ritardo il Numero Unico di Emergenza 112: tocca a Bari e Brindisi. Per Andria si dovrà attendere il 28 maggio Parte, ma in ritardo il Numero Unico di Emergenza 112: tocca a Bari e Brindisi. Per Andria si dovrà attendere il 28 maggio Sostituirà in Puglia gli attuali numeri 112 (Carabinieri), 113 (Polizia di Stato), 115 (Vigili del Fuoco), 118 (Soccorso Sanitario) e 1530 (Emergenza in mare)
Contrasto al mercato nero dei ricambi auto, illustrata l’operazione congiunta di Polizia e Finanza Contrasto al mercato nero dei ricambi auto, illustrata l’operazione congiunta di Polizia e Finanza Numerosi i controlli effettuati nella Bat: nel mirino delle forze dell’ordine sono finite in particolare due attività andriesi e una di Barletta
© 2001-2024 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.