assurdità del passato: lecci piantati a 4m di distanza. <span>Foto Nicola Montepulciano</span>
assurdità del passato: lecci piantati a 4m di distanza. Foto Nicola Montepulciano
Commento

Ambiente cittadino, Montepulciano: "I lecci comunali e i 4 lecci di Villa Bonomo"

Dallo storico rappresentante dell'ecologismo del territorio, una attenta riflessione sul verde cittadino

"I lecci comunali e i 4 lecci di Villa Bonomo", dell'ecologista ed ex presidente del WWF Andria, Nicola Montepulciano

"Come riferito dal Servizio Verde Pubblico, per tentare di salvare i lecci comunali infestati e portati a deperimento da due specie di cocciniglie (una è la Nidularia pulvinata?) si sta procedendo a potature molto drastiche. Sin qui nulla da eccepire. In città si piantano prevalentemente "alberi da ombra" e in base alle zone scelte si piantano quelle ritenute più idonee.

Querce, magnolie, tigli, pini non vanno mai piantati sui marciapiedi con case e scuole a 4- 5 metri, bensì nei parchi, ville, giardini di vasta estensione e distanziati di 13-14 metri l'un l'altro, altrimenti i rami entrano in conflitto provocandosi danni e asfissia (nelle parti conflittuali) con il rischio di reciproco indebolimento ed esposizione a malattie. Sui marciapiedi, purché abbastanza ampi, si possono mettere a dimora alberi che non superino 5-6 metri di altezza e anche questi richiedono il loro "spazio vitale" che è di circa 9 metri fra uno e l'altro. In questo modo non si è costretti a potature che "stressano", logorano gli alberi e facilitano gli attacchi di parassiti. Gli alberi da ombra non si potano mai, se non per "rimonda del secco", eliminare rami deperenti, pericolosi.

Non ricordo mai esserci stati simili disastri a carico dei lecci, ma l'avvento di assessori incompetenti che ordinavano ogni anno potature scriteriate su diversi alberi (sagomature, cimature, interventi in periodo di nidificazione, etc.), ha ridotto la resistenza e resilienza dei lecci. Questi furono messi a dimora nei primi anni del '900 sui marciapiedi e a brevissima distanza uno dall'altro. Gravissimi errori che costringono ad intervenire con potature più o meno insensate. Accanto a questo "stress " iniziale permanente si devono aggiungere altri fattori di precarietà: scarichi di auto, illuminazione notturna, insetticidi ed altro, ma il danno più grave è prodotto dalla potatura. Questo lo possiamo rilevare da un confronto. Perché i 4 lecci che dimorano nella Villa Bonomo (ma anche quello di piazza Catuma ) sono vigorosissimi, sanissimi, enormi, donandoci uno straordinario spettacolo? Sono molto vicini a quelli comunali di corso Cavour colpiti da due specie di cocciniglie ed avrebbero dovuto subire gli stessi danni. Invece no. Hanno spazio, non sono stati mai potati o quanto meno da moltissimi anni e per questo sono resistenti agli attacchi di parassiti. Speriamo che nessuno li tocchi mai.

Da ciò consegue che è opportuno diradare, perciò qualche leccio che non ha tratto giovamento dalle cure, rimanendo malandato, sia eliminato e non più sostituito così da creare più spazio fra un leccio e l'altro e non vi sarà motivo per potare ogni anno, altrimenti il problema potrebbe ripresentarsi costringendo a spendere soldi inutilmente. Vi sono esempi su corso Cavour di lecci eliminati e, giustamente, non più sostituiti. Ma pure lecci piantati a 4 m di distanza dall'altro che crescono male, malattia o non malattia e vanno eliminati. Bisogna riparare, seppur gradualmente, agli errori del passato onde ottenere validi ecoservizi e sensibili risparmi economici. Sono pronto a qualsivoglia dimostrazione sul campo e con chiunque",
conclude il suo intervento l'ecologista Nicola Montepulciano.
  • Comune di Andria
  • ambiente
  • Nicola Montepulciano
  • Potatura alberi
Altri contenuti a tema
Fratelli d'Italia: "Sport andriese, caos e soprusi" Fratelli d'Italia: "Sport andriese, caos e soprusi" "L’inadeguatezza dell’Amministrazione Bruno che abbandona associazioni e sportivi"
Burrata di Andria IGP Experience, il 25 settembre attesi buyer ed influencer Burrata di Andria IGP Experience, il 25 settembre attesi buyer ed influencer Iniziativa curata dal consiglio di tutela. Mennea: "Dimostreremo le nostre capacità"
Festa Patronale 2025, gli itinerari delle processioni di sabato 20 e domenica 21 settembre Festa Patronale 2025, gli itinerari delle processioni di sabato 20 e domenica 21 settembre Le modifiche alla viabilità
Nuovo PSI: «Ad Andria è tempo di nastri (e di congedi): l’era Bruno volge al termine?» Nuovo PSI: «Ad Andria è tempo di nastri (e di congedi): l’era Bruno volge al termine?» «Mentre si tagliano nastri, la città fa i conti con arretratezza infrastrutturale, degrado urbano, servizi insufficienti e un clima sociale appesantito»
Nuovo Ospedale di Andria, Caracciolo: “Progetto esecutivo entro il prossimo novembre, gara d’appalto a gennaio 2026” Nuovo Ospedale di Andria, Caracciolo: “Progetto esecutivo entro il prossimo novembre, gara d’appalto a gennaio 2026” “Lo slittamento - afferma Caracciolo - ci rammarica molto, ma va accettato"
Comitato per il nuovo Ospedale di Andria: "Il tempo di un intervento deciso del governo regionale" Comitato per il nuovo Ospedale di Andria: "Il tempo di un intervento deciso del governo regionale" "Non possiamo non dirci preoccupati per questi continui inciampi procedurali"
Mobilità: "Basta con le soluzioni semplicistiche, serve un piano del traffico serio e responsabile" Mobilità: "Basta con le soluzioni semplicistiche, serve un piano del traffico serio e responsabile" La nota dell'Intergruppo consiliare “Cultura, Salute e Ambiente”
1 Nuovo ospedale di Andria, Dimatteo: "Asl pronta per andare in gara" Nuovo ospedale di Andria, Dimatteo: "Asl pronta per andare in gara" I lavori della Commissione regionale bilancio e programmazione
© 2001-2025 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.