Voleva truffarla ma lei prontamente ha chiamato i carabinieri, arrestato
È accaduto ad un'anziana di 80 anni
venerdì 7 novembre 2025
8.50
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Andria hanno arrestato un uomo classe 1974, originario della provincia di Napoli e già noto alle Forze dell'Ordine, con l'accusa di truffa ai danni di una donna 80enne.
Su richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani ha convalidato l'arresto, disponendo nei confronti dell'indagato la misura cautelare dell'obbligo di dimora presso la propria residenza.
L'intervento dei militari è scaturito a seguito della segnalazione giunta alla Centrale Operativa di Trani, da parte di un'anziana donna residente ad Andria, la quale aveva ricevuto una telefonata (sul numero fisso) da un uomo che, qualificandosi falsamente come "Carabiniere", le richiedeva la somma di 14.000 euro per risarcire i danni derivanti da un presunto incidente stradale causato dal marito — circostanza del tutto pretestuosa, poiché il coniuge della vittima era deceduto da tredici anni. La donna, in preda all'agitazione, pur nutrendo dubbi sulla veridicità della vicenda, aveva ipotizzato che il sinistro potesse riguardare il cognato, ovvero il fratello del marito ancora in vita, e quindi raccoglieva tra i suoi averi la somma di circa 1.000 Euro e qualche gioiello.
Nonostante ciò che stava accadendo, la donna ha contattato immediatamente il numero di emergenza 112 NUE e l'operatore della Centrale Operativa ha prontamente inviato sul posto una pattuglia.
Poco dopo, l'uomo si è presentato presso l'abitazione dell'anziana per ritirare la somma di denaro e i monili d'oro pattuiti. Tuttavia, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, il soggetto è stato bloccato subito dopo aver ricevuto la refurtiva, che è stata interamente recuperata e restituita alla donna.
Nel corso della perquisizione personale, l'arrestato è stato inoltre trovato in possesso di una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per la quale è stato segnalato alla Prefettura competente.
Le indagini proseguono per identificare eventuali complici e verificare possibili altri episodi collegati.
È importante sottolineare che l'eventuale responsabilità del soggetto dovrà essere accertata con sentenza definitiva, valendo, fino ad allora, la presunzione di innocenza.
Su richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani ha convalidato l'arresto, disponendo nei confronti dell'indagato la misura cautelare dell'obbligo di dimora presso la propria residenza.
L'intervento dei militari è scaturito a seguito della segnalazione giunta alla Centrale Operativa di Trani, da parte di un'anziana donna residente ad Andria, la quale aveva ricevuto una telefonata (sul numero fisso) da un uomo che, qualificandosi falsamente come "Carabiniere", le richiedeva la somma di 14.000 euro per risarcire i danni derivanti da un presunto incidente stradale causato dal marito — circostanza del tutto pretestuosa, poiché il coniuge della vittima era deceduto da tredici anni. La donna, in preda all'agitazione, pur nutrendo dubbi sulla veridicità della vicenda, aveva ipotizzato che il sinistro potesse riguardare il cognato, ovvero il fratello del marito ancora in vita, e quindi raccoglieva tra i suoi averi la somma di circa 1.000 Euro e qualche gioiello.
Nonostante ciò che stava accadendo, la donna ha contattato immediatamente il numero di emergenza 112 NUE e l'operatore della Centrale Operativa ha prontamente inviato sul posto una pattuglia.
Poco dopo, l'uomo si è presentato presso l'abitazione dell'anziana per ritirare la somma di denaro e i monili d'oro pattuiti. Tuttavia, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, il soggetto è stato bloccato subito dopo aver ricevuto la refurtiva, che è stata interamente recuperata e restituita alla donna.
Nel corso della perquisizione personale, l'arrestato è stato inoltre trovato in possesso di una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per la quale è stato segnalato alla Prefettura competente.
Le indagini proseguono per identificare eventuali complici e verificare possibili altri episodi collegati.
È importante sottolineare che l'eventuale responsabilità del soggetto dovrà essere accertata con sentenza definitiva, valendo, fino ad allora, la presunzione di innocenza.