Torna in carcere rapinatore andriese
Il provvedimento del Tribunale di Trani è stato eseguito ieri mattina dalla P.S.
sabato 4 febbraio 2017
21.30
Ieri mattina, agenti del locale Commissariato di P.S., in esecuzione ad un'ordinanza di aggravamento della misura cautelare ordinanza di custodia in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Trani dr.ssa Schiralli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno notificato in carcere il provvedimento di aggravamento sopra richiamato nei confronti del pluri pregiudicato andriese 35 enne, L.F. .
L'uomo, con provvedimento del Giudice per le indagini preliminari del 24 agosto scorso, otteneva la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere, (dove si trovava per rapina pluri aggravata commessa in concorso con altro pluri pregiudicato andriese), con quella degli arresti domiciliari da eseguirsi presso una comunità terapeutica per tossicodipendenti.
Successivamente, lo scorso 30 gennaio, i poliziotti lo arrestavano nella flagranza del reato di riciclaggio di autovetture rubate. Veniva infatti sorpreso nell'atto di commettere il reato con un altro pregiudicato andriese.
IN quell'occasione, L.F. veniva trovato in possesso di un telefono cellulare, non suo, funzionante e veniva bloccato mentre era intento a smontare i pezzi di un'auto rubata. Il tutto mentre si trovava in Andria, sempre sottoposto agli arresti domiciliari, autorizzato temporaneamente a spostarsi dalla comunità terapeutica, per accudire due minori.
Su richiesta del difensore di fiducia tale autorizzazione è stata prorogata fino alla data di commissione del nuovo reato, ovvero lo scorso 30 gennaio u.s., tanto da portare il Giudice competentea decidere dell'aggravamento della misura cautelare.
L'uomo, con provvedimento del Giudice per le indagini preliminari del 24 agosto scorso, otteneva la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere, (dove si trovava per rapina pluri aggravata commessa in concorso con altro pluri pregiudicato andriese), con quella degli arresti domiciliari da eseguirsi presso una comunità terapeutica per tossicodipendenti.
Successivamente, lo scorso 30 gennaio, i poliziotti lo arrestavano nella flagranza del reato di riciclaggio di autovetture rubate. Veniva infatti sorpreso nell'atto di commettere il reato con un altro pregiudicato andriese.
IN quell'occasione, L.F. veniva trovato in possesso di un telefono cellulare, non suo, funzionante e veniva bloccato mentre era intento a smontare i pezzi di un'auto rubata. Il tutto mentre si trovava in Andria, sempre sottoposto agli arresti domiciliari, autorizzato temporaneamente a spostarsi dalla comunità terapeutica, per accudire due minori.
Su richiesta del difensore di fiducia tale autorizzazione è stata prorogata fino alla data di commissione del nuovo reato, ovvero lo scorso 30 gennaio u.s., tanto da portare il Giudice competentea decidere dell'aggravamento della misura cautelare.