Tangenziale Ovest di Andria, PD: «Il grande inganno»
Il commento del geometra Michele Porro, componente della segreteria del Partito Democratico cittadino
martedì 9 aprile 2019
15.44
«In vista del prossimo consiglio comunale, il Partito Democratico cittadino torna a parlare della Tangenziale Ovest e della sua inutilità rispetto alle vere esigenze del nostro territorio. Sin da quando è stato concepito il progetto per l'ammodernamento della ex Strada Statale 98 da Modugno a Canosa, il tratto ricadente nel nostro territorio è stato considerato come il "completamento" di un'opera ben più vasta», commenta il geometra Michele Porro, componente della segreteria del Partito Democratico cittadino.
«In un'epoca in cui si realizzava la 16 bis, quale nuova arteria di collegamento veloce della nostra dorsale adriatica, con la vecchia SS16, l'autostrada A14, la nuova SS98 (oggi provinciale) e i vari collegamenti interni tra i vari centri urbani, si contribuiva a "spalmare" il traffico veicolare tra le varie infrastrutture viarie correnti tra il nord e il sud della Puglia. Il tratto della città di Andria "sembrava" ormai superato ed inutile anche per il modesto traffico che ormai lo utilizza, se non per i brevi spostamenti locali. Tanto è vero che, la ripresa dei lavori nel tratto di Montegrosso apparivano come un intervento puntuale necessario solo a risolvere il problema dell'incrocio a raso.
E qui inizia il grande inganno poiché "solo" chi amministrava il Comune e la Provincia poteva essere a conoscenza di quanto sarebbe accaduto al nostro territorio con la costruzione di una nuova arteria posta lontana dalla città e che doveva attraversare fertili terreni d'uliveti.. Anche la (strumentale) battaglia tutta interna a Forza Italia, tra chi riteneva sbagliato tale progetto e chi lo sosteneva, infischiandosene delle conseguenze negative sul nostro territorio, sui nostri concittadini, sul nostro amato paesaggio e sulla nostra economia, ha rappresentato un inganno per la popolazione. Anche perché, questioni di tale importanza non andrebbero discusse solo internamente ad un partito politico, ma anche pubblicamente. Anche il titolo del progetto "Tangenziale ovest di Andria" ha rappresentato un inganno, non solo per i politici interessati (consiglieri comunali e provinciali), ma anche per i cittadini che si aspettavano il completamento dell'anello tangenziale di Andria, da tanti anni atteso e mai realizzato.
Appare chiaro dunque - continua il geometra Porro - che una nuova strada denominata "Ovest" debba trovarsi a ovest della nostra città (cioè dal casello autostradale a Via Canosa) e non certo a Sud (verso Castel del Monte). Sarebbe stato corretto chiamarla "Bretella Sud". Nonostante la consapevolezza politica di essere in rottura sulla costruzione di un' opera che avrebbe distrutto il nostro meraviglioso paesaggio, i lavori vengono appaltati e fatti aggiudicare ad un'impresa che attende di avviare i lavori. (altro inganno)
Cari concittadini andriesi e cari politici, tale inganno, generato solo ed esclusivamente dalle amministrazioni di centro destra, sia per il comune che per la Provincia, potrà vedere la fine solo attraverso una netta bocciatura della richiesta di variante al P.R.G. che arriverà in consiglio comunale. Nel ringraziare tutte quelle associazioni ambientalistiche ed i miei colleghi che si sono interessati al caso oltre che essere fiero di far parte della una nuova segreteria politica cittadina , guidata dal nostro segretario dr. Giovanni Vurchio, capace e proiettata alle difese di valori imprescindibili per la nostra comunità, mi permetto di avvalorare la scelta contraria del partito democratico a tale opera», conclude il componente geom. Porro.
«In un'epoca in cui si realizzava la 16 bis, quale nuova arteria di collegamento veloce della nostra dorsale adriatica, con la vecchia SS16, l'autostrada A14, la nuova SS98 (oggi provinciale) e i vari collegamenti interni tra i vari centri urbani, si contribuiva a "spalmare" il traffico veicolare tra le varie infrastrutture viarie correnti tra il nord e il sud della Puglia. Il tratto della città di Andria "sembrava" ormai superato ed inutile anche per il modesto traffico che ormai lo utilizza, se non per i brevi spostamenti locali. Tanto è vero che, la ripresa dei lavori nel tratto di Montegrosso apparivano come un intervento puntuale necessario solo a risolvere il problema dell'incrocio a raso.
E qui inizia il grande inganno poiché "solo" chi amministrava il Comune e la Provincia poteva essere a conoscenza di quanto sarebbe accaduto al nostro territorio con la costruzione di una nuova arteria posta lontana dalla città e che doveva attraversare fertili terreni d'uliveti.. Anche la (strumentale) battaglia tutta interna a Forza Italia, tra chi riteneva sbagliato tale progetto e chi lo sosteneva, infischiandosene delle conseguenze negative sul nostro territorio, sui nostri concittadini, sul nostro amato paesaggio e sulla nostra economia, ha rappresentato un inganno per la popolazione. Anche perché, questioni di tale importanza non andrebbero discusse solo internamente ad un partito politico, ma anche pubblicamente. Anche il titolo del progetto "Tangenziale ovest di Andria" ha rappresentato un inganno, non solo per i politici interessati (consiglieri comunali e provinciali), ma anche per i cittadini che si aspettavano il completamento dell'anello tangenziale di Andria, da tanti anni atteso e mai realizzato.
Appare chiaro dunque - continua il geometra Porro - che una nuova strada denominata "Ovest" debba trovarsi a ovest della nostra città (cioè dal casello autostradale a Via Canosa) e non certo a Sud (verso Castel del Monte). Sarebbe stato corretto chiamarla "Bretella Sud". Nonostante la consapevolezza politica di essere in rottura sulla costruzione di un' opera che avrebbe distrutto il nostro meraviglioso paesaggio, i lavori vengono appaltati e fatti aggiudicare ad un'impresa che attende di avviare i lavori. (altro inganno)
Cari concittadini andriesi e cari politici, tale inganno, generato solo ed esclusivamente dalle amministrazioni di centro destra, sia per il comune che per la Provincia, potrà vedere la fine solo attraverso una netta bocciatura della richiesta di variante al P.R.G. che arriverà in consiglio comunale. Nel ringraziare tutte quelle associazioni ambientalistiche ed i miei colleghi che si sono interessati al caso oltre che essere fiero di far parte della una nuova segreteria politica cittadina , guidata dal nostro segretario dr. Giovanni Vurchio, capace e proiettata alle difese di valori imprescindibili per la nostra comunità, mi permetto di avvalorare la scelta contraria del partito democratico a tale opera», conclude il componente geom. Porro.