Specializzazioni medicina, Marmo (FI): "Occorre dialogo con Miur"
Carenza di personale e risorse finanziarie le problematiche espresse in III commissione
venerdì 6 ottobre 2017
"Assistiamo ad una morte lenta e silenziosa delle nostre scuole di specializzazione di Medicina. Se vogliamo fare sul serio e mettere in campo azioni concludenti, dobbiamo approvare una risoluzione che impegni la Giunta regionale ad interloquire con il Miur affinché si risolvano le criticità palesate dagli atenei pugliesi. Ed è questa la proposta che ho formalizzato in III Commissione stamane, approvata dai colleghi e condivisa dai rappresentanti del mondo universitario".
Lo dichiara il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, componente della III Commissione. "La gravissima carenza di personale docente - aggiunge - anche a causa dei pensionamenti, ha determinato la paralisi di numerose scuole di specializzazione, per mancanza di un requisito essenziale. E così, sebbene ci siano ricercatori che potrebbero ben assurgere al ruolo di docenti, non è ancora possibile sostituire i professori in pensione, complice la cronica mancanza di risorse finanziarie. A cascata vengono progressivamente meno gli accreditamenti, con il risultato scontato della chiusura di scuole talvolta di importanza fondamentale per la formazione medica e per l'offerta erogata dalle nostre strutture sanitarie. Mi auguro -conclude Marmo- che la Commissione possa fungere da pungolo, con una risoluzione che impegni la Giunta a perorare degnamente la causa in sede ministeriale, non mortificando una realtà lusinghiera come quella degli Atenei del nostro territorio regionale".
Lo dichiara il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, componente della III Commissione. "La gravissima carenza di personale docente - aggiunge - anche a causa dei pensionamenti, ha determinato la paralisi di numerose scuole di specializzazione, per mancanza di un requisito essenziale. E così, sebbene ci siano ricercatori che potrebbero ben assurgere al ruolo di docenti, non è ancora possibile sostituire i professori in pensione, complice la cronica mancanza di risorse finanziarie. A cascata vengono progressivamente meno gli accreditamenti, con il risultato scontato della chiusura di scuole talvolta di importanza fondamentale per la formazione medica e per l'offerta erogata dalle nostre strutture sanitarie. Mi auguro -conclude Marmo- che la Commissione possa fungere da pungolo, con una risoluzione che impegni la Giunta a perorare degnamente la causa in sede ministeriale, non mortificando una realtà lusinghiera come quella degli Atenei del nostro territorio regionale".