Slow Food Puglia, Nicola Curci è vicepresidente vicario dell'associazione
Tra gli obiettivi dell'intellettuale andriese il contrasto al caporalato e il turismo lento lungo i tratturi
sabato 7 giugno 2025
Personalità istrionica, acume sottile e penetrante, cultore del sapere e spiccato senso di umanità. È il ritratto del giornalista Nicola Curci – di origini ruvesi, ma con residenza andriese da oltre mezzo secolo – che lo scorso 3 maggio è stato eletto vicepresidente vicario dell'associazione "Slow Food Puglia" all'interno del congresso regionale tenutosi a Bari negli spazi del CIHEAM (Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei).
Classe 1971, Curci ha dedicato la sua vita allo studio e agli approfondimenti delle questioni calde della realtà. Intellettuale di alto livello, ha adottato come missione della sua esistenza quella di condividere con il prossimo quanto appreso tra le sudate carte, al fine di contribuire al miglioramento della società. Vanta, infatti, un curriculum ammirevole che lo erge a esempio da seguire in un'ottica di evoluzione di sé stessi e, di conseguenza, della comunità.
Laureato in lettere classiche, ha conseguito un dottorato di ricerca in "Storia della scienza" e un diploma di specializzazione in "Beni archeologici". È stato finanche docente a contratto all'università di Bari nel corso di laurea di informatica, insegnando Psicologia della comunicazione digitale. Ha condotto delle analisi sull'universo dei "new media". Molteplici le pubblicazioni in cui si è cimentato: "Karl Marbe: un uomo al lavoro dell'officina della mente" (ed. Franco Angelo") e "Almanacco alimentare di Puglia" (Progedit) prefato da Nichi Vendola solo per citarne alcune. È stato insignito del "Premio Michele Campione" nell'anno 2007 nella sezione "Cronaca-Carta stampata" per l'encomiabile lavoro svolto nel campo giornalistico. Attualmente è funzionario bibliotecario alla biblioteca comunale "Prof. Giuseppe Ceci" di Andria.
Con una carriera trentennale nel giornalismo, Curci nel tempo ha acuito uno spirito critico sopraffino che lo ha condotto a scandagliare le molteplici sfaccettature del mondo circostante, sino a prendere consapevolezza di dover mettere il proprio bagaglio conoscitivo a disposizione della collettività. Da una ventina d'anni è, così, scattata in lui la scintilla, poi trasformatasi in fiamma ardente, di impegnarsi nelle azioni globaliste di "Slow Food".
Con tenacia e perseveranza Curci si è fatto apprezzare, sino a divenire, dal 2016 al 2023, presidente della "Condotta delle Murge" che si traduce in unità che raggruppano più province sotto l'egida dello "Slow Food". In tale veste, ha consegnato la tessera onoraria al principe Alberto II di Monaco per l'attenzione rivolta all'ambiente, stringendo legami prestigiosi oltreconfine. Tra le attività più meritevoli, rilevano pure quelle di reinserire nel territorio la coltivazione di prodotti agricoli a rischio scomparsa, avvalendosi della cooperazione di contadini "vecchio stampo" che custodiscono le tecniche agronomiche del passato, da intendersi quale "know-how" della tradizione. Sono stati, infatti, costituiti dei veri e propri presìdi in cui reimpiantare le specialità del cece rosso e nero liscio di Cassano delle Murge e della cipolla rossa di Margherita di Savoia.
Alla base dello "Slow Food", nato nel 1986, vi è l'idea di fornire delle coordinate su come relazionarsi col cibo, da interpretarsi non solo come "carburante" per gli esseri umani, ma anche come simbolo del piacere che unisce le individualità in momenti aggregativi e conviviali. "Buono, pulito, giusto" è lo slogan della corrente del "cibo lento" che fonda la sua filosofia su variegate direttrici: al cibo va assegnato il giusto valore che si concreta sia nell'arginare le pratiche di sfruttamento degli esseri viventi sia nel non alterare gli equilibri del pianeta di cui occorre necessariamente prendersi cura.
Col ruolo attuale di vicepresidente vicario, Curci focalizza l'importanza primaria dell'agroecologia in azioni di proiezione esterna. Insieme alle competenze degli altri quattro colleghi del Comitato esecutivo regionale – il presidente Marco D'Adamo, Alfredo De Lucreziis, Paolo Lauriola e Anna Saponaro – avrà modo di raccontare alle giovani generazioni che la Puglia può essere frontiera di riferimento dello sviluppo sostenibile e della promozione dei valori fondanti il nostro sistema.
La sensibilità di Curci va, comunque, ancora più a fondo, connotandolo come un uomo dall'ingegno acuto con una visione espandibile. «Il mio pallino è quello di vedere sparire dalla terra di Puglia i ghetti di lavoratori agricoli privati della dignità personale, sacrificati al cinismo del progresso economico» commenta con chiarezza, rendendo noto il suo intento di implementare degli interventi che, insieme alle istituzioni, contrastino il fenomeno, ormai annoso, del caporalato. Un primo passo potrebbe essere quello di realizzare una kermesse in una data simbolica per testimoniare, come la storia millenaria insegna, che la Puglia si è sempre dimostrata terra di accoglienza per gli stranieri, così favorendo contaminazioni arricchenti fra civiltà.
Due le iniziative a cui Curci prenderà parte come vicepresidente. La prima è quella della tre giorni tarantina nelle date del 13, 14 e 15 giugno, in cui si valorizzeranno le risorse della città di Taranto – martoriata dai danni arrecati dal sogno industriale – col presidio Slow Food "Cozza nera di Taranto". Costituito nel 2024 nell'ambito del progetto "Presidiamo la Puglia", fortemente sostenuto dall'assessorato delle Politiche Agricole della Regione Puglia, si sono accolti i bisogni dei pescatori e dei miticoltori in un dialogo costruttivo e solidale.
Dal 18 al 22 settembre, inoltre, sarà allestita a Bra, in provincia di Cuneo, l'attesa manifestazione gastronomica "Cheese". L'evento, dedicato alle forme del latte, verrà organizzato proprio nella città in cui trentanove anni fa Carlo Petrini diede i natali allo "Slow Food", concentrando le sue energie, fra gli altri aspetti, sulla biodiversità e sull'educazione alimentare. In tale contesto la Puglia sarà protagonista con le bontà casearie frutto dei nostri produttori.
La potenzialità estrosa di Curci prosegue e si dipana nelle sue interessanti ricerche sul turismo lento lungo i tratturi per offrire ai viaggiatori un'esperienza sensoriale nella natura, riscoprendo la quiete interiore nella connessione con i paesaggi attraversati. Da antiche vie di transumanza, i tratturi sono oggi apprezzati come itinerari di ciclismo, trekking e immersioni all'aria aperta, consentendo di passeggiare e sostare nei borghi storici, acquisendo le tradizioni locali e inebriandosi delle bellezze particolari delle location visitate.
«Con stima e affetto ricordo l'opera di chi ci ha già preceduto», conclude Nicola Curci, «Marcello Longo, presidente uscente e presidente onorario di Slow Food Puglia, ha lasciato un'impronta di empatia e onestà nella nostra regione. Sono onorato di raccogliere la sua eredità e di ispirami ai suoi tratti distintivi».
Classe 1971, Curci ha dedicato la sua vita allo studio e agli approfondimenti delle questioni calde della realtà. Intellettuale di alto livello, ha adottato come missione della sua esistenza quella di condividere con il prossimo quanto appreso tra le sudate carte, al fine di contribuire al miglioramento della società. Vanta, infatti, un curriculum ammirevole che lo erge a esempio da seguire in un'ottica di evoluzione di sé stessi e, di conseguenza, della comunità.
Laureato in lettere classiche, ha conseguito un dottorato di ricerca in "Storia della scienza" e un diploma di specializzazione in "Beni archeologici". È stato finanche docente a contratto all'università di Bari nel corso di laurea di informatica, insegnando Psicologia della comunicazione digitale. Ha condotto delle analisi sull'universo dei "new media". Molteplici le pubblicazioni in cui si è cimentato: "Karl Marbe: un uomo al lavoro dell'officina della mente" (ed. Franco Angelo") e "Almanacco alimentare di Puglia" (Progedit) prefato da Nichi Vendola solo per citarne alcune. È stato insignito del "Premio Michele Campione" nell'anno 2007 nella sezione "Cronaca-Carta stampata" per l'encomiabile lavoro svolto nel campo giornalistico. Attualmente è funzionario bibliotecario alla biblioteca comunale "Prof. Giuseppe Ceci" di Andria.
Con una carriera trentennale nel giornalismo, Curci nel tempo ha acuito uno spirito critico sopraffino che lo ha condotto a scandagliare le molteplici sfaccettature del mondo circostante, sino a prendere consapevolezza di dover mettere il proprio bagaglio conoscitivo a disposizione della collettività. Da una ventina d'anni è, così, scattata in lui la scintilla, poi trasformatasi in fiamma ardente, di impegnarsi nelle azioni globaliste di "Slow Food".
Con tenacia e perseveranza Curci si è fatto apprezzare, sino a divenire, dal 2016 al 2023, presidente della "Condotta delle Murge" che si traduce in unità che raggruppano più province sotto l'egida dello "Slow Food". In tale veste, ha consegnato la tessera onoraria al principe Alberto II di Monaco per l'attenzione rivolta all'ambiente, stringendo legami prestigiosi oltreconfine. Tra le attività più meritevoli, rilevano pure quelle di reinserire nel territorio la coltivazione di prodotti agricoli a rischio scomparsa, avvalendosi della cooperazione di contadini "vecchio stampo" che custodiscono le tecniche agronomiche del passato, da intendersi quale "know-how" della tradizione. Sono stati, infatti, costituiti dei veri e propri presìdi in cui reimpiantare le specialità del cece rosso e nero liscio di Cassano delle Murge e della cipolla rossa di Margherita di Savoia.
Alla base dello "Slow Food", nato nel 1986, vi è l'idea di fornire delle coordinate su come relazionarsi col cibo, da interpretarsi non solo come "carburante" per gli esseri umani, ma anche come simbolo del piacere che unisce le individualità in momenti aggregativi e conviviali. "Buono, pulito, giusto" è lo slogan della corrente del "cibo lento" che fonda la sua filosofia su variegate direttrici: al cibo va assegnato il giusto valore che si concreta sia nell'arginare le pratiche di sfruttamento degli esseri viventi sia nel non alterare gli equilibri del pianeta di cui occorre necessariamente prendersi cura.
Col ruolo attuale di vicepresidente vicario, Curci focalizza l'importanza primaria dell'agroecologia in azioni di proiezione esterna. Insieme alle competenze degli altri quattro colleghi del Comitato esecutivo regionale – il presidente Marco D'Adamo, Alfredo De Lucreziis, Paolo Lauriola e Anna Saponaro – avrà modo di raccontare alle giovani generazioni che la Puglia può essere frontiera di riferimento dello sviluppo sostenibile e della promozione dei valori fondanti il nostro sistema.
La sensibilità di Curci va, comunque, ancora più a fondo, connotandolo come un uomo dall'ingegno acuto con una visione espandibile. «Il mio pallino è quello di vedere sparire dalla terra di Puglia i ghetti di lavoratori agricoli privati della dignità personale, sacrificati al cinismo del progresso economico» commenta con chiarezza, rendendo noto il suo intento di implementare degli interventi che, insieme alle istituzioni, contrastino il fenomeno, ormai annoso, del caporalato. Un primo passo potrebbe essere quello di realizzare una kermesse in una data simbolica per testimoniare, come la storia millenaria insegna, che la Puglia si è sempre dimostrata terra di accoglienza per gli stranieri, così favorendo contaminazioni arricchenti fra civiltà.
Due le iniziative a cui Curci prenderà parte come vicepresidente. La prima è quella della tre giorni tarantina nelle date del 13, 14 e 15 giugno, in cui si valorizzeranno le risorse della città di Taranto – martoriata dai danni arrecati dal sogno industriale – col presidio Slow Food "Cozza nera di Taranto". Costituito nel 2024 nell'ambito del progetto "Presidiamo la Puglia", fortemente sostenuto dall'assessorato delle Politiche Agricole della Regione Puglia, si sono accolti i bisogni dei pescatori e dei miticoltori in un dialogo costruttivo e solidale.
Dal 18 al 22 settembre, inoltre, sarà allestita a Bra, in provincia di Cuneo, l'attesa manifestazione gastronomica "Cheese". L'evento, dedicato alle forme del latte, verrà organizzato proprio nella città in cui trentanove anni fa Carlo Petrini diede i natali allo "Slow Food", concentrando le sue energie, fra gli altri aspetti, sulla biodiversità e sull'educazione alimentare. In tale contesto la Puglia sarà protagonista con le bontà casearie frutto dei nostri produttori.
La potenzialità estrosa di Curci prosegue e si dipana nelle sue interessanti ricerche sul turismo lento lungo i tratturi per offrire ai viaggiatori un'esperienza sensoriale nella natura, riscoprendo la quiete interiore nella connessione con i paesaggi attraversati. Da antiche vie di transumanza, i tratturi sono oggi apprezzati come itinerari di ciclismo, trekking e immersioni all'aria aperta, consentendo di passeggiare e sostare nei borghi storici, acquisendo le tradizioni locali e inebriandosi delle bellezze particolari delle location visitate.
«Con stima e affetto ricordo l'opera di chi ci ha già preceduto», conclude Nicola Curci, «Marcello Longo, presidente uscente e presidente onorario di Slow Food Puglia, ha lasciato un'impronta di empatia e onestà nella nostra regione. Sono onorato di raccogliere la sua eredità e di ispirami ai suoi tratti distintivi».