Sicurezza scuola, un bando da 62 mln per la Puglia

Mennea: "Bene le denunce ma occorre anche agire"

mercoledì 6 settembre 2017
«Non basta denunciare la situazione e contestare ciò che non è stato fatto e non va. In materia di sicurezza degli edifici scolastici, occorre offrire soluzioni. Una è sicuramente la partecipazione al bando ministeriale da 350 milioni di euro del Pon per interventi di adeguamento sismico e alla normativa antincendio, per la messa in sicurezza e il conseguimento dell'agibilità statica nelle scuole di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia». Lo dichiara il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, intervenendo nel dibattito apertosi in questi giorni nella provincia di Barletta-Andria-Trani sulla situazione degli edifici scolastici, quando mancano pochi giorni all'avvio delle lezioni.

«A Barletta, ad esempio, rimane immutata da un anno – ha proseguito Mennea - la situazione della scuola Massimo d'Azeglio, chiusa con ordinanza del sindaco nel settembre 2016 dopo il crollo del solaio in un'aula. Il fatto avvenne, fortunatamente, quando non erano ancora iniziate le lezioni. Ma da allora a oggi la scuola rimane chiusa, senza che sia stato operato alcun intervento. Ebbene, situazioni come questa – ha rimarcato - possono essere affrontate con questo importante strumento messo a diposizione dal Miur. Il bando è disponibile sul sito del ministero (http://www.istruzione.it/pon/asse02_infrastrutture.html) ed è rivolto, soprattutto, a far fronte alle esigenze di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici pubblici che ospitano le scuole, secondo criteri di sostenibilità ambientale, sicurezza e inclusione sociale. Alla Puglia arriveranno 62,755 milioni di euro. Gli enti locali potranno spendere i finanziamenti ricevuti per adeguamento e miglioramento sismico delle scuole, interventi volti all'ottenimento dell'agibilità, bonifica dell'amianto e di altri agenti nocivi, accessibilità e superamento delle barriere architettoniche, efficientamento energetico, attrattività degli edifici scolastici. Credo che si tratti – ha concluso l'esponente Pd – di una opportunità da prendere al volo, senza perdere altro tempo. Ripeto: ben vengano segnalazioni e denunce, ma occorre anche agire. E questo è uno strumento di azione».