Santo Natale, Sindaco Giovanna Bruno: «Auguri alla città in questo "tempo di responsabilità"»

«Questa Comunità si rialza con la speranza, con la coesione. Dobbiamo farcela ad uscire da questo tempo migliore di come ci siamo entrati»

venerdì 25 dicembre 2020 14.34
«Carissimi concittadini,
come da consuetudine è ancora Natale, è di nuovo Natale.
Normalmente, questo è il momento in cui tutti ci fermiamo a fare il bilancio dell'anno trascorso, che questa volta, lo strano e difficile tempo che stiamo attraversando ci impone di vivere con maggiore raccoglimento e riflessione.
Forse come non mai, abbiamo la possibilità di fare un ritorno alle origini, alla essenzialità e sobrietà che sembrano non toccarci da lustri ma che invece meritano di essere riscoperte e incarnate.
La sobrietà. La semplicità. L'essenziale. Quale occasione migliore ci offre questa emergenza sanitaria, per assaporarne la bellezza e la necessità! Ed è una occasione che non possiamo e non dobbiamo sprecare, fingendo che tutto sia assolutamente normale attorno a noi. Non lo è! E' un tempo che ci ha sospeso tra la paura, l'impotenza, l'incredulità, la sofferenza e che, purtroppo, per molti versi, ci ha lanciato, incoscienti, verso la superficialità e la faciloneria.
Il tempo.
La pandemia ci ha dettato i ritmi e tuttora ci impone l'agenda degli impegni e delle decisioni da assumere. Ci disegna regole che non ci piacciono, perchè ci sottraggono al nostro quotidiano, alla nostra socialità, alle nostre comode abitudini e certezze. Ma sono regole che parlano di malattia, di dolore, spesso di morte e che, quindi, non possiamo ignorare.
Il tempo.
Questo è il tempo della responsabilità. Come nuova amministrazione siamo partiti proprio così, con questa formula, aprendo una nuova stagione nelle nostre istituzioni.
La parola "responsabilità" appare pesante come un macigno, se poggiata sulle spalle di pochi, davanti allo scetticismo di molti. Ma io questa responsabilità l'ho toccata con mano in questi primissimi tempi da sindaco della Città. Ho visto gente spendersi gratuitamente per la cura sociale, morale ed economica di tante persone.
Ho visto ridestarsi un senso di appartenenza, un desiderio di collaborare, di tenersi stretti per un unico obiettivo: il Bene in Comune. E questa ricchezza sperimentata e incontrata, vi garantisco, supera di gran lunga l'amarezza per chi ancora non vuol mettersi in cammino, per chi vuole continuamente essere disfattista, per chi vuole sempre vedere negativo.
No, niente assuefazione, niente demotivazione. Questa Comunità si rialza con la speranza, con la coesione. Dobbiamo farcela ad uscire da questo tempo migliore di come ci siamo entrati. Lo dobbiamo a noi stessi, a chi non c'è più, a chi proprio ora, mentre noi siamo qui, è in campo in prima linea, senza se e senza ma, pronto a fare la sua parte, piccola o grande che sia, per un futuro di serenità.
Ecco, questo mi sento di augurarvi: la serenità! Quella fatta di intimità, di interiorità, non di confusione festosa e vuota. Quella serenità che deve riempirci il cuore di nuovo slancio, di entusiasmo, di consapevolezza che possiamo ripartire con vigore e determinazione, risvegliandoci finalmente Comunità.
Abbraccio virtualmente ciascuno di voi e tutti voi, chiedendovi di estendere questo abbraccio alle vostre famiglie, ai vostri anziani, ai fragili, ai bambini, ai giovani.
Auguri, con l'auspicio che l'ottimismo della volontà ci regali presto una stagione nuova!»