Saldi, dietrofront della Regione dopo le proteste

Montaruli (Unibat): Auspicabile la liberalizzazione della disciplina

venerdì 30 dicembre 2016
«Immediatamente dopo l'intervento dell'Associazione di categoria UNIMPRESA, tramite il proprio Presidente Bat, Savino Montaruli, la quale era stata esclusa ingiustificatamente dal tavolo di concertazione che avrebbe determinato la consultazione dell'Assessore regionale Capone per poi addivenire alla contestatissima decisione di ridurre il numero dei giorni del periodo dei saldi, lasciando invariata la data di inizio, la stessa regione Puglia, accortasi delle istanze avverse prodotte proprio dai commercianti che evidentemente, anche in questa occasione, non si sono sentiti rappresentati né tutelati, cambia le carte in tavola e con un provvedimento dell'ultim'ora riporta la situazione allo stato precedente affermando ancora una volta di aver concertato quest'ennesima decisione con le Associazioni di Categoria ma senza fere nomi e cognomi delle predilette compiacenti». Dall'area comunicazione di Unibat ripercorrono così la vicenda dell'avvio dei saldi invernali in Puglia che, attendo all'ultima decisione presa partiranno il prossimo 5 gennaio per terminare il 28 febbraio 2017.

«Poiché come spesso accade il rimedio è peggiore del male ecco che anche questa decisione unilaterale e non concertata sul campo ma assunta su comode poltrone imbottite non piace ai commercianti che ormai da anni stanno chiedendo che i saldi siano veramente di fine stagione quindi che comincino non prima dell'ultima settimana di gennaio per poi terminare a fine febbraio o comunque non comincino ad inizio gennaio perché ciò compromette le vendite natalizie».

«Da anni - spiega il presidente, Savino Montaruli - stiamo sostenendo e promuovendo azioni che sono quelle stesse dei commercianti che chiedono chiarezza e certezza in merito al senso delle vendite a saldo quindi avanti con la rimodulazione delle date perché i saldi siano veramente di fine stagione mettendo anche sul tavolo della discussione la loro liberalizzazione all'interno di un sistema libero ma ordinato".